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| Il Canicattì ha denunciato un tentativo d'illecito La gara incriminata è quella con lo Sciacca conclusasi con la vittoria dei neroverdi
Il presidente biancorosso Avarello contro il tecnico e presidente Milanese
L'ufficio indagini della Lega Sicula ha avviato un'inchiesta sulla partita di calcio tra Sciacca e Canicattì del campionato di Promozione, giocata lo scorso 17 marzo e terminata con la vittoria dello Sciacca per 1 a 0. L'accertamento è scaturito da una denuncia della società del Canicattì, a firma del presidente, Domenico Avarello. Il dirigente ha segnalato alle autorità federali un tentativo di illecito da parte di un dirigente della squadra saccense. L'ufficio indagini ha convocato le due parti e sentito le posizioni riguardo ai fatti, ma sono in corso ulteriori accertamenti e saranno sentiti anche dei testi. Avarello avrebbe riferito che l'allenatore dello Sciacca Ettore Milanese, che è anche presidente, lo avrebbe avvicinato prima della partita, negli spogliatoi, e avanzato una proposta riguardante la partita che dopo pochi minuti sarebbe iniziata. Avarello avrebbe rifiutato, per poi segnalare tutto all'ufficio indagini. Lo stesso presidente del Canicattì, al termine del confronto, vinto dallo Sciacca, nei corridoi dello stadio saccense inveiva contro Milanese, evidenziando anche un presunto atteggiamento indisponente della società neroverde, riferendosi al rinvio della partita da sabato a domenica, al terreno di gioco allagato per via di un presunto guasto all'impianto di irrigazione. Il presidente dello Sciacca, Ettore Milanese, ascoltato in merito al presunto tentativo di illecito, avrebbe rigettato le accuse e riferito a sua volta che sarebbe stata la società canicattinese, alcuni giorni prima del match, a tentare un'azione illecita attraverso diversi contatti telefonici o con messaggi sms. Milanese avrebbe detto che il risultato parla a favore del comportamento sportivo dei suoi giocatori, contro un Canicattì che in quella occasione aveva disperatamente bisogno dei tre punti per giocare i play off, quelli che probabilmente non si faranno e che si sarebbero fatti quasi certamente se il Canicattì avesse vinto. Anche il dirigente saccense avrebbe respinto le accuse. I due hanno anche avuto un faccia a faccia al cospetto degli organi federali. Potrebbero esserci adesso delle conseguenze per i due sodalizi sportivi e per i dirigenti. Se gli organi federali accerteranno che ci sono stati tentativi di modificare la regolarità del confronto sportivo, potrebbero scattare pesanti squalifiche per squadre e dirigenti. Alla fine del campionato di Promozione mancano due giornate, il Canicattì dopo la vittoria sul Carini e il pari del Serradifalco ha ancora qualche flebile speranza di accedere agli spareggi promozione. Domenica per i biancorossi c'è il match esterno a Corleone, mentre lo Sciacca giocherà a Campobello.
Giuseppe Recca
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