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| Gli acesi sono passati, nel finale del match, dalla gioia per i tre punti ormai vicini all’amarezza per le due reti incassate in appena 4’
Locri-Acireale 2-1
Reti: 60' Coulibaly (A), 89' rig., Larosa (L), 93' Zarich (L)
Locri: Iannì, Paviglianiti, V. Aquino, Dodaro (18’ st Larosa), Carella, Romero, Chiricosta, Palermo (30’ st Zarich), Furina, Mbaye, Ficara (30’ st Marazzo). A disp.: Gagliardotto, Pagano, Mazzone, Kamara, Vita, Parrotta. All. Mancini.
Acireale: Giappone, Adamo, Guarino, Brugaletta, Medico, Palermo (30’ st Cannino), Joao Pedro, Limonelli (27’ st Virgillito), Coulibaly (38’ st Tumminelli), Savanarola, Arquin. A disp.: Olivieri, Di Mauro, Rotella, Distefano, Lo Monaco. All. Costantino.
ARBITRO: Torreggiani di Civitavecchia
Ammoniti Guarino, Medico
Beffarda sconfitta (2-1) rimediata dall’Acireale a Locri. I granata sono passati, nel finale del match, dalla gioia per i tre punti ormai vicini all’amarezza per le due reti incassate in appena 3’, che li hanno lasciati a mani vuote, nonostante la discreta prestazione fornita. Acesi pericolosi ad inizio partita con la sortita di Coulibaly, che calcia sul fondo da favorevole posizione. I calabresi, secondi in classifica, mantengono a lungo la supremazia territoriale, senza mettere, però, in difficoltà la difesa avversaria. Al 40’ locali vicini al vantaggio: la girata aerea di Furina, su azione d’angolo, sfiora la traversa.
I siciliani sbloccano il punteggio al 14’ della ripresa, quando Arquin serve Coulibaly, che fa partire dal limite un imparabile tiro sotto l’incrocio. La squadra allenata da Massimo Costantino riesce a gestire, senza particolari patemi, i successi attacchi portati dal Locri, che pecca di lucidità nell’ultimo passaggio. Allo scadere cambia, però, improvvisamente l’epilogo della sfida. I padroni di casa pareggiano grazie al rigore trasformato da Larosa e, in pieno recupero, Zarich sigla l’incredibile sorpasso, insaccando la sfera ribattuta dalla traversa dopo una mischia.
cataniatoday.it
Editoriale del Lunedì: Psicodramma Acireale, a Locri sconfitta nei minuti di recupero
L’Acireale esce sconfitto da Locri contro la squadra probabilmente più in forma del campionato. Alla vigilia un risultato del genere era assolutamente messo in conto ma le modalità della sconfitta in terra calabra sembrano uscite più da un copione di Stephen King che da una normale partita di calcio.
L’Acireale che si presenta sul sintetico del “Macrì” è incerottato e con gli uomini contati, colpa di un mercato finora decisamente bloccato e di una serie di infortuni ed acciacchi che non hanno mai mollato i granata in questa disgraziata stagione. Nel primo tempo è il solito Acireale, sterile ed impacciato con la palla fra i piedi, meglio in fase difensiva dove comunque è solo l’imprecisione degli attaccanti di casa a far terminare il primo tempo col risultato ad occhiali. Di palle goal di marca Acireale molto poche, l’unica realmente pericolosa è la bella incursione in area di Joao Pedro, fermato in angolo da Iannì in uscita bassa.
Nella ripresa esce fuori un Acireale migliore che sblocca la gara con una prodezza di Coulibaly, abile a scaricare all’incrocio dei pali il goal dello 0-1 dal limite dell’area. Incredibile ma vero, è proprio dopo il vantaggio che inizia il dramma perché il Locri fisiologicamente si apre e l’Acireale ha molto spazio in contropiede senza trovare la stoccata che avrebbe probabilmente chiuso la gara. Brucia, tanto, l’occasione capitata a Palermo che mastica la conclusione dopo ottima sponda in area di Arquin, come se non bastasse a metà della ripresa si fa male Limonelli, tra i migliori in campo fino a quel momento. E così il Locri prende coraggio, colpa anche di alcuni cambi decisamente troppo difensivisti da parte del tecnico Costantino, iniziando ad assediare il fortino granata. Negli ultimi minuti dunque succede di tutto, prima il discutibilissimo rigore che causa il pari di La Rosa, poi al terzo dei 5 di recupero il neo entrato Zarich trova il goal della vittoria, facendo abbandonare in anticipo gli spalti ai soliti temerari tifosi giunti a Locri.
📌 Tante le cose che si potrebbero dire, prendersela con la sfortuna o con le decisioni arbitrali, oggi davvero penalizzanti. La realtà purtroppo è ben diversa e descrive una squadra mentalmente instabile, capace di crollare come un castello di carte al primo colpo di vento. A dire il vero non riteniamo sia il caso di prendersela solo con i giocatori scesi in campo, alcuni praticamente già ceduti, altri semplicemente non nella loro migliore stagione, altri ancora probabilmente inadeguati alla situazione. Non mancano solo calciatori a questo Acireale ma molto altro, dal proprio campo di gioco passando per una società che in questi anni ha fatto molti sforzi ma che adesso sembra essere giunta al capolinea. Ancora il campionato è lungo con tante partite per poter uscire dalle sabbie mobili, servirà sicuramente un mercato di riparazione adeguato per poter aggiustare una stagione nata male, nella speranza che non finisca peggio!
(editoriale del 12/12/2022 a cura di Antonio Ricci)
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