| Italia27 Stati Uniti10 Italia: McLean; Benvenuti T. (12' st. Toniolatti), Canale G., Garcia, Bergamasco Mi. (30' st. Derbyshire); Orquera (27' st. Bocchino), Semenzato (27' st. Gori); Parisse (cap), Bergamasco Ma., Zanni; Van Zyl, Geldenhuys; Castrogiovanni (31' st. Perugini), Ghiraldini L. (32' st. Ongaro), Perugini (10' st. Lo Cicero). All. Mallett. Stati Uniti:Wyles; Ngwenya, Emerick, Suniula A. (6' st. Scully), Paterson; Suniula R. (31' st. Malifa), Petri (23' st. Usasz); Johnson (28' st. LaValla), Clever (cap), Stanfill; Smith, Van der Giessen; Moeakiola (8'-13' pt., 16' st. Pittman), Biller (28' pt. Thiel), MacDonald. All. ÒSullivan. Arbitro: Clancy (Irlanda). Marcatori: p.t. 3' m. Parisse tr. Bergamasco Mi. (7-0); 17' m. Wyles tr. Wyles (7-7); 21' cp. Bergamasco Mi. (10-7); 27' cp. Wyles (10-10); 30' m. Orquera (15-10); 40' m. Castrogiovanni (20-10); s.t. 26' m. tecnica Italia tr. Bergamasco Mi. (27-10). Note:terreno in ottime condizioni, serata temperata, 15.000 spettatori. 19' st giallo Stanfill (Stati Uniti). Uomo del match: Martin Castrogiovanni (Italia). Nelson. L'Italrugby centra il secondo successo consecutivo al Trafalgar Park di Nelson superando per 27-10 gli Stati Uniti nella terza giornata della Pool C dei mondiali di rugby. Parisse e compagni conquistano vittoria e punto bonus, salendo a dieci punti in classifica in vista del match di domenica a Dunedin contro l'Irlanda, decisivo per l'accesso ai quarti di finale. Dopo aver piegato la Russia una settimana fa, gli azzurri hanno dovuto faticare non poco per prendere in pugno la partita contro il fisico XV statunitense ma la prestazione dominante del pack azzurro e la serata particolarmente ispirata della cabina di regia Semenzato-Orquera hanno spianato all'Italia la strada verso il successo nonostante la prestazione coraggiosa degli americani. Subito in vantaggio dopo appena tre minuti di gioco con capitan Sergio Parisse, alla seconda meta nella rassegna iridata, l'Italia ha subito la reazione degli Stati Uniti nella fase centrale del primo tempo: al 17' una bella manovra dei trequarti a stelle strisce ha mandato l'estremo Wyles oltre la linea di meta italiana per il temporaneo 7-7. A spezzare l'equilibrio del match, nei 10' finali del primo tempo, prima un'invenzione dell'apertura Luciano Orquera, bravo ad inserirsi tra le maglie della difesa delle aquile ed a toccare in meta e, sul finire della prima frazione, la meta in spinta del pilone Martin Castrogiovanni che hanno permesso agli azzurri di andare al riposo con un confortante vantaggio di 20-10. Nella ripresa l'Italia ha dominato il campo, mettendo in grave difficoltà il pack americano ma faticando a concretizzare la supremazia fisica e territoriale: per buona parte della ripresa vicini alla linea di meta Usa, Parisse e compagni hanno chiuso i conti al ventiseiesimo del secondo tempo, in superiorità numerica per il giallo al flanker Stanfill, quando l'arbitro irlandese Clancy ha dovuto premiare la superiorità degli avanti italiani concedendo la meta tecnica. Ottima la prova del catanese Andrea Lo Cicero che con la gara di ieri è arrivato a quota 90 «caps» in azzurro. Con il «bonus» acquisito l'Italia ha mantenuto viva la concentrazione e, nel finale, ha difeso efficacemente contro l'arrembante attacco americano, chiudendo con quattro mete segnate ed una sola concessa. "Non ci sono problemi fisici dopo la partita con gli Stati Uniti - le parole del tecnico - e questa è la cosa più importante: abbiamo cinque giorni per recuperare in vista della partita con l'Irlanda che deciderà le nostre sorti in questo Mondiale. In mischia abbiamo dominato nettamente gli americani, sapevamo che questo sarebbe stato un nostro punto di forza e chiaramente lo abbiamo sfruttato il più possibile. In prima linea è andato tutto per il meglio e la meta tecnica è stata più che meritata e forse poteva non essere l'unica». Il ct sudafricano parla della prossima avversaria, l'Irlanda: "Ha giocato molto bene contro l'Australia, hanno battuto i Wallabies sul piano fisico. Abbiamo una prima linea migliore di quella irlandese e andremo a Dunedin per dimostrarlo e per rendere loro la vita il più difficile possibile».
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