"Che brutta Akragas!"
AKRAGAS 0
PARMONVAL 1
AKRAGAS: Indelicato, Capraro (82° Sferrazza), Stagno; Vinciguerra, Iannello, Fallea; Parisi, Castellini, Fattoruso (50° Bellavia), Pizzitola, Spina (46° Agozzino). Allenatore: Pino La Bianca.
PARMONVAL: Versaci, Tuzzolino, Ficano; Tarantino, Conigliaro, Tamajo; Paterniti, Arlotta (59° Mineo), Ferrante (59° Vassallo). Rappa, Gnoffo. Allenatore: Pietro Tarantino
ARBITRO: Salvatore Buonocore di Marsala, collaboratori Giuseppe Vantaggiato e Leonardo Orlando entrambi di Trapani.
Rete: 52° Paterniti
L'Akragas versione "Esseneto" è brutta, incolore e quasi indisponente per il gioco non brillante e poco incisivo. La variante casalinga ancora una volta ha mostrato un'atteggiamento già noto al pubblico di fede biancoazzurra: poche idee, qualità inesistente e con gli avversari sempre a padroneggiare a centrocampo. Con tali situazioni è stato facile per la Parmoval violare il campo agrigentino e portarsi tre punti insperati; una rete di Paterniti è stata bastevole per gettare nello sconforto la tifoseria agrigentina che aspetta di vedere la prima vittoria stagionale che ormai manca, tra coppa e campionato, dallo scorso 18 aprile ultima di ritorno contro il retrocesso Bagheria. E mentre sono in molti a chiedersi come mai questa involuzione o meglio questa differenziazione tra partite esterne e gare interne la squadra inesorabilmente scivola in classifica. Senza i due punti di Cammarata il ruolino di marcia è da formazione da retrocessione ma c'è di più: l'Akragas non segna da tre partite. Quella contro i palermitani doveva essere per i biancoazzurri una sorta di esame per lanciare la sfida alle battistrada; si ripartiva dai due punti avuti d'ufficio dalla Lega, dalla forza del gruppo, coeso nonostante il caso Bellavia della scorsa settimana ma, nonostante il ritrovato clima di serenità all'interno del gruppo e quel centinaio di spettatori in più rispetto alla gara di esordio contro l'Orlandina, l'Akragas non ha saputo mettere alle corde una Parmonval essenziale e con una difesa molto attenta l'unica del girone a non avere subito reti da 360 minuti. Tra i biancoazzurri il solo Parisi ha dato un pizzico di vivacità; per il resto Vinciguerra è l'ombra di quel giocatore tanto ammirato con la Gattopardo. Fattoruso è fin troppo isolato e sempre ben marcato dai difensori di turno; gli arrivano pochi palloni giocabili perché in mezzo al campo c'è tanto lavoro di quantità ma poco o inesistente quello di qualità. Pizzitola si danna l'anima ma non ha il passo del centrocampista rifinitore; Castellini fa movimento ma apporta poco alla manovra. Gli esterni non hanno varchi e non puntano mai l'uomo; in questo modo la difesa regge l'urto ma non si può pretendere molto dal reparto; in tutto questo vanno aggiunti evidenti limiti tecnici nonostante lo sbraitare dalla panchina di La Bianca. Per puntare a qualcosa di importante occorre rivedere tutto l'impianto perché di questo passo altro che playoff!
Enzo Nocera
