Calciolandia Sicilia

Storia dell'Atletico Catania

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Solo Atletico Catania
view post Posted on 18/10/2007, 09:35




L’Atletico Catania nasce nel 1967 a Mascalucia, piccolo paesino in provincia di Catania. Con il subentro del presidente Salvatore Tabita, in pochi anni di Promozione raggiunge la C2. La serie C2, 1987/88, l’Atletico la disputò al "Cibali" e a fine campionato raggiunse il 10° posto. Il presidente Tabita, tenendo conto che la Leonzio nel 1988 era fallita e considerata la cattiva affluenza di pubblico a Catania, a malincuore, porta la sua squadra a Lentini. Così il secondo campionato di C2 del 1988/89 l’Atletico Catania lo disputa sul campo comunale. L' Atletico giocò un ottimo campionato e raggiunse il 4° posto finale. Finito il campionato, Tabita decide di vendere la società e le lunghe trattative vengono affidate al segretario generale Arturo Barbagallo, così dopo lunghe trattative arriva un nuovo presidente, l' ex dirigente del Catania Calcio Franco Proto. Proto era l' unico imprenditore disponibile e con denaro fresco che poteva accedere a Lentini. L’Atletico Catania raggiunse la salvezza con il 10° posto. Il secondo anno l' Atletico Catania giocò un ottimo campionato e raggiunse il 4° posto finale.
Dal 1989 alla stagione 1993, l' Atletico militò in C2 disputando dei buoni campionati e sempre sotto la presidenza di Proto viene promosso in C1. In occasione del primo campionato di C1 del 1993/94, grazie ai goal di Calvaresi e al tecnico Salvatore Bianchetti raggiunse la salvezza. Proto, tenendo conto della radiazione del Calcio Catania di Massimino e non potendo effettuare il trasferimento, fondò il Catania 93' che disputò al Cibali il campionato di serie D del 93/94 sfiorando la promozione in C2. Nel frattempo il Catania viene riammesso nel campionato di Eccellenza, Proto fa un passo che nessuno gli perdona, riporta l' Atletico a Catania e alla città di Lentini cede il Catania 93' con la nuova denominazione di S.S. Leonzio. Apriti cielo, a Catania e a Lentini si schierano tutti contro Proto. Nel campionato di C1 del 1994/95 l' Atletico Catania " raggiunse la salvezza con il 12° posto finale ; ci furono diversi problemi che portarono all' esonero del duo Auteri - Lombardo prima e del tecnico Caramanno dopo . Ma fortunatamente a metà stagione Proto richiama Paolo Lombardo e rinforza la squadra con il portiere Vinti, Collauto e Ferraro, con i goal di Calvaresi e il supporto del capitano Edmondo De Amicis si riuscì a conquistare la salvezza. Nella stagione 1995/96 il presidente Franco Proto decise di allestire una squadra in grado di lottare per i Play/Off . Si affida al Direttore sportivo Adriano Polenta e al tecnico Francesco D' Arrigo ed insieme allestirono un ottimo organico. La squadra fece un girone d’andata da retrocessione, ma dopo una grande rimonta nel girone di ritorno , sfiorò i Play/off con il 7° posto finale . La sconfitta in casa , nella penultima di campionato , contro la Nocerina per 2 - 0 (bestia nera) in pratica non permise all' Atletico Catania di inserirsi nel quinto posto. Da ricordare , oltre all' ottimo allenatore D' Arrigo, giocatori come : il portiere Nicola Di Bitonto , Fabio Bonadei , Pietro De Sensi , Marco Moro, Gaetano Calvaresi, Loris Del Nevo, Carlo Troscè e Umberto Marino (chiamato dai tifosi simpaticamente " mucca pazza"). Fu l’anno in cui nasce il Club Franco Proto e altri. Vista la delusione nel 1996/97 Franco Proto, senza badare a spese, decide di allestire una super squadra che possa lottare al vertice. Viene incaricato l’avvocato Enzo Nucifora, come tecnico Orazi . Arrivarono a Catania grandi giocatori : dalla Juventus arrivò il portiere Lorenzo Squizzi, i difensori Massimiliano Farris e Giovanni Paschetta, al centrocampo arrivarono : Luigi Bugiardini e Massimiliano Favo; in attacco Franco Lerda e Claudio Cecchini (Ancona) . La squadra era forte in ogni reparto però non riuscì subito ad ingranare ed a metà stagione Orazi venne esonerato . Fu chiamato a Catania un nuovo allenatore : lo svizzero Roberto Morinini che con grande impegno e sapienza trasformò la difesa atletista in un vero e proprio bunker, squadra cinica, in trasferta bastava un solo gol per portare a casa la vittoria. A fine stagione l’Atletico Catania con i suoi 15 gol al passivo fu la difesa meno perforata dalla serie A alla C2 e con una grande rimonta si raggiunse il quarto posto finale e si ottenne l’accesso per i Play/Off, poi persi contro il Savoia, andata 0 - 0 (sfortunato il palo di Lerda nel finale) il ritorno 1 - 0 al San Paolo di Napoli, la squadra scese in campo senza stimoli, il perché resterà un tabù .Il 1997/98 è stata una stagione indimenticabile soprattutto per il grande pubblico che per la prima volta riuscì ad attirare l’Atletico al Cibali, la media era di 8/10 mila spettatori a partita, per iniziative della società partecipavano, ragazzi delle scuole, donne, famiglie al completo, si raggiunse ovviamente il record di presenze in occasione dei play/off contro il Savoia dove c'erano 20.000 spettatori. Prima dell’avvio del campionato 1997 un giorno prima del ritiro il tecnico Morinini scompare insieme al D.S. Nucifora, destinazione Avellino .Un vero tradimento per Franco Proto , molto deluso dal comportamento di gente che riteneva onesta, si affidò al tecnico Rosario Foti, a proseguire e riscattare la grande delusione per il mancato salto in serie B. Una grossa responsabilità, nonostante l'impegno del tecnico, la squadra , per tutto il girone d’andata, non riuscì ad uscire dalla bassa classifica. Arrivò inesorabilmente l’esonero di Foti, il presidente Proto richiamò in panchina Paolo Lombardo ; inizia l'ennesima miracolosa risalita ed arrivano a Catania nuovi giocatori:Giovanni Sulcis, Davide Bombardini, Salvatore Nobile, Fabio Pittilino. Con Marco Onorati in porta e Pietro Infantino riprende fiducia e risale pian piano la classifica ed a fine stagione batte nello scontro diretto la Ternana per 3 – 1 seconda in classifica imbattuta da 24 turni da antologia il goal di Bombardini, così ottenne l'ingresso ai play/off per la seconda volta consecutiva raggiungendo il 5° posto . Negli spareggi si dovette affrontare di nuovo con la Ternana del tecnico Luigi Del Neri, la prima si disputa al Cibali con 20.000 spettatori finì 0 - 0, nella gara di ritorno , dopo diverse polemiche per un rigore negato a Bombardini, l'attaccante Borgobello regala la vittoria per 1-0 alla Ternana trascinandola verso la finale poi vinta.
Nel 1998/99, ritorna il direttore sportivo Enzo Nucifora e l'Atletico disputa un campionato anomalo, suggellato da diversi esoneri tra cui Paolo Lombardo ingiustamente esonerato, fu chiamato in panchina un grande ex giocatore Pietro Paolo Virdis, al suo esordio come tecnico. Arrivarono nuovi rinforzi : gli attaccanti Ciccio Pannitteri e Firminio Elia,il difensore Claudio Grimaudo, sul finire del campionato si ebbe un calo in classifica ed a solo 4 gare dalla fine, raggiunta una posizione critica in classifica, Franco Proto litiga con Virdis e lo esonera. Il direttore Nucifora chiama in panchina, Pasquale Casale il quale riesce in poco tempo a salvare la squadra raggiungendo il 10° posto finale. In questa stagione si vide una autentica coppia di attaccanti Pannitteri ed Elia, la più prolifica mai avuta, insieme al grande giocatore Giacomo Modica che venne a Catania rinunciando di giocare in B con la sua Ternana.
Il campionato di C1 del 1999/00 è stato molto deludente, si concluse con la penultima posizione in classifica, si dovettero disputare i play/out poi vinti contro la Juve Stabia. Quell’anno furono commessi molti errori, primo su tutti fu la scelta del tecnico Mauro, subito esonerato per incomprensioni con Proto, il nuovo direttore sportivo Mengoni chiamò il tecnico Bianchetti, arrivarono pure alcuni rinforzi: Alessio De Stefani, Nathan Schiavon, gli attaccanti Luca Dosi e Gabriele Scandurra. Tutto ciò non bastò e la squadra precipitò in fondo alla classifica, fu esonerato Bianchetti. Il nuovo tecnico Rosario Picone riuscì nell'impresa di salvare una stagione fallimentare, raggiunse i play-out. La prima gara contro la Juve Stabia fu un grande Ciccio Pannitteri a trascinare l’Atletico verso una vittoria per 3 - 0, la gara di ritorno finì 1 - 0 per la Juve Stabia e si raggiunse la salvezza . Le grandi parate di Marco Onorati, la posizione tattica di Pietro Infantino , La Marca, Mirco Pagliarini e Pannitteri, evitarono altri gol della Juve Stabia, una vera sofferenza per i tifosi che erano andati al seguito della squadra.
Nel campionato di C1 2000/01, vista la presenza del Catania. Franco Proto con Enzo Nucifora allestirono una grande organico con in panchina il tecnico Adriano Cadregari. Arrivarono, il portiere Stefano Anbrosi, i difensori Stefano Archetti , Pietro Assennato e Francesco Tondo, centrocampisti Giuliano Gentilini e Fabrizio Romondini, l'attaccante Antonio Bernardi. Nonostante gli ottimi propositi, la stagione iniziò malissimo e finì con un’umiliante retrocessione in C2, dopo la perdita dei play/out contro la Lodigiani, all’andata vinse al Cibali la Lodigiani per 4 – 3, nella gara di ritorno al Flaminio, vincendo per 2 - 0 guadagnò la salvezza.
Giorni amari seguirono per I tifosi. L’Atletico per debiti viene estromesso dalla serie C2. Proto costretto e non avendo trovato nessuno a mettere soldi freschi, Partecipa al campionato d’Eccellenza 2001/02 con una nuova società chiamandola ATLETICO CATANIA 3000.
Si allestì una buona squadra con gente di categoria, In testa il grande Luca Di Gregorio il difensore Cristaldi e il centrocampista Scaletta, in attacco, Crisafulli ex Catania e Giuseppe Motta, ma dopo solo due partite rimase fermo per un brutto infortunio al ginocchio saltando l’intero campionato. La stagione 2002/03 rimane in assoluto la più fallimentare, finisce con un’umiliante retrocessione al campionato di Promozione, dovuta alla maggior parte alla contestazione dei tifosi al presidente Proto reo di aver promesso di allestire una squadra per vincere il campionato. Proto si rende conto che non può continuare e a campionato iniziato, prima di Natale effettua il passaggio di proprietà al duo Paolo Pinazzo e Gianfranco Vullo, tale avvicendamento, comportò un via vai di giocatori e dirigenti.
A questo punto quale futuro potrà avere la squadra? Anche se si vinceranno i play.off del campionato 2003/04 e si approderà in Eccellenza, c’è gente disposta a continuare l’avventura ATLETICO? Perché il duo Pinazzo/Vullo sembra intenzionato a lasciare. I play off non si sono vinti. 2004/05 Si ricomincia dal campionato di promozione, con ancora il duo Pinazzo/Vullo, ma ecco il colpo di scena, siamo a settembre e molte trattative sono in corso, sembra che il passaggio societario dal duo a Nicolosi, imprenditore catanese conosciuto per essere stato a fianco al padre nella squadra della Palestro, vada in porto, ma ciò non avverrà mai.La Stagione si conclude disastrosamente con una radiazione. Nel 2005/06 i tifosi decidono di iscrivere la società Atletico Catania al campionato di III° Categoria, tante soddisfazioni, e grande carattere e attaccamento alla maglia di alcuni tifosi giocatori, che ogni domenica portavano in campo il cuore e tanta grinta. Il campionato finisce con la 5°posizione. Nel 2006/07 Crisafi decide di prendere un titolo di I°Categoria (S.Agata Li Battiati) e giocare con le maglie dell’Atletico Catania, stagione molto travagliata che nonostante la forte squadra allestita non riesce neppure a centrare i play off. 2007/08 Avviene a tutti gli effetti il cambio di denominazione da Sant'Agata Li Battiati a U.S.D. Atletico Catania.Il presidente Crisafi allestisce una squadra super per il campionato di Prima Categoria con giocatori di categoria superiore.La squadra atletista,inserita nel girone F,vince il campionato con otto punti di vantaggio sulla Cometa Biancavilla e restando in testa per 24 giornate sulle 26 totali.La squadre mantiene per tutto il torneo l'imbattibilità casalinga collezionando 11 vittorie e 2 pareggi,di cui quello con il Francofonte all'ultima giornata con la squadra già in festa.
L'Atletico Catania,inoltre,chiude il torneo con il miglior attacco e la migliore difesa del campionato. La stagione 2008/2009 vede, dunque, il ritorno della squadra atletista in Promozione. Le premesse sono buone con l'arrivo di giocatori dai nomi importanti come il portiere Lanza, il difensore Benny Cascio, il centrocampista Merola e l'attaccante Di Gregorio nonchè la conferma dei migliori della stagione precedente. La squadra però non rende come dovrebbe e alla fine del girone di andata si ritrova in terz'ultima posizione con un solo punto di vantaggio sulla retrocessione diretta. La società allora opera un'importante campagna acquisti richiamando il portiere Mario Noto e il centrocampista Galvagna ed ingaggiando i difensori Fichera, Giuffrida ed Alfio Ventura e gli attaccanti Passanisi ed Alessio Ventura. La squadra comincia ad ottenere risultati importanti ed alla fine conclude la sua grande rimonta evitando addirittura i playout all'ultima giornata.
Nella stagione 2009-2010 l'Atletico Catania cambia presidente con Rosario Orofino che prende il posto di Santo Crisafi. Il nuovo presidente, già comunque nell'assetto societario la stagione precedente, affida al Direttore Sportivo Santo Palma il compito di costruire una squadra in grado di non dover soffrire fino all'ultima giornata per salvare la categoria. L'Atletico opera bene sul mercato e sono in molti a pensare che la squadra atletista possa ottenere qualcosa in più di una semplice salvezza. Alla guida della squadra viene confermato mister Contarino, ma il suo campionato dura solo sette giornate. Infatti la squadra non riesce ad esprimersi come potrebbe e comincia il torneo con tre pareggi e quattro sconfitte. A quel punto diventa inevitabile l'esonero e viene chiamato per condurre la squadra Antonio Richichi, giovane allenatore che aveva ben fatto negli anni precedenti a Linguaglossa. Con il nuovo mister la squadra si trasforma e comincia a macinare punti su punti, tirandosi fuori dalla zona calda e chudendo il girone d'andata non lontana dalla zona playoff. Nel frattempo la squadra va avanti anche in Coppa Italia dove arriva fino ai Quarti di Finale, nei quali però viene eliminato dal Giallo Blù di Giarre, a causa di arbitraggi vergognosi. Così la squadra etnea può concentrarsi solo sul campionato proseguendo sulla scia della seconda parte del girone d'andata. L'Atletico riesce a conquistare la quinta posizione che vale i playoff con qualche giornata d'anticipo e così affronta il Santa Croce, arrivato secondo in classifica. La gara si disputa in gara unica sul campo degli avversari, i quali tra le mura amiche avevano sempre vinto. L'Atletico riesce in una prima impresa, cioè di uscire imbattuto nei 90 minuti pareggiando per 2-2. Si va ai supplementari dove i padroni di casa hanno la meglio siglando altre due reti. Nonostante la sconfitta rimane la grande stagione disputata dall'Atletico Catania di Richichi. Inoltre la società ha avviato un importante valorizzazione dei giovani con la formazione Juniores che ha vinto il suo girone provinciale ed ha disputato la fase Regionale dove è stata eliminata in semifinale ai calci di rigore.
La stagione 2010-2011 vede lo spostamento della squadra dal girone D di Promozione al girone C, ovvero quello catanese-messinese. Tale cambiamento fu dovuto alla carenza di campi a Catania con conseguente spostamento a Piedimonte Etneo per disputare le gare interne.
Alla guida della squadra viene riconfermato il mister Antonio Richichi al quale, dopo il brillante campionato della stagione precedente, viene chiesta la promozione in Eccellenza.
Per raggiungere l'obiettivo il DS Palma allestisce una squadra di tutto rispetto confermando lo zoccolo duro ed aggiungendo alcuni colpi di mercato, tra i quali il portiere Caruso e l'attaccante Signorelli.
La squadra non inizia la stagione benissimo, ma alla settimana giornata del girone d'andata arriva la prima svolta. Sotto 4-2 in casa a 10' dal termine con il Garden Sport Messina la squadra atletista riesce nell'impresa di ribaltare il risultato segnando tre reti nel giro di cinque minuti. L'Atletico poi dà continuità con altre quattro vittorie consecutive in modo da portarsi in testa alla classifica. Qui inizia un duello tutto etneo con la Spar Calcio che dura fino alle prime giornate del girone di ritorno, quando le due battistrada rallentano e permettono l'avvicinamento di Villafranca Tirrena, Garden Sport Messina, Città di Acireale e Troina.
Il campionato diventa avvincente, ma proprio nello stesso periodo del girone d'andata arriva una nuova svolta positiva per l'Atletico che esce con 4 punti dagli scontri diretti sui campi di Garden Sport e Villafranca e comincia ad allontanare le inseguitrici.
Nel finale di stagione arriva una clamorosa quanto immeritata sconfitta interna con il Troina che sembra rimettere tutto in discussione, ma l'Atletico è bravo a rialzarsi subito ed a concludere il campionato in testa alla classifica, festeggiando la promozione in Eccellenza all'ultima giornata, quando è sufficiente il pari con l'Aci San Filippo per respingere l'ultimo assalto del Villafranca Tirrena.
La stagione 2011-2012 rivede così l'Atletico Catania riaffacciarsi nel massimo torneo regionale, ma la stagione riserverà solo amarezze. La squadra viene costruita con giocatori di categoria che la società non può permettersi, andando così incontri a problemi economici che si trascineranno per tutta la stagione. Inoltre i risultati stentano ad arrivare, anche per la mancanza di una punta di valore, e così si ottengono tanti pareggi che servono a poco. Nel girone di ritorno avviene la rivoluzione con il cambio dell'intera rosa. Dopo un primo momento in cui la squadra si riprende e si rimette in carreggiata per la salvezza, nuovi problemi ed un'inaspettata sconfitta interna con il Vittoria ne spezzano definitivamente le speranze di mantenere la categoria. Il campionato si conclude con due mancate presentazioni che portano l'Atletico Catania a retrocedere da terz'ultimo senza passare dai playout.
Nella stagione 2012-2013 l'Atletico Catania rischia di scomparire, ma grazie all'intervento di alcuni tifosi avviene in extremis l'iscrizione al campionato di Promozione. Viene costruita una squadra affidabile nonostante il ridotto budget, una parte del quale è stato utilizzato per salvare i debiti delle gestioni precedenti. E così grazie all'ottimo lavoro dei dirigenti-tifosi la squadra vive una stagione tranquilla, passata quasi interamente in zona playoff e chiusa al quinto posto. A causa dell'eccessivo distacco dalla seconda classificata, però, non sono stati disputati i playoff. Nel corso della stagione sono stati tre gli allenatori che si sono succeduti sulla panchina atletista, ovvero Roberto Aiello, Gaetano Bellia e Giuseppe Indelicato.
La stagione 2013-2014 vede il cambio di proprietà. Il nuovo Presidente della società è Carmelo Tiberio Seminara, uomo di fiducia della famiglia Proto che, così, torna a guidare l'Atletico dopo 11 anni. Si riparte dall'allenatore dell'ultima promozione in Eccellenza, ovvero Antonio Richichi, il quale, però, per motivi di lavoro è costretto ad abbandonare la panchina atletista dopo sole tre giornate di campionato. Al suo posto viene chiamato il tecnico Gaetano Bellia, ma i risultati non arrivano e viene esonerato in favore di Damiano Proto che viene promosso dal suo ruolo di viceallenatore della Prima Squadra ed allenatore della formazione Juniores. Non avendo, però, il patentino di allenatore a sedere in panchina sarà Antonio Marletta. Dopo poche giornate del girone di ritorno, con la squadra in piena lotta per i playoff, l'Atletico deve rinunciare a tre elementi della rosa a causa di problemi con i tesseramenti che coinvolgono varie società di Eccellenza e Promozione. La squadra, decimata anche da infortuni e squalifiche, si ritrova di colpo a dover lottare per evitare i playout, riuscendoci alla penultima giornata di campionato.
Nella stagione 2014-2015 la società costruisce una rosa competitiva con l'obiettivo del salto di categoria. In panchina va Damiano Proto, il quale durante la pausa estiva ha conseguito il patentino di allenatore. La squadra non riesce a lottare per la vittoria del campionato e, nonostante i notevoli rinforzi del mercato dicembrino, vede sfumare a fine stagione anche l'obiettivo playoff, chiudendo al settimo posto in classifica. In Coppa Italia la squadra arriva fino ai Quarti di Finale, dove viene eliminata dalla Libertas 2010 di Grotte ai calci di rigore.
La stagione 2015-2016 vede la società atletista ottenere il ripescaggio al campionato di Eccellenza. La guida della squadra viene affidata al tecnico Antonio Marletta. La squadra incontra diverse difficoltà nella fase iniziale della stagione, racimolando solamente 2 punti nelle prime dodici giornate. Con la riapertura del calciomercato la rosa viene completamente rivoluzionata con l'arrivo di giocatori di categoria superiore, tra cui l'esperto bomber Giorgio Corona. In panchina viene chiamato a guidare la squadra l'ex capitano e difensore Pietro Infantino. La squadra rimonta in classifica evitando la retrocessione diretta ed approdando ai playout contro la Catania San Pio X. La gara di playout, giocata in trasferta ed a porte chiuse, termina con il punteggio di 0-0 dopo i tempi supplementari che premia gli avversari per la migliore posizione in classifica nella regular season e condanna l'Atletico Catania alla retrocessione nel campionato di Promozione.
Nella stagione 2016-2017 l'Atletico Catania riparte da Damiano Proto nel ruolo di allenatore ed Antonio Richichi nel ruolo di Responsabile dell'Area Tecnica. L'Atletico viene inserito nel girone D di Promozione, che comprende formazioni della provincia di Catania, Siracusa e Ragusa. L'Atletico parte forte e si trova subito in vetta alla classifica, ma nel mese di Novembre tanti infortuni ed un calo nelle prestazioni porta a tre pareggi consecutivi che fanno scendere la formazione atletista in terza posizione, dietro al Città di Ragusa ed al Real Città di Paternò. Durante il mercato di Dicembre il patron Franco Proto rinforza la rosa per la rincorsa al primo posto e nel mese di Febbraio torna in maglia atletista anche Giorgio Corona. Così l'Atletico disputa un girone di ritorno strepitoso con ben 13 vittorie, 2 pareggi e nessuna sconfitta, riuscendo a rimontare le avversarie. La svolta avviene a fine Marzo, quando l'Atletico è chiamato a rigiocare il big match sul campo del Città di Ragusa, annullato per un errore tecnico del direttore di gara che aveva penalizzato la formazione atletista. Nella ripetizione l'undici di Damiano Proto va sotto nella ripresa, ma una doppietta di Spitaleri, con gol decisivo al 95', permette all'Atletico di vincere l'incontro portandosi ad un solo punto proprio dal Città di Ragusa capolista. Iblei che tre giorni dopo perdono il derby a Santa Croce Camerina e vengono così superati in testa dall'Atletico Catania a tre turni dalla fine. Testa della classifica che l'Atletico non lascerà più e che certificherà all'ultima giornata di campionato con la rete di Giorgio Corona al 90' che vale la vittoria sul Città di Catania e la promozione in Eccellenza. Ad un anno di distanza dal playout con il Catania San Pio X, dunque, l'Atletico Catania torna nel massimo campionato Regionale.
La stagione 2017-2018 inizia tutta in salita. Infatti, a pochi giorni dal termine per l'iscrizione al campionato di Eccellenza, il patron Proto decide improvvisamente di lasciare la società. L'Atletico così si ritrova in una situazione di grossa difficoltà, ma i suoi tifosi dimostrano ancora una volta tutto il loro amore e attaccamento e riescono ad iscrivere la società al campionato. Serve, però, qualcuno che prenda in mano la società per poter affrontare la stagione e si fa avanti Giancarlo Travagin, uomo piemontese di origini siciliane impegnato nel campo della politica. La stagione parte in ritardo, la squadra viene allestita in fretta e furia a pochi giorni dall'avvio della stagione calcistica e la panchina viene affidata ad Antonio Richichi, che torna così al ruolo di allenatore. Vengono confermati alcuni giocatori della passata stagione ed ingaggiati altri giocatori di categoria, oltre all'arrivo di alcuni calciatori brasiliani per i quali però si deve aspettare tanto tempo prima di vederli in campo a causa dell'attesa del transfert internazionale. La squadra disputa un buon girone d'andata, in linea con l'obiettivo della salvezza, ma ben presto si capisce che dal punto di vista societario i problemi sono tanti. I giocatori lamentano il mancato pagamento dei rimborsi spesa, il Presidente Travagin non è quasi mai presente in città e così si arriva a Dicembre con una situazione preoccupante dal punto di vista societario. Con la riapertura del mercato trasferimenti, tutti i giocatori sono costretti a lasciare la squadra a causa del perdurare della mancanza di pagamenti. Il dimissionario Travagin si occupa sempre meno della società ed allora sono i tifosi, ancora una volta, a prendere in mano la situazione. Dopo la rinuncia alla trasferta di Scordia, i tifosi decidono di occuparsi loro di tutto e decidono di scendere in campo per salvare quanto meno il titolo sportivo. Insieme a loro alcuni volenterosi ragazzi, giocatori per lo più di categorie inferiori. L'obiettivo è solamente quello di evitare la radiazione, quindi non viene fatto un dramma per le prevedibili sconfitte e goleade che arrivano nelle giornate successive. La squadra, ovviamente, sprofonda in zona retrocessione, anche se la mediocrità del campionato le permette ancora di sperare nella salvezza, ma servirebbe una nuova società. La svolta avviene quando la tifoseria riesce a mettere ufficialmente fuori dai giochi Travagin, prendendo in mano la società legalmente. Così si cercano nuovi imprenditori per rilevare la società e l'occasione si presenta con l'avvocato Vincenzo Drago che, in poco tempo, diviene il nuovo Presidente della società atletista. Viene ingaggiato Carmelo Maimome come nuovo Direttore Sportivo e viene richiamato in panchina Antonio Richichi. Insieme a lui tornano alcuni dei calciatori rimasti tesserati a Dicembre e viene completata la rosa attingendo al mercato degli svincolati. La situazione di classifica è difficile, l'unico obiettivo è quello di riuscire a conquistare un posto nei playout. L'Atletico riesce nell'impresa e si conquista la possibilità di giocarsi la salvezza nello spareggio playout contro il Caltagirone, da giocare in trasferta e con il solo risultato della vittoria a proprio favore, mentre ai padroni di casa basterebbe un pareggio. La partita è ricca di emozioni e vede l'Atletico andare per ben due volte in vantaggio ed essere raggiunto in entrambe le occasioni. Ma allo scoccare del 90' ecco che arriva il gol del terzo vantaggio atletista. All'undicesimo minuto del lunghissimo recupero arriva l'ultimo brivido della stagione atletista con una clamorosa traversa colpita dai padroni di casa da distanza molto ravvicinata. La palla non entra, l'Atletico mantiene il vantaggio e conquista una miracolosa salvezza.
Nella stagione 2018-2019 la società con a capo l'avvocato Vincenzo Drago riparte ancora una volta da mister Richichi in panchina e si pone come obiettivo il mantenimento della categoria. La squadra cambia molto rispetto alla stagione precedente ed ha un buon inizio di campionato trovando nella parte centrale della classifica a metà del girone d'andata. Successivamente, però, inizia un periodo di crisi con la squadra che va incontro a cinque sconfitte consecutive ed una breve crisi societaria. La dirigenza riflette se continuare o meno la propria esperienza atletista, molti giocatori vanno via alla riapertura delle liste di trasferimento e la prima partita di Dicembre vede l'Atletico presentarsi solo per onor di firma in casa del Camaro, con solamente otto elementi tutti juniores. Arriva così la sesta sconfitta consecutiva che fa scivolare l'Atletico Catania in terz'ultima posizione. Ma la crisi societaria rientra subito, la dirigenza decide di continuare e rafforza notevolmente la squadra prendendo giocatori di alto livello per la categoria e così inizia la rimonta in classifica che porta l'Atletico ad avere nel girone di ritorno il secondo miglior rendimento del torneo, dietro solo al Marina di Ragusa che vince il torneo. L'ottimo girone di ritorno regala all'Atletico la salvezza in anticipo e si arriva addirittura vicini alla zona playoff, chiudendo il torneo al sesto posto in classifica, migliore risultato di sempre in Eccellenza.
La stagione 2019-2020 vede un ridimensionamento societario, con l'avvocato Drago che lascia la compagine atletista. Il ridimensionamento societario porta anche ad un inevitabile ridimensionamento sportivo che porta verso altre società i protagonisti del sesto posto della stagione precedente. L'Atletico va subito in difficoltà e conquista un solo punto nelle prime nove giornate di campionato. Dopo la sconfitta interna con l'Enna i giocatori lasciano la squadra e così, per evitare la radiazione, ancora una volta sono i tifosi a scendere in campo. Quattordici gare in cui i tifosi atletisti scendono in campo, spesso in numero inferiore a 11, con le gare che terminano anzitempo perchè l'Atletico, nel corso dei match, rimane con meno di sette giocatori in campo. A sei giornate dal termine del campionato, però, il torneo viene sospeso a causa della diffusione del Covid-19. Il protrarsi della pandemia causa l'interruzione definitiva del campionato di Eccellenza e la Lnd decide per una sola retrocessione in Promozione. Ma dal momento che nel girone B l'ultimo posto viene assegnato al Milazzo che si è ritirato nel corso del torneo, l'Atletico Catania mantiene la categoria.
Nella stagione 2020-2021 l'Atletico Catania riorganizza la società e partecipa ancora una volta al campionato di Eccellenza, con l'obiettivo di conquistare la salvezza. L'Atletico conquista sei punti nelle prime cinque partite, ma successivamente il campionato viene sospeso a causa dell'aumento del numero di contagiati dal Covid-19. Dopo cinque mesi e mezzo di stop forzato, il campionato riprende con una formula ridotta che prevede la disputa del solo girone d'andata e senza retrocessioni. Viene data alle società l'opportunità di non proseguire la stagione mantenendo comunque la categoria per la stagione successiva e così tre squadre decidono di rinunciare. L'Atletico Catania, invece, decide di riprendere il campionato che si riduce a 13 squadre, con le prime otto che giocheranno i playoff per la promozione in Serie D. La società atletista rinforza la rosa e all'ultima giornata si riesce a staccare il pass per i playoff, chiudendo all'ottavo posto in classifica. L'Atletico Catania viene inserito in un quadrangolare con Giarre (primo classificato), Igea (terza classificata) ed Enna (sesto classificato). L'Atletico Catania disputa tre buoni match, mettendo in difficoltà avversari costruiti per il salto di categoria, ma esce sconfitto dalle tre sfide. La stagione è comunque positiva, centrando l'obiettivo di qualificarsi per i playoff stabilito dopo la decisione di riprendere il campionato.
La stagione 2021-2022 vede ancora l'Atletico Catania iscritto al campionato di Eccellenza, ma l'intera stagione viene disputata con una rosa di giovanissimi calciatori, la maggior parte 2003 e 2004, guidati dal tecnico Stefano Nastasi. Da lodare l'impegno dei giovani calciatori che, in talune partite, riescono anche a uscire dal campo con un passivo limitato. Ma nonostante questo la stagione vede l'Atletico Catania perdere tutte le partite disputate ed addirittura chiudere in classifica a -2 a causa di una penalizzazione comminata per un errore di tesseramento nella stagione precedente. Nonostante un campionato che vede due squadre ritirarsi in corsa, l'Atletico Catania, dunque, lascia il massimo campionato Regionale dopo 5 anni.
Nella stagione 2022-2023 l'Atletico Catania rinuncia a disputare il campionato di Promozione e decide di iscriversi al campionato di Prima Categoria. Ad inizio stagione si punta per buona parte sui giovani che avevano indossato la maglia atletista in Eccellenza, ma non arrivano i risultati sperati e l'Atletico viene staccato all'ultimo posto in classifica. Nel mercato di Dicembre la squadra viene rivoluzionata e arrivano i primi punti e si torna alla vittoria che mancava dalla stagione 2020-2021. Il distacco, però, è troppo ampio per essere colmato e l'Atletico chiude il campionato all'ultimo posto con 9 punti, retrocedendo nel campionato di Seconda Categoria. Le notizie migliori, però, arrivano fuori dal rettangolo di gioco con la società atletista che vince il bando per aggiudicarsi la gestione dell'impianto sportivo "Monte Pò".

Fonte fino alla stagione 2006/2007 atleticocatania.it

Edited by Sact10 - 2/4/2023, 21:32
 
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ILDISCRETO
view post Posted on 10/1/2010, 19:05




Sono appassionato di statistiche in particolare della serie d anni 80', sei in possesso dei tabellini della stagione 1986-87 delle gare dell'Atletico Catania e in particolare delle gare contro il Bagheria?, grazie anticipatamente
 
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view post Posted on 10/1/2010, 19:11

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CITAZIONE (ILDISCRETO @ 10/1/2010, 19:05)
Sono appassionato di statistiche in particolare della serie d anni 80', sei in possesso dei tabellini della stagione 1986-87 delle gare dell'Atletico Catania e in particolare delle gare contro il Bagheria?, grazie anticipatamente

Purtroppo no. Io non ero ancora nato e non ho trovato niente sulle due stagioni prima del trasferimento a Lentini.
 
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2 replies since 18/10/2007, 09:35   1425 views
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