| L'atteso match rinviato per impraticabilità del terreno di gioco Campo «risaia», Vittoria e Igea restano negli spogliatoi
VITTORIAn. d. IGEA VIRTUS
Vittoria: Scalogna, Commendatore, Vittoria, De Guido, De Vito, Aliano, S. Esposito, Crisafulli, Santarpia, V. Esposito, Russo. All. Catania Igea Virtus: Scibilia, Ravidà, Di Stefano, Lanza, Cardia, Ferrara, Biondo, Carrello, Genovese, Accordino, Isgrò. All. Raffaele. Arbitro: Battiato di Acireale Note: Dopo il consueto giro di campo insieme ai due capitani della squadra, la terna arbitrale decide di non fare disputare l'incontro, a causa dell'evidente impraticabilità del campo.
Vittoria. Per rendere letteralmente impraticabile il terreno di gioco, è bastato un pomeriggio di pioggia. Il già fatiscente e dilaniato manto erboso dello stadio "G. Cosimo" (che in realtà non esiste più) non ha retto insomma alle ultime e proibitive condizioni climatiche dei giorni scorsi, costringendo di fatto l'arbitro Battiato di Acireale a non far iniziare la partita. Ma il pessimo stato dello stadio ipparino - di recente intitolato alla memoria dello storico presidente Giombattista Cosimo - oltre a versare nelle più squallide condizioni di sempre, rappresenta ogni giorno un autentico imbarazzo agli occhi di chi - la domenica - cerca di scendere in campo con la giusta pretesa di giocare a calcio. Un deterioramento continuo del manto erboso che ha ridotto l'intero campo ad un ammasso di cunette, sterpaglie e strati di fanghiglia. Impossibile giocarci anche in estate e con ben più favorevoli temperature. Immaginiamo dopo un solo pomeriggio di pioggia battente. Per Salvatore Barravecchia, presidente del Vittoria calcio, le principali responsabilità sono da attribuire a dei lavori di escavazione effettuati (per conto dell'Ufficio tecnico dell'Amministrazione comunale di Vittoria) a campionato in corso prima della gara casalinga del girone d'andata con il Taormina. Dunque tutto vecchio, come prima, tant'è che le sorti di questo impianto comunale sembrano ormai non interessare più a nessuno. Le immagini del "G. Cosimo" parlano da sole. Intanto, ieri, per le due tifoserie gemellate del Vittoria e dell'Igea niente partita alla quale assistere insieme sopra un'unica curva tinta di colori bianco-giallo-rossi. Per il Vittoria, che cercava di tornare al risultato casalingo dopo le ultime 3 sconfitte in 4 partite, non c'è stato niente da fare. E adesso gara da recuperare oltre ai due prossimi impegni di fuoco con Siracusa e Scordia e fuori casa. Per l'Igea Virtus (proveniente da una striscia positiva di 3 gare) un campionato abbastanza strano. Prima nelle alte posizioni di classifica, poi l'avvicendamento tecnico in panchina con l'arrivo di Raffaele e adesso unico obiettivo quello della salvezza. Ed è il tecnico igeano a ribadirne il contenuto: «La salvezza era l'obiettivo dell'Igea Virtus anche in estate prima dell'inizio della stagione, purtroppo la società ha attraversato alcuni momenti difficili durante il corso del campionato con defezioni tecniche ed infortuni continui. In particolar modo, mi riferisco alla perdita del nostro attaccante Crinò, giocatore che di gol ne ha sempre fatti. Ad ogni modo siamo contenti delle ultime tre vittorie di fila e continuiamo sereni verso il raggiungimento del nostro obiettivo». In casa Vittoria, Salvatore Barravecchia rilancia il messaggio: «Ci mancano 5-6 punti per conquistare la salvezza matematica. In zona playout le distanze mi sembrano ormai definitive. Noi continuiamo a lavorare pur certi delle proibitive trasferte che ci attendono in casa delle prime due in classifica».
ANDREA LA LOTA
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