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| Un Acireale generoso e sprecone crolla al 90' a Licata dopo una gara in 10 per l'espulsione di Pozzebon: decide Civilleri nel finale
Nonostante le varie assenze di Viscomi in difesa, dell'esterno sinistro La Vardera e di De Felice in attacco, l'Acireale oggi pomeriggio allo stadio "Dino Liotta" di Licata ha offerto una prova molto generosa, uscendo dal campo con l'onore delle armi ed incassando una sconfitta immeritata per come è maturata. Alle già non ottimali premesse iniziali, le difficoltà per l'Acireale si sono aggravate dopo appena un minuto di gara a causa dell'espulsione ingenua del centravanti Pozzebon, il quale si è beccato un cartellino rosso diretto per un duro scontro a palla lontana con il capitano del Licata Maltese. Un Acireale che, nonostante una formazione giovanissima, spuntata in attacco e con l'uomo in meno, ha sfoderato una prova maiuscola, resistendo agli attacchi del Licata e sfiorando in alcune occasioni il vantaggio soprattutto nel secondo tempo, non sfruttando delle pericolose ripartenze. Di seguito ecco qualche cenno di cronaca: Primo tempo. La partita dopo appena un minuto vede subito un episodio determinante con l'espulsione del centravanti dell'Acireale Pozzebon. Il romano, a palla lontana, si rende protagonista di uno scontro con il capitano del Licata Maltese che si becca un colpo proibito da parte sua, prendendosi l'espulsione diretta dall'arbitro Dorillo di Torino. Dopo tale episodio, la partita sembra avere una tematica ben definita: il Licata molto attivo nel condurre il possesso del pallone, mentre l'Acireale ben ordinato in difesa e pungente in ripartenza. Al 9' la squadra locale sfiora il vantaggio con De Luca che di testa manda il pallone alto. Nonostante l'uomo in meno, l'Acireale risponde bene al Licata ed al 19' Cannino di testa non inquadra lo specchio della porta sugli sviluppi di una punizione. Qualche minuto più tardi, la squadra granata si rende ancora pericolosa con una incursione dell'esterno Tumminelli che finalizza male una bella azione personale con un tiro alto. La sfida si gioca su un equilibrio sostanziale, le due squadre non riescono a superarsi sul profilo del gioco e si va al riposo sullo 0-0, punteggio che appare il parziale più corretto. Secondo tempo La ripresa inizia a ritmi molto intensi con una chiara occasione da rete per parte. L'Acireale sfiora il vantaggio con il difensore De Pace, sul cui colpo di testa sugli sviluppi di una punizione, il portiere licatese Paterniti smanaccia con difficoltà in corner. Il Licata risponde subito dopo con Frisenna, il quale sciupa un rigore in movimento, impegnando il portiere Ruggiero ad un intervento miracoloso. L'Acireale non risente dell'inferiorita' numerica, tiene bene il campo con grande organizzazione tattica e non soffre l'aggressività di un Licata molto determinato che va vicino al gol con De Luca che da buona posizione manda a lato il pallone. È il momento migliore della squadra gialloblu che con Rossitto sfiora l'1-0, ma il tiro licatese viene ancora una volta deviato in corner da un ottimo Ruggiero.
Nel secondo tempo esce fuori una partita apertissima e vibrante con l'Acireale che non ci sta a subire passivamente le sortite del Licata, operando con delle buone ripartenze che però vengono sciupate dai granata: al 34' Cannino impegna Paterniti ad una parata a terra dopo aver percorso mezzo campo palla al piede, mentre al Mauceri si fa deviare una conclusione a botta sicura da Maltese. Il Licata attacca senza sosta, lasciando praterie di spazio per le ripartenze di un Acireale che spreca altre due chiare occasioni da rete con il neoentrato Buffa: prima con un colpo di testa fuori di poco e poi con un rigore in movimento finito a lato sugli sviluppi di un contropiede. La sfida sembra essere incanalata verso un giusto pareggio, ma al 90' il Licata trova il vantaggio con Civilleri, bravo a correggere in rete di testa da pochi passi un ponte aereo di Rossitto. Il corposo recupero non vede emozioni particolari con il Licata che gestisce il risultato contro un Acireale stanco, provato e poco lucido dopo una prova di enorme generosità, avendo giocato per tutta la gara con l'uomo in meno. Finisce 1-0 per il Licata la partita giocata allo stadio "Dino Liotta", ma la generosità dell'Acireale non è stata ripagata con la soddisfazione di un buon risultato che sarebbe stato giusto per l'economia complessiva della partita.
Scritto da Davide Sirna, gestore della pagina facebook Acireale Calcio: notizie e aggiornamenti sui granata
Acireale, le pagelle: sconfitta con l'onore delle armi. Squadra con coraggio ed attribuiti d'acciaio. Prova buona, ma Pozzebon ingenuo.
Consapevole della piena emergenza con cui avrebbe affrontato la partita odierna contro il Licata in trasferta, il tecnico dell'Acireale Fabio De Sanzo aveva chiesto alla sua giovane squadra almeno una buona prestazione. Da questo punto di vista, il tecnico calabrese si può davvero ritenere soddisfatto perché i suoi ragazzi hanno risposto benissimo, dimostrando ancora una volta di essere un gruppo valido sul profilo tecnico ed una base valida su cui poter costruire il futuro dell'Acireale nelle prossime stagioni. È stato un Acireale sconfitto con l'onore delle armi quello visto oggi a Licata perché i granata hanno condotto una prova positiva in fase difensiva, subendo una sconfitta immeritata e sprecando anzi alcune azioni offensive in ripartenza nel secondo tempo. Un Acireale a cui è mancato solo il risultato finale positivo per coronare una prova maiuscola, arricchita dal dettaglio pesante di aver giocato con l'uomo in meno per quasi tutta la partita a causa dell'espulsione ingenua del centravanti Pozzebon, arrivata dopo appena un minuto di sfida. Tuttavia, analizzando la gara per come si è svolta l'Acireale, nonostante la mancanza di peso in attacco, non ha sofferto quasi mai l'uomo in meno, accusando solo nel finale la stanchezza che ha favorito il gol decisivo di Civilleri. In sintesi un Acireale con coraggio ed attribuiti d'acciaio. Di seguito ecco le nostre pagelle con annesse spiegazioni:
Difesa
Ruggiero 6,5: la prova del giovane estremo difensore è solo in parte rovinata dal gol subito perché prima della rete avversaria, ha compiuto due o tre interventi molto complessi e provvidenziali. Forte della fiducia del tecnico De Sanzo nonostante qualche suo errore, il ragazzo mostra grande sicurezza nelle uscite, guadagnandosi una sufficienza piena.
Strumbo 6,5: il difensore calabrese è un tassello su cui costruire l'Acireale della prossima stagione. Nonostante la giovane età di 20 anni, dirige il reparto difensivo e gioca una partita di alto livello da ogni punto di vista. Sostituisce con dignità l'esperto Viscomi come perno centrale di difesa, facendosi valere nelle chiusure e negli anticipi. Ha buona personalità ed in prospettiva resta uno dei difensori migliori della categoria.
De Pace 6,5: dopo alcune apparizioni sporadiche, il ragazzo calabrese gioca una partita intera. Conduce una prova di buon livello, sbagliando poco affiancando bene i suoi compagni di reparto.
Cannino 6,5: dopo un lungo periodo fra panchina e tribuna, il difensore palermitano classe 2000 viene ripescato da mister De Sanzo a causa delle assenze di Raia e Viscomi. Lui risponde con una prova ottima perché è tornato agli stessi livelli della scorsa stagione dopo tanta discontinuità di rendimento nel campionato in corso. Gioca una prova di grande concentrazione.
Centrocampo
Cozza 6,5: da regista smista una buona quantità di palloni e collabora alla produzione del gioco. Anche in fase difensiva si dimostra utile.
Joao Pedro De Souza 7: mister De Sanzo preferisce lui a Buffa ed azzecca la scelta. Oggi il brasiliano ha disputato la sua miglior prova stagionale. Ruba palloni da buon interditore e qualche volta si fa vedere in zona offensiva. Il giovane regge bene il confronto con i più esperti avversari, lottando come un leone.
Tumminelli 6,5: sulla fascia destra spesso incontenibile, si dimostra bravo anche in copertura. Ben innescato dai compagni che si affidano a lui, le sue incursioni frequenti mancano solo di un pizzico di concretezza in più.
Celentano 6: per l'esterno sinistro romano, adattato in quella zona di campo, prova sufficiente. Ordinato in difesa, manca però nella spinta offensiva dove si fa vedere poco.
Mauceri 6: non al meglio della condizione fisica, il ragazzo entra bene in gara e gioca una decina di minuti nel finale. Cerca senza fortuna lo spunto in attacco.
Buffa 6: il ragazzo palermitano da subentrato fa bene, ma a differenza di altre volte sotto porta è impreciso, sciupando due palle gol limpide. Il giovane resta di ottimo potenziale ed oggi è stato l'attaccante più pericoloso della squadra.
Mbaba Ndiaye senza voto: entrato solo nei minuti di recupero come arma della disperazione, il senegalese tocca al massimo qualche pallone e gioca davvero troppo poco per avere elementi utili ad una sua valutazione.
Attacco
Savanarola 6: con l'uomo in meno per tutta la gara, il capitano a maggior ragione lotta a tutto campo anche a costo di arrivare poco brillante in zona offensiva, dove gli manca il guizzo vincente da attaccante che lui possiede. Offre una prova più di sostanza che di qualità, ma fa parte delle sue corde.
Russo 6: in mancanza di Pozzebon fa il centravanti e ne soffre perché non ha le caratteristiche fisiche per ricoprire quel ruolo, ma al di là di questo dettaglio è autore di alcuni spunti di classe degni di un vero e proprio giocoliere. Finalmente dopo una lunga attesa il campano si è messo in luce, ma resta la sensazione che può fare meglio.
Pozzebon 4: lo screzio con Maltese che ha portato alla sua espulsione resta tutto da chiarire, ma per un calciatore della sua esperienza resta imperdonabile cadere o reagire alle provocazioni avversarie, mettendo la squadra in seria difficoltà già dopo appena un minuto di gara. Oggi il peggiore in campo perché alla squadra è mancato il suo peso in grado di offrire molte soluzioni di gioco ai granata.
Mister De Sanzo 6: nonostante l'espulsione immediata di Pozzebon e le tante assenze, il tecnico calabrese disegna una squadra organizzata tatticamente, brava a pungere in ripartenza, ma imprecisa nelle conclusioni. Trasmette bene le sue motivazioni alla squadra ed il suo Acireale c'è, dimostrando di non essere una squadra già in vacanza. Fa ciò che può con il materiale umano a sua disposizione.
Edited by Pico della mirandola - 6/5/2021, 07:09
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