| Vittoria-Igea Virtus: 1-3
Marcatori: 21’pt De Vito, 46’pt Pino, 9’st Biondo, 24’st Pino
Vittoria: Scalogna, Saluto (26’st Buonfratello) Alianò, De Guido, De Vito (42’pt Savoia) Sgambato, Vittoria (35’st Manuello) Commendatore, Santarpia, Esposito, Russo. All: Catania
Igea Virtus: Paratore, Ravidà (6’st Cardia) Di Stefano, Lanza, Carrello (28’st Genovese) Ferrara, Biondo, Accordino, Pino, Serraino, Isgrò. All: Raffaele.
ARBITRO: Battiato di Acireale. Ass: Tiralongo e Breli di Siracusa.
Nulla da fare. Il Vittoria non riesce ad interrompere la serie di sconfitte consecutive (adesso sono 9 nelle ultime 10 partite) e scivola inevitabilmente in piena zona playout. Si apre adesso il periodo più nero della gestione Barravecchia degli ultimi tempi, perché un’ipotetica retrocessione di categoria sarebbe l’autentico colpo di grazia per una società dilaniata negli anni da continue sventure economiche e dirigenziali.
L’esatto copione delle ultime giornate è andato di scena anche questo mercoledì pomeriggio contro un Igea Virtus nuovamente balzato in zona playoff. Per il Vittoria invece i soliti 45’ di carica e agonismo (uniche armi rimaste a disposizione del tecnico Seby Catania) necessari, purtroppo, per illudere soltanto la partita odierna dei biancorossi. In vantaggio grazie alla rete del difensore centrale De Vito a metà del primo tempo, i padroni di casa non riescono però a mantenere il prezioso vantaggio fino al termine della prima frazione. In un «G.Cosimo» più che mai povero di spettatori (circa una cinquantina contati a uomo tra gli spalti) l’1-0 del Vittoria si perde per strada quasi al fischio dell’arbitro, quando in seguito a uno svarione difensivo della retroguardia biancorossa l’attaccante Pino dell’Igea ringrazia incornando di testa sotto la traversa la palla del pari.
Nella ripresa, svantaggiati dall’uscita anticipata di De Vito per infortunio, il Vittoria non ce la fa a contenere l’avversario e cade nell’arco di 20 minuti sotto i colpi micidiali di Biondo (che gol in semirovesciata a sorprendere uno Scalogna fuori dai pali) e ancora Pino (doppietta).
Andrea La Lota
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