Calciolandia Sicilia

PRESI GLI ASSASINI DEL PICCOLO FRANCESCO FERRERI

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Barresino
view post Posted on 16/5/2006, 07:13




BARRAFRANCA: 5 persone arrestate tra cui un minore per l’omicidio del tredicenne Francesco Ferreri di Barrafranca

Enna 16/05/06 - Nelle prime ore di questa mattina i Carabinieri del comando provinciale di Enna, nell’ambito dell’omicidio del 13enne Francesco Ferreri, avvenuto lo scorso 16 dicembre 2005 in contrada Pessima di Barrafranca, stanno procedendo alla esecuzione di 5 ordinanze di custodia cautelare, emesse dai Gip rispettivamente presso il tribunale ordinario di Enna e minorile di Caltanissetta.
Le indagini, coordinate dalla procura dei minori di Caltanissetta e dalla procura ordinaria di Enna e svolte dai Carabinieri del comando provinciale di Enna in collaborazione con organi del Ris di Messina e del reparto analisi criminologiche del Racis di Roma, hanno permesso di individuare elementi di colpevolezza nei confronti di un gruppo di soggetti tra cui la persona che si ritiene autore dell’omicidio del piccolo Francesco Ferreri avvenuto lo scorso 16 dicembre 2005.
Fa da sfondo alla vicenda il fenomeno della pedofilia degenerato nell’efferato delitto.
Tra le imputazioni sono state contestate inoltre episodi di violenza sessuale in concorso tra tutti gli arrestati.

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COMPLIMENTI ALLA GIUSTIZA!!! METTETELI DENTRO E BUTTATE LA CHIAVE

Fu ammazzato dopo una tentata violenza
I carabinieri hanno arrestato l'uomo ritenuto l'autore dell'omicidio del 13enne Francesco Ferreri, assassinato il 18 dicembre a Barrafranca, nelle campagne di Enna. In manette anche altre quattro persone, fra cui minorenni, accusate di violenza sessuale in concorso. Il ragazzino, secondo i militari, è stato assassinato dall'uomo arrestato dopo che gli altri quattro avevano tentato di violentarlo

(TG.COM)
 
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Melo81
view post Posted on 16/5/2006, 10:52




Si dice che uno dei ragazzini che era a bordo dell'auto quella maledetta sera abbia parlato e detto tutto alle autorità. Tutti i minori erano stati vittime di violenze sessuali.
 
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Melo81
view post Posted on 16/5/2006, 11:25




Accusato d'omicidio Giuseppe Faraci, 21 anni. Nei confronti di Antonio Lo Bue, 42 anni, Salvatore Randazzo, 20 anni, Calogero Mancuso, 40 anni, e un 14enne il reato ipotizzato è di violenza sessuale aggravata

Arrestate nella notte 5 persone tra le quali ci sarebbe anche l’assassino di Francesco Ferreri, il tredicenne ucciso lo scorso 16 dicembre a Barrafranca (Enna), con 15 colpi di chiave inglese alla testa. Tra gli arrestati, almeno un minorenne. Confermata la pista del delitto commesso nell’ambito di un giro di pedofilia, anche se l’accusa di essere l’assassino di Francesco viene mossa soltanto ad una delle persone finite in manette questa notte. A tutti gli indagati sono contestati i reati di violenza sessuale aggravata dall’essere stat commessa su minori di 14 anni e ad almeno due di loro anche la detenzione e il commercio di materiale pedopornografinco. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state firmate dai gip del Tribunale di Enna e del Tribunale per i Minori di Caltanissetta, su richiesta delle rispettive procure. Le indagini svolte dai carabinieri del comando provinciale di Enna, del Ris di Messina e del Racis di Roma, avrebbero confermato la pista immediatamente battuta dagli inquirenti all’indomani del delitto. Il cadavere del tredicenne era stato rinvenuto in un vallone a 5 chilometri da Barrafranca circa 36 ore dopo la sua scomparsa. I sospetti erano subito caduti su un quattordicenne che era stato lungamente e ripetutamente interrogato già la notte della scomparsa del ragazzo e una settimana dopo nel mirino degli inquirenti erano finiti anche due adulti che spesso si accompagnavano al ragazzo sospettato. Lo scorso febbraio poi nel registro degli indagati erano finiti altri due adulti e un altro minorenne. Per chiarire i torbidi contorni della vicenda determinante sarebbe stato il ruolo di un ragazzino che avrebbe raccontato ai magistrati della procura per i minori del giro di pedofilia nel quale sono coinvolti gli arrestati di questa notte. Da alcuni giorni l’ottimismo degli inquirenti, dopo mesi di assoluto riserbo sulla vicenda, lasciava intravedere che le indagini erano giunte ad una svolta decisiva.

Gli arrestati sono Giuseppe Faraci, Antonio Lo Bue, Salvatore Randazzo, Calogero Mancuso e il minorenne Tony R., di 15 anni. Sono stati tutti già tradotti in carcere di Enna, eccetto il minore condotto in istituto che gli investigatori non hanno reso noto.
L'omicidio viene contestato soltanto a Giuseppe Faraci, 21 anni, che era in lacrime mentre i carabinieri lo conducevano fuori dalla caserma del comando provinciale di Enna per trasferirlo in carcere. Nei confronti di Antonio Lo Bue, 42 anni, Salvatore Randazzo, 20 anni, Calogero Mancuso, 40 anni, e del minorenne il reato ipotizzato è di violenza sessuale aggravata.


Barrafranca, omicidio Ferreri: Ucciso da Giuseppe Faraci perchè si ribellava alle violenze sessuali

Enna 16/05/06 - L’attività investigativa iniziata subito dopo la sparizione di Francesco FERRERI e la sua barbara uccisione ha avuto oggi una significativa svolta.
All’alba di questa mattina, infatti, sono state arrestate cinque persone in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare emesse dai G.I.P. del Tribunale di Enna, dott.ssa Francesca CERCONE e del Tribunale per i Minori di Caltanissetta, Dott.ssa Gabriella TOMAI.
Gli arrestati sono FARACI Giuseppe di anni 21, RANDAZZO Salvatore di anni 20, MANCUSO Calogero di anni 40, LO BUE Antonio di anni 42 ed un minorenne, tutti abitanti in Barrafranca.
A questi cinque soggetti si contestano, in concorso tra loro, i reati di violenza sessuale di gruppo e pedopornografia.
Al FARACI Giuseppe, inoltre, si contesta l’omicidio volontario aggravato di Francesco FERRERI.
Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica per i Minori di Caltanissetta e dalla Procura della Repubblica di Enna e sono state eseguite dal R.O.N.O. Carabinieri di Enna, dalla Compagnia CC di Piazza Armerina, dalla Stazione CC di Barrafranca, dalla Squadra Mobile di Enna, dai Compartimenti della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Palermo e di Catania, dal R.I.S. CC di Messina e dal R.A.C. Carabinieri di Roma.
L’intenso lavoro di tali organi di polizia giudiziaria ha consentito di ricostruire il brutale omicidio di Francesco FERRERI, che è risultato commesso da un gruppo di persone usi ad adescare minorenni della zona, sottoporli ad atti sessuali, fotografarli in pose oscene, e successivamente usare violenza sessuale nei loro confronti. Il materiale sequestrato ha permesso di acquisire impostanti riscontri di tali accuse.
Inoltre nei confronti del FARACI risultano inequivocabili indizi di reità del gravissimo omicidio.
Le due Procure interessate hanno coordinato il lavoro dei diversi organi di P.G., sopra menzionati, alcuni dei quali dotati di specifiche competenze tecniche e scientifiche, per l’efficace svolgimento degli accertamenti necessari per acclarare tutti i fatti retrostanti all’omicidio e per escludere altre piste investigative diverse da quelle oggi privilegiate.
Va doverosamente segnalato come il conseguimento di tali risultati sia stato reso altamente difficoltoso a causa del tardivo rinvenimento del cadavere, per l’assenza di tracce sul luogo del delitto, per l’oggettiva difficoltà di ricostruire la vicenda e per una situazione di chiusura, rispetto alla richiesta di collaborazione, espressa dal territorio in cui esse si sono svolte; gli inquirenti si sono dovuti scontrare contro la difficoltà di trovare persone informate sui fatti dotati di senso civico e volontà di collaborare, tanto è vero che allo stato una persona è indagata per il reato di false informazioni al Pubblico Ministero.
Inoltre, proprio per il carattere infamante di tali delitti, le più importanti circostanze utili alle indagini sono risultate esclusivo patrimonio dei soggetti direttamente coinvolti in essi, con ulteriore evidente difficoltà di acquisizione.
Anche la pressione mediatica sugli inquirenti e sui soggetti coinvolti a vario titolo nell’inchiesta ha non poco ostacolato le indagini, soprattutto con riferimento alle notizie erronee e fuorvianti che, nonostante il silenzio stampa richiesto dalle due Procure sin dal venti dicembre scorso, sono apparse periodicamente sui Media.
In questo quadro il ritrovamento dell’arma del delitto, rinvenuta grazie alla sagace attività investigativa svolta dal Comandante delle Stazione CC di Barrafranca Luogotenente dei CC GIORDANO, ha rappresentato l’inizio della svolta investigativa che ha consentito di far piena luce sulla vicenda e conseguentemente alla motivata richiesta di cattura dei responsabili oggi eseguita.

(Fonte www.vivienna.it)
 
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Barresino
view post Posted on 16/5/2006, 11:43




A 3 li conosco di persona "BASTARDI" gli dovrebbero dare la sedia elettrica :quattro:
 
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Melo81
view post Posted on 16/5/2006, 11:48




Due sono di Valguarnera...BASTARDI
 
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Melo81
view post Posted on 16/5/2006, 12:11




Il Tg5 sbaglia, Lo Bue è di Valguarnera, l'altro Valguarnerese non ho capito chi è.
 
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calatino
view post Posted on 16/5/2006, 12:35




perchè poverini in galera,ke hanno fatto di male;tagliamoci le palle e poi impicchiamoli in pubblico magari allo stadio così mentre crepano ci lasciamo andare anke qualke torcia.merde sociali a morte altro ke grazia.c vuole la pena d morte.questa gente nn merita la vita.ke nepensate
 
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Melo81
view post Posted on 16/5/2006, 12:45




bella trovata, Calatino, potremmo tagliare loro i genitali e metterli sulla pubblica piazza. Il problema è che tutto il male che subirebbero non sarebbe nulla a contronto di ciò che hanno fatto. La pena di morte è un atto troppo umano per questa gente. Una puntura e via...
Cmq non preoccupatevi, i pedofili in carcere sono perseguitati dai "coinguilini" e molte volte non vivono abbastanza per vedere la luce del sole.
 
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Barresino
view post Posted on 16/5/2006, 13:01




Uno addirittura ha una abitazione a 3 meti da casa mia :quattro:
 
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Barresino
view post Posted on 16/5/2006, 13:31




La mamma: "Ora voglio giustizia"

"Ora vogliamo giustizia con la 'g' maiuscola. Non vogliamo trovare gli assassini di Francesco tra pochi anni in circolazione davanti a casa". Così Anna Bonanno, la madre di Francesco Ferreri, appena appresa la notizia dell'arresto del presunto assassino e di altre persone coinvolte nell'inchiesta sulla morte del figlio.

"In paese - ha continuato la donna - c'è stata tanta solidarietà, ma nessuno ha parlato collaborando con gli investigatori". Poi ha aggiunto: "Francesco era un bambino senza malizia. Vorrei sapere perché lo hanno ucciso e come lo hanno convinto a salire nell'auto per poi assassinarlo. Chi lo ha ucciso dovrebbe soffrire come ha sofferto mio figlio".
 
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Melo81
view post Posted on 16/5/2006, 13:38




Parole sicuramente giuste di una mamma a cui è stata portata via la propria creatura. Non vorremmo mai commentare il dolore di un genitore per la perdita di un figlio, ma purtroppo la dura, macabra visione dei fatti può servire magari a non far succedere più cose del genere. Vogliamo giustizia anche noi di Valguarnera, perchè Francesco era e sarà sempre un cittadino di Sicilia, un fratellino da difendere sempre e proteggere. Manifesto ancora solidarietà per il nostro ex attaccante Angelo Ferrigno che era lo zio del piccolo Ferreri e che ha sempre dato il massimo per essere giusto e buono con lui. Dovevano andare a Palermo a vedere la Juve, ma purtroppo quei mostri gli hanno tolto l'ultima gioia. VERGOGNA ASSASSINI!!!

Edited by Melo81 - 16/5/2006, 14:48
 
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Barresino
view post Posted on 16/5/2006, 13:42




GRANDE RABBIA E DOLORE HA BARRAFRANCA

Francesco ti verra fatta giustizia

:cinque: :cinque: :cinque: :cinque: :cinque:

Solidarietà ad Angelo Ferrigno
 
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Barresino
view post Posted on 16/5/2006, 14:59




BARRAFRANCA - "Ora vogliamo giustizia con la 'g' maiuscola. Non vogliamo trovare gli assassini di Francesco tra pochi anni in circolazione davanti casa". Sono le prime parole di Anna Bonanno, la madre di Francesco Ferreri, ucciso a 13 anni, dopo la notizia dell' arresto del presunto assassino e di altre persone coinvolte nell' inchiesta sulla morte del figlio.

Secondo la donna " in paese c'é stata tanta solidarietà ma nessuno ha parlato collaborando con gli investigatori". Nella casa della famiglia Ferreri si respira un' aria di soddisfazione anche se la madre del bambino parla a stento col cuore straziato.
"Francesco era un bambino - aggiunge Anna Bonanno - senza malizia. Vorrei sapere perché lo hanno ucciso e come lo hanno convinto a salire nell' auto per poi assassinarlo. Chi lo ha ucciso dovrebbe soffrire come ha sofferto mio figlio". La madre di Francesco ricorda che uno degli arrestati, Calogero Mancuso, che fa parte dell' associazione di volontariato "Soccorso amico", ha cercato il bambino subito dopo la denuncia di scomparsa.

"Sono dei traditori - dice il padre del tredicenne assassinato, Giuseppe Ferreri - Mancuso era accanto a me quando abbiamo ritrovato mio figlio morto e mi consolava. Con che coraggio faceva ciò?".
Per il fratello della vittima, Angelo, 22 anni, "in paese tutti sapevano chi avesse ucciso Francesco, c'é invece stupore perché si parla di pedofilia e pornografia". Lo zio di Francesco, Angelo Ferrigno, si augura invece che "Faraci dica la verità e che la sua coscienza lo costringa a dire veramente come siano andate le cose".

"Ho visto in Tv uno degli arrestati che piangeva. Se è lui l'assassino deve piangere lacrime di sangue", aggiunge Anna Bonanno. "Quando ho saputo la notizia degli arrestati - aggiunge - ho provato una certa soddisfazione che certo non mi è di conforto perché so che mio figlio non tornerà mai".

IL PADRE, FRANCESCO TRADITO DA UN COMPAGNO DI SCUOLA
"A tradirlo è stato un compagno di scuola". Giuseppe Ferreri, padre di Francesco, il tredicenne ucciso a Barrafranca, ricostruisce così la dinamica del delitto. "Qualcuno -aggiunge- lo ha convinto a salire su quella macchina, forse gli hanno proposto una partita a pallone...".
Il genitore del ragazzo non specifica, tuttavia, chi avrebbe "tradito" la fiducia del figlio.
Gli avvocati Alessandro Messina e Franco Puzzo, che assistono la famiglia Ferreri, sottolineano: "Abbiamo sempre avuto fiducia nel lavoro degli investigatori. Speriamo che questo incubo sia finito". I legali confermano che la famiglia si costituirà parte civile nel processo.
 
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calatino
view post Posted on 16/5/2006, 15:09




barresì sparagli
 
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Barresino
view post Posted on 16/5/2006, 15:10




QUOTE (calatino @ 16/5/2006, 16:09)
barresì sparagli

Calatino se la legge non fara il suo dovere ci sara chi lo fara
 
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17 replies since 16/5/2006, 07:02   2665 views
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