Calciolandia Sicilia

Chi veramente ha a cuore l'Acireale si faccia avanti

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Barresino
view post Posted on 19/7/2006, 22:17




Acireale. Puntuale quanto impietoso (ma davvero non c'era la possibilità di sperare in un esito diverso) il comunicato della Lega di Firenze, giunto ieri in sede, ha formalizzato l'esclusione dell'Acireale calcio dal campionato di C2. Fuori dalla mappa del calcio professionistico, l'Acireale attende adesso di conoscere il destino della società che si trova in amministrazione giudiziaria: sarà il Tribunale di Catania a decidere se ricorrere alla messa in liquidazione del club di via Pasiano o se dare avvio alla procedura fallimentare.
In ogni caso, le possibilità che l'A.S. Acireale calcio 1946 sopravviva alla grave crisi sono ridotte al lumicino, impensabile che - per salvare il marchio e la prospettiva di un aggancio alla Serie D occorre che si onorino i debiti della vecchia società - qualcuno si disponga a sacrificarsi fino a tal punto. Più probabile, invece, che idee e risorse convergano sul progetto di una società nuova di zecca, che accetti di ripartire dalla periferia del calcio (l'Eccellenza, se non proprio la Promozione, come successe al Paternò) per tentare, in due-tre stagioni, di riportare l'Acireale ai livelli che gli competono.
Ed è in questa direzione che ci si sta muovendo, con sempre più crescente convinzione: ieri il sindaco Garozzo ha preso contatto con il Comitato Regionale della FIGC e sempre ieri si sono intensificati gli incontri tra i promotori del comitato civico "8 luglio", il giornalista Gaetano Rizzo, l'avv. Giuseppe Costarelli e l'ex dirigente e team manager dell'A.S. Acireale, Ignazio Alfano, tra questi. «Si lotta contro il tempo - dice Alfano - una nuova società non nasce così, dall'oggi al domani: servono idee, servono risorse e serve, soprattutto, un progetto».
Il tempo resta il nemico principale.
«Una settimana (il termine del 19 luglio riguarda infatti quelle società che, in possesso dei requisiti richiesti, decidano di ricorrere al lodo-Petrucci, ndr), non di più - chiarisce Alfano - sette giorni, insomma, per tradurre in termini concreti il nostro impegno. C'è già un imprenditore disposto a farsi carico di parte della gestione, ma è chiaro che, da solo, difficilmente potrà sostenere l'onere del torneo».
«Anche perché - aggiunge Gaetano Rizzo - Serie D o Eccellenza, l'Acireale, con i suoi trascorsi, non potrà andare che per vincere: faremo il possibile per ripartire».
Come invocano i giovani ultrà della sud: «Chi veramente ha a cuore l'Acireale si faccia avanti e non esiti a prendere in mano la situazione! Aspettiamo fiduciosi: non è forte chi non cade, ma chi, cadendo, si rialza!».
 
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