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| Il «conte» ci ha preso gusto.
Giorgio Avola ha conquistato un altro oro ad un anno esatto dalle Olimpiadi di Londra
Un'altra medaglia d'oro - questa volta di campione del mondo - per Giorgio Avola che riporta - così - nuovamente alla ribalta Modica. Ad un anno esatto dalla conquista del titolo olimpico, Giorgio Avola, Andrea Cassarà, Andrea Baldini e Valerio Aspromonte si confermano sul tetto del mondo nella prova a squadre di fioretto maschile. Nella prova del 12 agosto ai campionati mondiali assoluti di Budapest 2013, infatti, il team azzurro ha battuto nella finalissima per l'oro gli Stati Uniti con il punteggio di 45-33 dominando tutti i match. Per l'allievo del maestro Eugenio Migliore arriva il primo titolo mondiale assoluto della sua carriera a coronamento di un'eccellente prestazione che ha visto Avola chiudere sempre i propri match con un punteggio in attivo. E per chi ha avuto l'opportunità di seguirlo sulla diretta di Rai sport ha potuto vedere con quanta determinazione il campione della Conad Scherma Modica ha affrontato i propri avversari. Certamente rimane un po' di rammarico per l'esito della prova individuale, ma non sempre si può rimanere sul tetto del mondo; qualche volta si deve sapere anche scendere, per riprendersi. Prima del trionfo sugli Usa, l'Italia aveva agevolmente superato la Repubblica Ceca per 45-27 e successivamente, ai quarti di finale, la Gran Bretagna per 45-33. Combattutissima la semifinale contro la Russia, dell'ex ct azzurro Cerioni, che ha visto gli azzurri guidati dal ct Andrea Cipressa prevalere d'un soffio per 45-44 dopo un susseguirsi continuo di emozioni che hanno messo a dura prova le coronarie di tutta la delegazione azzurra, fino all'invasione della pedana alla stoccata decisiva di Baldini. Meno bene, dicevamo, la prova individuale che si era disputata tre giorni prima. Giorgio Avola si è fermato nel tabellone dei 32 sconfitto per 14-15 dallo statunitense Miles Chamley Watson, poi vincitore del titolo individuale. La gara di Avola era iniziata molto bene, il campione modicano aveva superato al primo match di eliminazione diretta l'ungherese Gatai per 15-7. Nell'incontro con Chamley Watson hanno oggettivamente pesato delle discutibili decisioni arbitrali, soprattutto quella decisiva sul 14-14, che hanno messo fuori gioco "il Conte" troppo presto. Anche gli altri azzurri, ad esclusione di Aspromonte che ha conquistato un ottimo bronzo, non hanno brillato particolarmente ed hanno reso prestazioni sicuramente al di sotto del loro effettivo valore tecnico. Per Giorgio Avola inizia adesso il meritato riposo sino all'autunno quando si ricomincerà a lavorare per la Coppa del Mondo 2014.
15/08/2013/giovanni calabrese
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