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ACIREALE 0
AGIRA: Ferrara, F. Scardilli, Straniti, Calderone, Platania, Nicolosi, Rugeri, Morina, Mirici, Mirabella, Ingarao. All. Zuccarello
ACIREALE: Inguì, Fichera, Trovato, Scerra, Murabito, Sequenza, Emanuele, Raciti, Messina, Papa, Bella. All. Giuffrida.
Arbitro: Fortunato di Palermo.
Reti: 23' Mirabella (r).
Note: tribuna stampa ermeticamente chiusa al Gaeta e non e ne conoscono i motivi.
ENNA. L'Agira getta il cuore oltre l'ostacolo e si permette il lusso di battere la capolista Acireale, reduce dalla sbornia di gol (5) , gustata contro il Giardini.
Una vittoria quella dell'Agira venuta fuori, grazie all'impegno e alla determinazione di tutta la squadra che ha lottato dal primo all'ultimo minuto per conquistare questo risultato esaltante, chiudendo tutti gli spazi aggressiva a centrocampo per fare entrare in confusione quel Raciti che rimane la mente pensante del gioco acese.
Alla fine Mimmo Zuccarello il miracolo lo ha fatto, è riuscito a battere la capolista grazie alla grande mobilità di tutti i suoi giocatori, mentre Giuffrida ha a dolersi per come ha giocato la squadra, specie in difesa, incapace di tenere con la necessaria autorità quel Morici che è stata un'autentica spina nel fianco dei granata. E' stato lui a costringere Giuffrida all'atterramento che ha causato il rigore determinante per risolvere la partita.
La cronaca. I primi 20' sono stati veramente un pianto, nessuna manovra degna di nota, soltanto un paio d'angoli per l'Acireale e al 21' Raciti su Emanuele, ma il tiro dell'ala è alto. Il gol che ha deciso la partita arriva, improvvisamente, su un'azione senza pretese dell'Agira , con la palla preda di Fichera, ma il difensore pecca per una grossa indecisione di Fichera, che al 23' gestisce male la palla, se la fa rubare da Mirici, che viene atterrato, mentre stava mettendo in rete; rigore sacrosanto che lo stesso Mirici trasforma imparabilmente.
Incredibilmente pasticciona e incerta la difesa della capolista, che affida tutte le sue chanches sul buon lavoro di Raciti, che cerca di far ragionare la squadra. Ma non sempre gli riesce perché non ci sono ripartenze, gli esterni non lavorano per fare aprire varchi nel bunker agirino e così non ci sono occasioni da gol.
Per i granata, insomma, le difficoltà sono tante per cercare di recuperare una partita iniziata male. L'Acireale, peraltro, crea poche occasioni e una di queste capita al 45' quando un bel servizio di Raciti dalla tre quarti va a servire Messina al centro dell'area, l'attaccante aggancia ma la palla finisce fuori.
Nella ripresa l'inizio non è dei migliori. Vero che l'Acireale ha una maggiore supremazia territoriale - che tra l'altro aveva avuto anche nel primo tempo -, solo che Messina è solo, Emanuele e Bella pasticciano toppo e il portiere dell'Agira Ferrara è in splendida forma.
L'Acireale, comunque, trova l'occasione per pareggiare, al 28' quando a seguito di un'azione confusa entro l'area dell'Acireale Messina viene atterrato. E' rigore, va al tiro Papa, ma Ferrara splendidamente para, indovinando l'angolo di tiro.
Ancora una grossa occasione per l'Acireale ,che vede trascorrere inutilmente i minuti. Al 39' Emanuele entra in area, solo, va al tiro ma Ferrara , ancora una volta para, salvando il risultato, che significa tanto per l'Agira, contro una squadra sicuramente più forte. Cinque minuti di recupero come ultima speranza , poi la fine della gara con la festa dell'Agira, Zuccarello in trionfo e le contestazioni dei tifosi acesi, accorsi numerosi, nei confronti di Giuffrida.
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