Calciolandia Sicilia

Nuova Gioiese-Licata 3-0 a tavolino per rinuncia. Soldi finiti, niente trasferta dei siciliani, 7a di campionato

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Realsalvo63
view post Posted on 11/10/2013, 18:14




Licata, altre 24 ore d'attesa

E' saltato l'accordo con una cordata locale. La situazione ormai è al collasso

Licata
Nel corso di una conferenza stampa indetta nel primo pomeriggio di ieri in un bar nei pressi del palazzo di città i soci del Licata calcio hanno redatto il verbale in cui hanno sottoscritto che consegnano la squadra al sindaco, quale rappresentante della città, per dare la possibilità a chi volesse intervenire per salvare la squadra.
Gli interessati avranno 24 ore di tempo prima che la comunicazione venga inoltrata in Lega per gli adempimenti di rito.

C'è ancora un giorno di tempo prima che sulla squadra del Licata si spengano definitivamente le luci.
Sembra molto improbabile che in un giorno possa accadere qualcosa poiché sono mesi che i dirigenti e il sindaco lanciano appelli e invitano gli operatori commerciali a farsi avanti e non si è visto nessuno.
Gli imprenditori interessati che domenica hanno assistito al «Liotta» all'incontro di calcio e hanno avuto un incontro col primo cittadino, dopo i contatti intercorsi nelle ultime ore hanno rinunciato a condividere il progetto poiché non c'erano i presupposti per andare avanti.
Era forse questa l'ultima chance, l'ancora di salvezza che avrebbe consentito alla squadra di continuare e terminare la stagione.

Lo staff tecnico e la squadra che martedì avevano deciso di non allenarsi in attesa che dalla società arrivassero delle novità sono stati informati delle decisioni prese e ora sperano che accada qualcosa che possa permettere loro di continuare ad indossare e sudare la maglia gialloblù.
Sono arrivate anche le decisioni del giudice sportivo che ha squalificato per una giornata Procida e la società è stata multata per 2500 euro oltre alla diffida.

Se nelle prossime ore ci saranno quelle novità che si attendono da mesi, allora si preparerà la trasferta contro la Nuova Gioiese, che domenica scorsa ha perso in casa contro la Battipagliese, viceversa, domenica scorsa il Licata si è congedato dai propri tifosi e dalla serie D con tanti buoni propositi irrealizzati, per l'indifferenza della città.

Sarebbe il secondo fallimento nel giro di pochi anni per un club che negli Anni Ottanta ha disputato due stagioni nella cadetteria dopo il miracolo Zeman. Dopo la fine di quel ciclo hanno avuto inizio i guai per il club gialloblù. Guai che si sono succeduti fino a toccare il fondo con la radiazione avvenuta alcuni anni fa. Poi la decisione di prendere il titolo dal Campobello di Licata, una stagione a gonfie vele con relativa promozione in serie D, lo scorso anno una salvezza tranquilla dopo un girone d'andata stentato. Adesso questo nuovo tonfo.

Fonte: Gaetano Licata (La Sicilia online)

Edited by Pico della mirandola - 12/10/2013, 18:06
 
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view post Posted on 12/10/2013, 10:13

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Oggi(venerdì) si stacca la spina al malato Licata? La dirigenza invierà in Lega il fax per la cancellazione del club. Gli imprenditori non hanno risposto

Per la società gialloblù si tratterebbe della seconda cancellazione in appena 4 anni
L'errore più grande è stato quello di iscrivere a luglio scorso la squadra in D senza le necessarie garanzie per andare avanti



Licata. Anche le 24 ore disponibili affinché potesse concretizzarsi qualcosa che desse la possibilità ai giocatori di continuare a vestire la maglia gialloblù sono passate in un'atmosfera irreale d'incredulità e rassegnazione.
Giovedì mattina la società ha presentato all'ufficio protocollo del comune il verbale della riunione dei soci avvenuta il giorno prima con cui si comunicava al primo cittadino l'intenzione di ritirare la squadra dal campionato nonostante gli inviti fatti alla città e agli operatori commerciali di intervenire per sostenere un patrimonio della città.
E questa mattina la società, in assenza di novità, invierà un telegramma alla Lega per comunicare il ritiro della squadra e l'impossibilità di partecipare alla trasferta contro la Nuova Gioiese.
Sarà l'ultimo atto di una stagione travagliata, iniziata con la speranza che dopo l'iscrizione al campionato, le cose potessero cambiare, ma si è andati avanti nella vana attesa di qualcosa che non si è reso concreto.
Un'altra radiazione a distanza di pochi anni dalla precedente in cui i colori gialloblù sono prepotentemente ritornati alla ribalta con l'acquisizione del titolo del Campobello di Licata, salvando la stagione ai calci di rigore nei play out e l'anno successivo vincendo il campionato con 28 risultati utili consecutivi.
Nella prima stagione di serie D la squadra si è salvata in anticipo dopo diverse crisi tecniche.
Lo scorso anno la crisi societaria aperta a dicembre ha fatto sì che la squadra si salvasse all'ultima giornata e poi c'è stato il tormentone estivo della cordata disposta solo a dare un contributo solo come sponsor senza assumere la responsabilità di cariche all'interno della società.
L'ipotesi degli imprenditori veneti di origine campana ha fatto perdere solo del tempo prezioso.
Il progetto di traghettare la formazione Equipe Sicilia, formata da atleti in attesa di contratto che si allenano e disputano delle amichevoli in giro per la Sicilia, nel Licata calcio è servito ad avere un pacchetto di atleti collaudato e un programma da portare avanti.
Uno dei presupposti su cui si basava il progetto, ossia la collaborazione degli operatori commerciali non c'è stato facendo naufragare il tutto.
Adesso c'è il teatrino dello scarico di responsabilità. Ma questo è anche normale quando succedono cose del genere.
Il sindaco Balsamo, nei giorni scorsi, comunque era stato chiaro con l'attuale dirigenza gialloblù: per fare calcio o sport in generale bisogna affidarsi soltanto alle finanze dei vari dirigenti.


Gaetano Licata
ieri, venerdì 11/10/2013, La Sicilia
 
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view post Posted on 12/10/2013, 16:54
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Radio Azzurra conferma, niente trasferta a Gioia Tauro per il Licata



E’ ufficiale. Il Licata calcio domani non scenderà in campo. Niente trasferta a Gioia Tauro. Non ci sono soldi per finanziare la gara in terra calabra. La squadra subirà lo 0-3 a tavolino con un punto di penalizzazione oltre alla conseguente ammenda prevista dai regolamenti. Per ora(ma è solo questione di tempo) non c’è il ritiro della squadra. Si rinuncia solo(solo si fa per dire) alla trasferta di domenica,13 ottobre 2013. Il vice Presidente Raimondo Semprevivo spiega il perchè della scelta, si dice amareggiato e deluso anche dal sindaco Angelo Balsamo. ” Domani non giocheremo, è ufficiale, non ci sono i soldi. Non siamo nelle condizioni di affrontare questo viaggio, mi dispiace. Ho provato in tutti i modi a recuperare le cifre che servivono ma non ci siamo riusciti. Attorno alla squadra c’è un silenzio assordante, diversi ci hanno sbattuto le porte in faccia. Sono deluso anche dal comportamento dell’amministrazione comunale che doveva fare di più per salvare la squadra della città. Il sindaco doveva far quadrato con la classe imprenditoriale aiutando la società, mi aspettavo soluzioni concrete che non sono arrivate”. Il capo dell’amministrazione comunale risponde con decisione alle parole di Semprevivo, così come esternato giorni addietro, il sindaco Balsamo, ribadisce alcuni concetti che definisce fondamentali. ” Tutti sanno quanto mi stiano a cuore le sorti del Licata calcio, sono stato sempre vicino alla squadra anche quando non ero sindaco, ed è cosa nota e risaputa. Non ci sto a certe cose, lo scarica barile non va bene. I dirigenti del Licata calcio si devono assumere le proprie responsabilità. Dicano apertamente alla città che non hanno un euro, loro hanno preso in giro tutta Licata e tutti gli appassionati e tifosi. Cosa pretendono da me?In un momento negativo, molto negativo economicamente parlando, mi sono mobilitato personalmente per recuperare qualche somma. Ho fatto il giro delle aziende locali, bussando alla porta degli imprenditori, riuscendo a recuperare per l’esattezza 18.670 euro solo per amore del licata calcio. Ho pure detto ai signori dirigenti che dal punto di vista delle strutture possono stare tranquilli: il comune è disposto a concedere gratuitamente non solo il Dino Liotta ma anche il Calogero Saporito per fare prima squadra e settore giovanile. Ma quando un sindaco si impegna così tanto cosi si pretende di più? E’ assurdo quello che vogliono fare questi dirigenti. Il Licata calcio è un’azienda privata che deve essere finanziata dai privati, è bello atteggiarsi come imprenditori con soldi non propri. Ma questi signori vivono a Licata? Ma hanno la minima idea della situazione economica in cui versa la città? Noi come amministrazione ogni giorno facciamo i salti mortali per assicurare i servizi essenziali, qui c’è gente che muore di fame, devo pensare ai miei concittadini che non arrivano a fine mese, che non hanno un reddito, che vengono ogni giorno al Palazzo di Città anche solo per un supporto morale. Gli enti locali, Licata in primis, non hanno liquidità tale da poter sostenere una sponsorizzazione calcistica e comunque non in questo momento preciso. Nonostante queste difficoltà torno a ripetere che il sottoscritto e tutta l’amministarzione che rappresento ha cercato di aiutare economicamente il Licata calcio ma non si può pretendere(e tra l’altro per l’ente è impossibile) di fare calcio con i soldi del comune. Questi dirigenti hanno preso in giro la città. Qui ci sono disoccupati e gente che vive alla soglia della povertà, cerchiamo ogni giorno di trovare risorse per queste persone, figuriamoci, bisogna essere seri. Questa è la verità, alla gente bisogna dire la verità”.

www.radioazzurra.org/news/sport/130...le-il-sindaco-b

Edited by Pico della mirandola - 13/10/2013, 11:01
 
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Realsalvo63
view post Posted on 13/10/2013, 10:30




Semprevivo non invia il fax in Lega per la cancellazione. I supporter si tassano e vanno a caccia di sponsorizzazioni

Licata, la tifoseria «scende» in campo

La vicenda del licata comincia a somigliare sempre più a una telenovelas Licata. Con la trasmissione del fax in Lega con cui la società del Licata calcio fa sapere di non poter più continuare a disputare la stagione nel campionato di serie D si spegneranno le luci della ribalta per il calcio a Licata e chissà per quanto tempo. A cinque anni di distanza dalla rinascita che ha portato i colori gialloblù per due stagioni in Eccellenza e altrettante in serie D, oggi si ripete un copione che è lo specchio dei tempi che viviamo frutto di una crisi economica che non lascia spazio a nessuna iniziativa extra lavorativa.

Non ci conforta sapere che altre società siciliane dello stesso girone come Noto e Ragusa oggi sono impegnate a risolvere dei grossi problemi, così com'è stato lo scorso anno per Acireale e Nissa. I tempi cambiano e con esso il calcio e le persone. Pensare che a Licata i tifosi avessero il seguito di 25 anni fa è stato un errore di valutazione che Pietro Ruisi e Umberto Calaiò hanno costatato, loro malgrado, sulla propria pelle. Né ci si aspettava l'indifferenza degli operatori commerciali, intenti a fronteggiare altri aspetti della crisi, verso il calcio che è stato l'emblema della città. La rinuncia a partecipare al campionato di Promozione anche da parte della Sant'Angelo, conferma l'impossibilità di portare avanti da soli un progetto calcistico. Magari l'unione delle forze avrebbe consentito di programmare un progetto comune, facendo affidamento sul settore giovanile e sulle scuole calcio locali.

Ritorniamo nel campo delle ipotesi che ora non hanno più valore, ma che possono tornare utili in futuro. Resta comunque il rammarico per l'ennesima sconfitta per la città che si ritrova senza calcio. E dire che la società era riuscita a mettere su un bel gruppo, formato da elementi d'esperienza e giovani promettenti. Un bel mix che se avesse avuto l'opportunità d'iniziare la fase di preparazione nei tempi previsti e di allenarsi in sede in maniera serena, con la certezza di portare avanti un progetto e la sicurezza del domani, sarebbe stato capace di regalare delle grosse soddisfazioni.

Quanti erano nelle condizioni economiche di poter fare qualcosa, nel garantire il vitto e l'alloggio agli atleti, e non l'hanno fatto per diversi motivi, hanno certamente la responsabilità di aver fermato una delle possibilità di sviluppo e di crescita della città. Nel pomeriggio la società non aveva ancora comunicato nulla in Lega poiché i tifosi si sono attivati per scongiurare la radiazione. Anche se i giocatori non si sono allenati per la tutta la settimana si pensa di organizzare la trasferta per Gioia Tauro in modo da guadagnare ancora qualche giorno di tempo per trovare le garanzie economiche da affiancare alla proposta dell'avv. Rosano.

Fonte: Gaetano Licata (La Sicilia online)
 
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Realsalvo63
view post Posted on 13/10/2013, 11:55




Il Licata sulle orme del Nardò: niente trasferta a Gioia Tauro

Titoli di coda per il Licata. Il club siciliano, in forte crisi finanziaria, domani non scenderà in campo contro la Nuova Gioiese. E' quanto riferisce Golsicilia.it, secondo cui il Licata non avrebbe la disponibilità economica necessaria per affrotnare la trasferta di Gioia Tauro in Calabria. La società sarebbe infatti sempre più vicina al ritiro dal campionato di serie D. Dopo il Nardò (girone H), ecco dunque un'altra squadra dare forfait e non scendere in campo in occasione di una gara ufficiale a causa dei problemi economici.

Una situazione paradossale, che deve invitare tutti, dalla Lega Nazionale Dilettanti agli addetti ai lavori, ad un'attenta e doverosa riflessione.

Fonte: Giovanni Piasno (NdC)

Edited by Pico della mirandola - 13/10/2013, 21:46
 
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Realsalvo63
view post Posted on 13/10/2013, 17:33




UFFICIALE: Nuova Gioiese - Licata non si gioca

La gara in programma oggi pomeriggio tra Nuova Gioiese e Licata non si disputerà per la mancanza della squadra ospite. La notizia è ormai ufficiale, infatti i siciliani hanno inviato alla società di Gioia Tauro il seguente comunicato stampa:

Con la presente vi comunichiamo che la squadra della nostra società non si presenterà alla gara del campionato lnd divisione interregionale nuova Gioese – licata che si dsputera’ oggi a gioia tauro alle ore 15,00.

Scusandoci per il danno arrecatovi per la nostra mancata presenza, abbiamo tentato ripetutamente di rintracciare la vostra societa’ chiamando il numero 0966 500780 così come risulta in lega senza poter parlare con nessuno.
ci scusiamo per avervi informato solo oggi, ma sino ancora ieri in tarda serata, c’erano speranze che il licata si potesse presentare alla gara di oggi.
Sperando che la vostra società capisca le ragioni per tutto quanto da noi sopra detto, cogliamo l’occasione di salutare il presidente e tutti i dirigenti della nuova Gioiese facendo un grande in bocca al lupo per il prosieguo del campionato.
un caloroso saluto va a tutti i tifosi e a tutta la città’ di gioia tauro esortandoli di stare sempre vicini alla loro societaà e alla loro squadra. la squadra di calcio e’ un bene di tutti, i dirigenti siamo tutti di passaggio ma la squadra di calcio è patrimonio di tutta la città.

Grazie e scusate ancora.

Fonte: Redazione NotiziarioCalcio.com
 
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view post Posted on 14/10/2013, 08:46

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«Dicano che non hanno un euro»

Il Licata non è partito per Gioia Tauro. Il sindaco ai dirigenti: «Hanno preso in giro la città»




Il Licata calcio oggi non è scesa in campo contro la Gioiese. La squadra subirà dunque lo 0-3 a tavolino e avrà anche un punto di penalizzazione. Ad annunciare la scelta è stato il vice presidente Raimondo Semprevivo: «Non abbiamo soldi, abbiamo provato senza successo a recuperare le cifre che servivano ma non ci siamo riusciti. Molti ci hanno sbattuto le porte in faccia». Semprevivo ha anche accusato l'Amministrazione comunale: «Doveva fare di più per salvare la squadra. Mi aspettavo soluzioni concrete che non sono arrivate».

Angelo Balsamo ha replicato duramente: «La devono finire con lo scaribarile. I dirigenti del Licata calcio si devono assumere le proprie responsabilità. Dicano apertamente che non hanno un euro. Hanno preso in giro tutta Licata e tutti gli appassionati e tifosi. Non capisco che cosa pretendano ancora. In un momento economicamente negativo mi sono mobilitato personalmente e bussando alla porta degli imprenditori abbiamo per l'esattezza 18.670 euro. Ho pure detto - ha aggiunto il sindaco - che il comune è disposto a concedere gratuitamente non solo il Dino Liotta ma anche il Calogero Saporito per fare prima squadra e settore giovanile.

È assurdo quello che vogliono fare questi dirigenti. Il Licata calcio è un'azienda privata che deve essere finanziata dai privati, è bello atteggiarsi come imprenditori con soldi non propri. Qui c'è gente che muore di fame, devo pensare ai miei concittadini che non arrivano a fine mese, che non hanno un reddito. Non abbiamo soldi per una sponsorizzazione calcistica Questi dirigenti hanno preso in giro la città. Qui ci sono disoccupati e gente che vive alla soglia della povertà, cerchiamo ogni giorno di trovare risorse per queste persone, figuriamoci, bisogna essere seri. Questa è la verità, alla gente bisogna dire la verità».
Non è ancora chiaro quanto potrà durare questa situazione, ma di certo c'è che continuando così il calcio a Licata rischia di scomparire ancora una volta.


f. r.
13/10/2013
 
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view post Posted on 15/10/2013, 08:42

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Una domenica senza calcio. L'amarezza di tifosi e squadra


Licata. Ieri il Licata non è sceso in campo a Gioia Tauro. Un epilogo annunciato di una telenovela lunghissima. I tifosi sperano ancora in un miracolo e si prospetta una nuova settimana di passione. Ieri mattina Semprevivo, assieme a Moncada e Terranova, erano seduti ad un bar in piazza Progresso, forse attendevano una telefonata, che non è arrivata. Il presidente Semprevivo rimane irremovibile, non richiamerà la squadra e domenica si profila una nuova rinuncia, sarebbe la seconda, l'ultima prima della radiazione d'ufficio. «Nessuno si è fatto sentire - dichiarava ieri il vice-presidente del Licata - silenzio tombale, non richiameremo la squadra e rimaniamo convinti di ritirarla dal torneo». Sabato, nel tardo pomeriggio, si era diffusa la voce in città che la squadra sarebbe partita alla volta di Gioia Tauro, secondo le solite voci da bar i tifosi erano intervenuti trovando le risorse necessarie a garantire il pullman e un pasto alla squadra. Il sogno è svanito all'alba, il fax era stato già inviato alla Lega, con la prima rinuncia. A Gioia Tauro hanno atteso i canonici 45 minuti, e poi tutti sotto la doccia con i tre punti in tasca. Il Licata perderà tre a zero e si vedrà comminare un punto di penalizzazione. Eppure fino alla fine, il tecnico, Pietro Ruisi aveva lanciato l'ennesimo appello: «Speriamo la città si svegli e capisca quanto è importante questa serie d per il Licata». Nulla si è mosso, la cordata palermitana che domenica aveva assistito alla debacle interna contro il Ragusa si è ritirata, e nessun altro interesse si profilerebbe all'orizzonte. Ancora ieri mattina Nassi, già assurto a leader di questa squadra aveva dichiarato dalla sua casa di Gela: «E' una situazione assurda, non ci siamo allenati tutta la settimana e nessuno della dirigenza ci ha contattato per dirci che non saremmo partiti. Noi giocatori ci saremmo accontentati del solo vitto e alloggio pur di giocare e saremmo andati a Gioia Tauro anche senza nessun allenamento nelle gambe».
Intanto, a distanza continua il botta e risposta tra sindaco e quel che resta della dirigenza gialloblù. Semprevivo si era detto deluso dell'atteggiamento del sindaco Balsamo che avrebbe dovuto fare quadrato attorno alla squadra e intervenire presso la classe imprenditoriale cittadina». Il Primo Cittadino non le ha mandate a dire al presidente e per la seconda volta in appena venti giorni ha ribadito il concetto che «Non si può pensare di fare l'imprenditore con i soldi degli altri e che non ci sta a questo scarica barile».
Il sindaco rincara la dose quando dice che «La dirigenza deve dire apertamente alla città che non ha un euro per portare avanti un progetto che non aveva le gambe per camminare già in piena estate».


Giuseppe Patti
 
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Forza_
view post Posted on 15/10/2013, 10:07




Licata, è arrivato il momento più brutto
Gioia Tauro disertata: verso la radiazione


Licata. Non è ancora radiazione, ma poco ci manca. Forse già questa mattina il facente funzione da presidente Raimondo Semprevivo invierà il fax in Lega per chiedere la cancellazione del club gialloblù. A dire il vero, Semprevivo aveva già minacciato da due settimane di chiedere la radiazione in Lega, ma all'ultimo momento aveva desistito per l'intervento, in particolare, dei tifosi che avevano deciso di autotassarsi e di trovare alcuni sponsor. Ma anche questa iniziativa non ha avuto riscontro. La grave crisi economica che assilla l'intera nazione a Licata si è fatta sentire particolarmente e, per questo, i settori produttivi locali sono tutti in ginocchio, la disoccupazione è dilagante e il numero dei poveri in continuo aumento.
Tutto ciò non ha consentito al sindaco Angelo Balsamo di poter dare un sostanzioso contributo al club. Il primo cittadino, proprio con un'iniziativa personale, aveva consentito alla società di iscriversi lo scorso mese di luglio al campionato di Serie D. Nella giornata di sabato scorso è stato molto duro nei confronti degli attuali dirigenti gialloblù: «Non hanno un euro, stanno prendendo in giro i licatesi».
Parole molto forti, che hanno compromesso i rapporti tra il primo cittadino e i dirigenti della società.
A dire il vero la squadra, sempre nella giornata di sabato, avrebbe manifestato la volontà di partire, a proprie spese, alla volta di Gioia Tauro, ma alla fine gli atleti hanno desistito perché evidentemente hanno capito che non c'è più futuro.
Da quando è cominciato il campionato, in pratica, più della metà della squadra si allena per conto proprio a Palermo, mentre la parte rimanente si allena al «Liotta» di Licata, in condizioni che è facile immaginare vista l'esiguità del gruppo: non è facile provare gli schemi se si è in pochi e il tecnico Ruisi ha fatto miracoli per tenere i giocatori concentrati.
Il Licata, quindi, è vicino alla seconda radiazione nel giro di cinque anni. Quella attuale è la società nata dopo avere acquistato il titolo sportivo dell'Eccellenza dal Campobello di Licata quattro anni fa. Allora si pensava di riportare i colori gialloblù nel calcio che conta. Al primo tentativo fu subito promozione in quarta serie, ma già dallo scorso anno, cominciarono ad esserci problemi economici. Una situazione che è peggiorata mese dopo mese.
Un vero peccato per una piazza importante, per una città che ha conosciuto, seppure per due stagioni, la cadetteria. Nacque proprio a Licata lo «Zemanlandia» poi emigrato a Foggia. Con pochi soldi e tanti giovani di prospettiva, Zeman condusse il Licata negli anni Ottanta in Serie C. Poi l'opera fu completata da Cerantola con la promozione storica in B. ma quando le risorse economiche cominciarono a venire meno, il club iniziò a precipitare sempre più in basso fino al primo fallimento avvenuto quattro anni fa.
Con il Licata che si ritira a perderci è anche il campionato di Serie D. Il girone I, così come lo scorso anno con la Nissa che comunque concluse la stagione con gli juniores, sarà falsato. Tutte le squadre che finora hanno fatto punti con i gialloblù li perderanno, quelle che dovranno affrontare nelle settimana a venire il Licata osserveranno un turno di riposo.
Anche i tifosi ormai hanno gettato la spugna. Fino alla fine hanno sperato che ci fosse una sorta di «Zio Tom» dall'America. Rimanere senza calcio è dura in una città dove lo svago e i momenti di aggregazione sono davvero pochi.

Gaetano Ravanà
 
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8 replies since 11/10/2013, 18:14   151 views
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