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VOLLEY

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Pico della mirandola
view post Posted on 9/9/2012, 09:35 by: Pico della mirandola

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Volley maschile, serie B2

Modica, scommessa... Di Grande




Modica. La scelta non era nell'aria, ma è stata fortemente voluta dai dirigenti. Via Giuseppe Bua, allenatore della (quasi) promozione in B2 maschile, a Modica è approdato Peppe Di Grande. Una svolta nella giovane e significativa vita sportiva del nuovo club ibleo.
Abbiamo incontrato Di Grande dopo uno degli allenamenti di preparazione al campionato. E le sue parole ci trasmettono entusiasmo, ottimismo: «Sono al primo anno da allenatore... titolare. Ho vissuto stagioni significative con Zito a Tremestieri, soprattutto con Rigano ancora a Tremestieri e a Gela tra B1 e B2. Proprio Rigano è stato per me una linea guida, quando posso chiedo sempre consigli, perché mi ha aiutato a crescere».
Modica ha confermato bene o male la stessa squadra della stagione scorsa.
«Abbiamo tenuto il gruppo storico della scorsa stagione, inserendo tre elementi di qualità come Bonsignore, Maurizio Di Grande e Salerno. Tre innesti che volevo, che avevo chiesto e che ci permetteranno di lottare per un traguardo immediato».
La salvezza, supponiamo.
«Sì, bisogna salvarsi subito per ora, servono i punti che ci possano togliere dalla zona calda»
Il calendario della B2 maschile vi mette subito di fronte a impegni importanti.
«Dovremo confrontarci con le squadre che sulla carta lotteranno per la salvezza, a parte il Csain Ragusa che punta ai play off. Ma quello è un derby e non si sa mai. Loro, i ragusani, chiaramente hanno altri obiettivi legittimi».
Esordio facile?
«Affronteremo il Vibo, giovani ma pur sempre il vivaio di una squadra di A1. Si deve tentare di vincere».
Al terzo turno ecco il derby con Ragusa.
«Meglio così, vuol dire che entreremo in clima campionato».
Lei, Giuseppe, ha in squadra suo fratello Maurizio Di Grande. Come si allena un... famigliare?
«Al di là che sia un fratello cercavo un regista che mi potesse far girare la squadra; la scelta di prendere lui, al di là che sia mio fratello, è significativa. Maurizio non aveva squadra e lo considero un bravo palleggiatore. Viaggeremo tutti i giorni da Augusta per allenarci al meglio».
Ha già saggiato le potenzialità di Modica, città del volley per eccellenza?
«Ho visto, ma lo sapevo di già, che ci sono molte squadre tra femminile e maschile, c'è anche un buon movimento di base, molti giovani che vanno in palestra. Sono motivato anche per questo clima che si respira».
Sarà una bella avventura, per lei.
«La socità ha dato fiducia a un giovane come me, senza esperienze di livello assoluto. Certo, mi gioco la carta fino alla fine, e Modica è il posto più bello per lavorare. Fra l'altro, abbiamo tenuto molti ragazzi del posto, un segnale significativo per il pubblico, per chi ama la pallavolo modicana».
Nel suo staff c'è un ragazzo di Modica.
«Sì, è Gianni Ragusa, mi aiuterà in allenamento. Lavoro a Priolo, nella zona industriale, se dovessi saltare una seduta, so che la squadra sarà in buone mani».

G. Fin.
 
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