| CITTÀ DI CANICATTINI 1 HELLENIKA 3 CITTÀ DI CANICATTINI: Randazzo, Gionfriddo, Aliano (16’ pt Lombardo, 17’ st Ficara C.), Sbriglio, Rizza, Cugno, Ciarcià (28’ st Provenzano), Mozzicato, Campailla, Rappa (30’ st Ficara L.), Scirpo (8’ st Di Giacomo). All. Giompaolo HELLENIKA: Roccasalva, Mezzio, Uccello, Varrasi, Nassi, Ammirante, Macca (25’ st Tralongo), Franzò (28’ st Pupillo), Giarratana (9’ st Miraglia), Germano (27’ st Schiavone), Fazzina (22’ st Gallo). All. Palestro. ARBITRO: Matarazzo di Siracusa. RETI: 7’ pt Macca, 15’ pt Campailla, 25’ pt Nassi, 13’ st Germano CANICATTINI. Buona la prima per l’Hellenika, Città di Canicattini da rivedere. Nel primo derby aretuseo del campionato regionale dei Giovanissimi, promossa la squadra di Palestro, più manovriera e costante nel gioco, mentre i padroni di casa hanno avuto una buona reazione, dopo aver ottenuto il momentaneo pareggio e mostrato qualche individualità, ma hanno ceduto alla distanza. Subito gli ospiti in avanti: al 4’, punizione di Macca e Randazzo devia in angolo; tre minuti dopo, vantaggio Hellenika sempre con Macca, che sfrutta una indecisione della difesa canicattinese e supera il portiere con un pallonetto. Al 9’, conclusione ravvicinata di Germano alta, al 10’ lo imita Franzò e, al 12’, ancora Macca indirizza il pallone sull’esterno della rete. Sembra un monologo dell’Hellenika, ma al 15’ i padroni di casa pareggiano: Campailla dai 40 metri trova una parabola che si abbassa all’improvviso e inganna Roccasalva. L’1-1 dà vigore al Città di Canicattini, che al 18’ prova a passare avanti, ma Sbriglio svirgola da pochi passi. Proprio Sbriglio, insieme con l’aiuto di Mozzicato, sembra prendere per mano il centrocampo canicattinese e, un minuto dopo, quest’ultimo si libera di un paio di avversari, entra in area, ma il suo destro termina a lato. La gara è bella in questa fase, perché gli ospiti cercano di rialzarsi e, al 21’, Nassi in girata trova l’attento Randazzo. Ma, al 25’, la rete che taglia le gambe ai padroni di casa: cross di Germano dalla destra e testa vincente di Nassi. Azione fotocopia tre minuti più tardi, ma cambiano gli attori: Macca dalla destra per Uccello, il cui colpo di testa viene deviato dal portiere. All’inizio della ripresa, i padroni di casa provano a riportarsi sotto, ma l’unica azione degna di nota arriva, al 3’, con Mozzicato, che calcia una punizione dalla distanza: la traiettoria del pallone appare innocua. Non per l’estremo difensore aretuseo, che per poco non si fa sorprendere e riesce, soltanto con un balzo, a deviare in angolo. Ma al 13’, l’Hellenika chiude i conti: azione di rimessa e lancio in profondità per Germano, scattato sul filo del fuorigioco (saranno veementi le proteste dei padroni di casa, convinti dell’offside), riesce a superare il portiere e depositare in rete. Nel finale, ci proverà il piccolo Miraglia in due occasioni, ma entrambe le conclusioni si riveleranno deboli e facile preda del portiere.
ROSOLINI 3 FLORIDIA 0 ROSOLINI: Amato (23’ st Guerrieri), Jabir (23’ st Micieli), Cavarra, Caravello, Neve, Cataudella, Macauda, Catanese (26’ Luca), Petrolo A., Petrolo C., Vinci (1’ st Azzaro). All. Quarrella. FLORIDIA: Augello, Freddura (30’ st Bardonaro), Latina (8’ st Ganci), Monachella, La Bruna, Camelia, Gozzo (21’ st Greco), Alfano (23’ pt Tedeschi), Cutrale, Formica, Insolia (12’ st Pappalardo). All. Faraci. ARBITRO: Lauretta di Siracusa. RETI: 29’ pt e 20’ st Petrolo A, 1’ st Petrolo C. ROSOLINI. Parte bene, anzi benissimo, il Rosolini, allenato da mister Quarrella, contro un Floridia che non ha tenuto il passo della squadra locale, ben disposta in campo e reattiva su ogni pallone. Sia il primo che il secondo tempo sono stati dominati dai granata che, esclusa qualche incursione, hanno concesso davvero pochi spazi. Vivace il centrocampo, con un ottimo capitano Catanese e buona l’intesa fra i due Petrolo, autori delle tre reti, due delle quali su calcio piazzato. La cronaca. La prima azione è degli ospiti con Insolia che, al 3’, su calcio su punizione sfodera un tiro piuttosto debole, nessun problema per Amaro. Il Rosolini risponde immediatamente, prendendo il primo dei due legni della partita. Al 10’, brivido con Petrolo in avanti, che trova lo spazio per il tiro, ma la conclusione è abbondantemente fuori dallo specchio della porta. Al 13’, il Floridia recupera palla sul limite dell’area, a causa di un errore difensivo di Cataudella, ma Cutrale perde il tempo per la conclusione e la difesa locale recupera. Sul fronte opposto, Petrolo ci riprova dal limite: stavolta il tiro sfiora il palo, quando siamo al 15’. Due minuti più tardi, per i locali c’è un calcio di punizione dai 35 metri, sul pallone ancora Neve, che becca in pieno la traversa. Il Rosolini mette ai ferri corti il Floridia, che non riesce a contrastare l’impeto dell’offensiva dei locali, che al 27’ si rendono pericolosi con Catanese su calcio di punizione. Passano poco più di due minuti e il Rosolini trova la prima rete della partita con Angelo Petrolo, che trasforma in gol un calcio di punizione da 40 metri. Nella ripresa, il Rosolini trova praticamente subito il raddoppio con Corrado Petrolo, che da 30 metri esegue splendidamente un calcio di punizione che s’insacca sotto la traversa, alle spalle di Augello. Il Floridia non si dà per vinto e prova la conclusione con Cutrale, all’8: il pallone, però, non inquadra la porta difesa da Amato. Mister Faraci fa entrare Ganci e Pappalardo, ma l’offensiva del Floridia trova sempre la netta opposizione della impeccabile difesa locale. E, se gli ospiti non riescono a trovare la rete per riaprire i giochi, il Rosolini ne approfitta per chiudere definitivamente i conti con un 3-0 spettacolare. Corrado Petrolo riceve palla, entra in area, prova la conclusione, Augello di pugni ribatte. La palla rimane là, arriva Angelo Petrolo ed è rete: doppietta per lui nella prima gara di campionato. Il Floridia subisce il colpo e prova invano un’offensiva, al 25’, che culmina con il tiro di Tedeschi che sfiora l’incrocio dei pali. Al 28’, ancora un’ultima azione per i padroni di casa con Alessio Luca, che ci prova dalla distanza.
ENNA CALCIO 0 REAL GELA 1 ENNA CALCIO: Pellegrino; Lombardo (60’ Buscemi), Punzina (44’ Pastorelli), Calì, G. Pirrera; Palermo, Starrantino (31’ Quattrocchi), A. Pirrera, Riccobene; Scandaliato, Maccarrone. All. D’Aniello. REAL GELA: Migliore; Sperlinga (35’ Faraci), Gammino, Falsaperla, Caruso; Saracino, Floridia (39’ Orlando), Pagano (35’ Massaro), Pellitteri; Costantino, Bizzini (35’ Pinazzo). All. Di Dio. ARBITRO: Ganci di Enna. RETE: 14’ Pellitteri. ENNA. S’inizia con tre punti fuori casa il cammino dei giovanissimi del Real Gela, che vincono in casa dell’Enna Calcio grazie ad un gol di Pellitteri nel primo tempo. La vittoria va alla squadra più organizzata e che ha creato più occasioni da gol: di contro, l’Enna ha dimostrato ancora lacune nell’impostazione del gioco, con gli attaccanti rimasti isolati. Per ottenere la vittoria, però, il Real Gela ha dovuto faticare un po’ e soltanto un errore del portiere di casa (respinta corta) ha permesso di uscire vittoriosi. Partono bene gli ospiti che, già al 3’, si fanno vivi nell’area dell’Enna, ma Pellegrino è bravo a ribattere prima il tiro di Castania, il migliore in campo, e poi su Pellitteri. L’Enna prova a reagire, ma al 5’ è ancora il Real Gela a farsi pericoloso con Castania, ma Pellegrino è di nuovo bravo ad evitare il gol. Nelle occasioni da gol è un monologo del Real Gela: infatti, al 10’ è Falsaperla a impensierire il portiere avversario, ma il suo tiro è debole. Il Real Gela prende coraggio, mentre l’Enna arranca un po’ ed è così che, al 14’, gli ospiti vanno in vantaggio, a seguito di una punizione calciata da Caruso e respinta corta da Pellegrino: il più svelto, dentro l’area di rigore, è Pellitteri, che sigla il gol che risulterà poi decisivo. La reazione dei padroni di casa arriva due minuti dopo con una punizione debole di Riccobene, facile preda di Migliore. È proprio Riccobene che cerca di dare luce alla manovra ennese, ma spesso in attacco non è ben assistito e anche lui finisce per essere chiuso nella ragnatela dei gelesi che, al 17’, sfiora il raddoppio con un tiro d’esterno di Floridia dal limite dell’area. Ma Pellegrino controlla. L’Enna cerca di organizzare azioni da gol, costruisce dalla difesa, ma non c’è filtro tra centrocampo e attacco, favorendo così le ripartenze degli ospiti, come accade allo scadere del primo tempo con Pellitteri, che s’invola sulla destra con Pellegrino in uscita che rinvia lungo. Ripresa. L’occasione più nitida dell’Enna per pareggiare arriva, al 18’, con Riccobene, che coglie il palo su una punizione da venti metri.
CIBALI 1 AURORA VIAGRANDE 2 CIBALI: Luzzardi, Chirico, Portoghese ( 25’ st Cocuzza), Garofalo, D’Arrigo, Bottitta, Saporita, Mazzamuto, Puglisi, Lo Giudice, Giuffrida. A disp. Di Martino, Neri, Cafoncello, Pidatella, Leonardi. All. Strano. AURORAVIAGRANDE: Evola, Zanghì, Fiducia, Di Giacomo, Rapisarda, Grammatica, Pecora ( 21’ st Musumeci), Sinito, Puglisi ( 21’st Vadalà), Chiavetta, Maimone (15’ st Indelicato). A disp. Scardaci, Scapellato, Drago, Pappalardo. All. Musumeci. ARBITRO: Gitto di Catania. RETI: nel primo tempo, al 6’ Chiavetta, al 23’ Di Giacomo. Nella ripresa, al 12’ su rig. Lo Giudice. L’Aurora Viagrande comincia la stagione con un successo. Nella prima giornata del campionato regionale dei Giovanissimi, girone F, i biancazzurri del tecnico Musumeci fanno il colpaccio in casa della Cibali, conquistando l’intera posta in palio. Sul perfetto green in erba sintetica del Seminara di Catania, l’undici ospite ha giocato un bel calcio. La Cibali non è stata da meno, ma ha sprecato alcune ghiotte opportunità per andare a rete e, nella zona nevralgica del campo, ha perso qualche pallone di troppo. Ma siamo ancora all’inizio della nuova stagione e, quindi, c’è ovviamente tutto il tempo possibile e immaginabile per eliminare certi difetti, evitando così di ripetere errori sul campo. La partita è stata, comunque, piacevole: merito, dunque, delle due squadre che hanno giocato. Più entusiasmante la prima frazione di gioco, durante la quale le due formazioni si sono battute con grande determinazione e concentrazione. Pochi gli spunti interessanti nella ripresa, con le squadre che hanno puntato tutto sulle ripartente per sorprendere l’avversario. Ma, lo ripetiamo, essendo ancora alle prime battute del campionato, le due squadre possono benissimo essere assolte, perché potranno lavorare per migliorare certi sincronismi di gioco. La gara. L’Aurora Viagrande parte a spron battuto e, al 6’ , realizza il vantaggio: l’estroso centrocampista Sinito effettua un perfetto traversone in area, Chiavetta è ben appostato e di testa infila il pallone in fondo al sacco. Da notare la velocità della costruzione dell’azione offensiva dei viagrandesi e, anche, del tempismo del goleador. Pronta, a dire la verità, la reazione dell’undici di casa che, con una gran botta di Lo Giudice, sfiorano il pari. Insomma, l’occasione è stata creata: andrà meglio la prossima volta. Al 23’, però, arriva il raddoppio degli ospiti con Di Giacomo, che trasforma in rete un calcio di punizione dalla lunga distanza. La prima frazione di gioco si chiude, così, con gli ospiti in doppio vantaggio, frutto di due gol in uno spazio temporale relativamente breve. Un doppio kappaò, insomma, che in un certo senso ha sordito la Cibali. Nella ripresa, al 12’, Rapisarda commette fallo in are su Lo Giudice: per l’arbitro è rigore. Dal dischetto è lo stesso Lo Giudice a incaricarsi della battuta del penalty e depositare la sfera in rete. La Cibali prende coraggio e tenta di riequilibrare le partita. Al 21’, ci prova Giuffrida, ma la sfera si perde sul fondo. Pochi minuti dopo è Lo Giudice su punizione ad insediare la porta di Evola. Nel finale del match arriva, addirittura, anche un’occasionissima per i locali: Saporito lancia Giuffrida, che con un bel diagonale sfiora il palo. Peccato, quel pallone avrebbe meritato migliore sorte, forse. L’Aurora Viagrande resiste e mette in cascina i tre punti. In casa Cibali non è il caso di disperarsi: siamo soltanto all’inizio, lo abbiamo già detto e lo ribadiamo ancora una volta: i ragazzi del tecnico Strano hanno tempo per recuperare e disputare una stagione d’avanguardia
ARDOR SALES 4 DON BOSCO 1 ARDOR SALES: Calderone, Corsaro (23’ st Iannizzotto), Topazio, Leonardi, Gaudioso, Campisi, Belluso (26’ st Masci), Terrana (26’ st Leone), Maccarone (19’ st Licciardello), Colombo (6’ st Croazzo), Calogero (16’ st Paccione). All. Garozzo. DON BOSCO: Bertani, Costa, Caruso, Cocuzza, Giarrusso, La Magna, Marino (16’ st Doni), Cunsolo, Clarinetto, Cannavò, Catanzaro (8’ st Muzzetta). All. Caruso. ARBITRO: Longi di Catania. RETI: al 12’ Topazio su rigore, 24’ pt Clarinetto; 2’ st Calogero, 23’ Belluso, 26’ Leonardi. S’inizia con il botto la nuova stagione dell’Ardor Sales nel campionato regionale Giovanissimi. L’undici salesiano sconfigge, nel derby etneo, la Don Bosco per 4-1 in una gara decisa nella ripresa, dopo che i primi 30 minuti si erano chiusi in parità. Al San Filippo Neri, la squadra di casa si fa apprezzare per un gioco ordinato - bene a centrocampo Terrana e Campisi - e sulle corsie laterali, dove a sinistra spadroneggia Leonardi, che esce alla distanza nella seconda parte del match, distinguendosi con validi inserimenti e per la personalità, premiata anche dalla rete. L’undici di casa passa in vantaggio, al 12 minuti, con un rigore battuto da Topazio, ma propiziato da un inserimento nella retroguardia avversaria di Campisi, atterrato in area da un difensore della Don Bosco. La Don Bosco non reagisce e non passa quasi mai la metà campo avversario. Solo in due occasioni ci riesce con Calderone, giocatore dai piedi buoni, che sfiora il gol nel primo tentativo (23’, grande parata di Calderone) e inventa in girata il gol del pareggio con l’estremo difensore locale che si fa ingannare dalla traiettoria velenosa. Ripresa. L’Ardor Sales passa in vantaggio, al 2’, chiudendo virtualmente la gara con Calogero, pronto ad approfittare dell’indecisione di Bertani sul tiro di Belluso. Belluso e Leonardi completano il poker dell’Ardor Sales, che confeziona negli ultimi 10’ almeno sei nitide palle da rete. La Don Bosco protesta per la concessione della quarta rete, in sospetto fuorigioco, secondo i dirigenti ospiti.
CALCIO SICILIA-LIBERTAS CAPACI 1-0 CALCIO SICILIA: Miloro, Bruno, Ciaramitaro, Citarda (10’st Di Pasquale), Aiello, Di Cristina, Città, Bisogno, Corso (21’st Caravella), Cerniglia (18’ Accetta, 22’st Graziano), Aglieri. A disposizione: Lo Cicero, Valenti. Allenatore: Nicolò Marchese. LIBERTAS CAPACI: Bartolotta, Longo, Di Leo (6’st Lo Nardo), Troia (23’ Riccobono), Vassallo, Giorlando, Vacante, Candela, Salerno, Carbonaro, Margarini. Allenatore: Salvatore Taormina. ARBITRO: Di Marco di Palermo. RETE: 9’st Bisogno. NOTE: ammoniti Vacante per comportamento non regolamentare e Bisogno per gioco scorretto. PALERMO. Il Calcio Sicilia dà il benvenuto al nuovo campionato con un’autentica prodezza di Bisogno. Stop di petto al limite dell’area e grande diagonale al volo con palla spedita sotto il «sette» alla destra di Bartolotta. Biglietto da visita niente male, dunque, per i campioni regionali uscenti dei Giovanissimi, che, nonostante le consistenti variazioni all’organico dello scorso anno, anche in questa stagione vorranno tentare la «scalata» allo scudetto di categoria. Una corsa che, a giugno, a Chianciano, si è fermata soltanto nel girone di semifinale. Fra i ragazzi di Nicolò Marchese e la Libertas Capaci di Salvatore Taormina è andata in scena una gara piacevole e con buone trame di gioco. Tranne che in avvio: l’emozione del debutto, probabilmente, nella prima mezzora ha un po’ bloccato le gambe ai ragazzi. La Libertas si è esposta per prima con due tentativi di Candela e Carbonaro, i rosanero hanno risposto con un colpo di testa di Citarda (servito dalla bandierina) e un bel cucchiaio di Corso, diretto all’angolino e salvato in corner da Bartolotta. Nella ripresa, le azioni migliori. I primi applausi, il pubblico del Pisani li ha tributati a Città (fra i migliori in campo), che con un potente calcio piazzato dal limite ha chiamato il numero uno avversario alla non facile deviazione in corner. Il Calcio Sicilia ci ha, poi, provato in contropiede, ma dopo la splendida discesa di Corso sulla fascia sinistra: nessuno dei compagni (era accaduto anche nel primo tempo) si è fatto trovare in area, pronto alla deviazione vincente. Il gol del vantaggio è giunto, al 9’, quando Bisogno ha calamitato la sfera e ha centrato il bersaglio con l’imprendibile bolide già descritto. Dopo il vantaggio dei rosa, la gara ha vissuto a centrocampo, anche se, prima della fine, i padroni di casa hanno sofferto, e non poco, il forcing dei biancazzurri, in un’occasione insidiosissimi davanti a Miloro.
|