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Calcioscommesse: 10 gli arrestati, indagati anche Millesi e Izzo

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view post Posted on 23/5/2016, 12:01

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Calcioscommesse: 10 gli arrestati, indagati anche Millesi e Izzo


Al termine di un’inchiesta della Dda di Napoli sull’attività del clan su scommesse e partite di serie B, su dieci persone è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare. Sette persone sono state condotte in carcere, i rimanenti tre ai domiciliari; in particolare, una persona è indagata per il favoreggiamento di uno dei capi della consorteria camorristica mentre gli altri due per aver alterato il risultato di partite di calcio professionistico a favore della stessa organizzazione, reati tutti aggravati da finalità mafiosa.

I tre giocatori indagati sono il difensore del Genoa, Armando Izzo, il centrocampista dell’Acireale, Francesco Millesi (ex Avellino) e l’ex calciatore Luca Pini per i quali si ipotizza il reato di partecipazione esterna ad associazione mafiosa, la Dda infatti ipotizza un concorso esterno, senza un inserimento organico, alle attività del clan di camorra “Vanella Grassi” di Secondigliano.

Secondo gli inquirenti, i tre calciatori hanno avuto contatti con i vertici dell’organizzazione, allo scopo di influire su alcune partite di serie B. Sono due le gare per le quali la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ipotizza il reato di frode sportiva; Modena-Avellino del 17 marzo 2014 ed Avellino-Reggina del 25 maggio dello stesso anno. Secondo gli inquirenti Antonio e Umberto Accurso, entrambi ritenuti esponenti del clan “Vanella Grassi”, avrebbero promesso 200.000 euro e poi consegnato 30.000 euro in contanti al calciatore Francesco Millesi, attraverso l’intermediario Luca Pini, ex calciatore. Sempre secondo l’accusa, Millesi avrebbe utilizzato tale somma per corrompere altri giocatori, come nel caso di Maurizio Peccarisi per favorire la rete del Modena contro l’Avellino in conformità all’accordo preso precedentemente. Su quella partita, il clan avrebbe scommesso 400.000 euro, guadagnandone 60.000. Per quanto riguarda l’altro capo di imputazione, relativo alla partita Avellino-Reggina, Antonio Accurso è accusato di aver offerto 50.000 euro, consegnati sempre attraverso Luca Pini a Millesi che li avrebbe utilizzati per corrompere giocatori della Reggina non identificati e favorire la vittoria dell’Avellino sulla quale lo stesso Accurso aveva scommesso 400.000 euro guadagnandone 110.000.


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