FINALE PLAYOFF
Spartacus - Acquaviva 2-1
Spartacus San Cataldo: Prizzi; Ragolia, Maira, Lo Monaco, Caramia, Gomez (82' La Marca), Corbo, Carrubba, Bellomo (63' Lombardo), Venticinque (90' Zouine), Treville (75' Sacco). A disp. Cordaro, Giambra, Naro. All. Luca Calì.
Acquaviva Platani: Madonia; Piparo, Costanzo, Salvatore Mistretta (89' Castiglione), Mantio, Lopez (73' Calà), Petronio, Atia, D'Anna, Giuliano, Lo Monaco (82' Sorce). A disp. Militello, Di Salvo, Loria, Scrudato. All. Antonio Mistretta.
Arbitro: Cusumano di Caltanissetta; assistenti Angelone e Guagenti di Caltanissetta.
Reti: 48' Atia, 59' Corbo, 79' Gomez.
Note: espulsi al 55' Giuliano (A) ed al 62' Ragolia (S) entrambi per somma di ammonizioni. Spettatori: 300 circa.
San Cataldo. In campo, il massimo della grinta e dell'agonismo; sugli spalti, il trionfo del tifo e della passione. Spartacus San Cataldo-Acquaviva Platani è stata la grande finale play-off che ha messo il punto esclamativo al campionato provinciale di Terza categoria di quest'anno.
Festa grande per i padroni di casa, che vincono in rimonta e compiono il salto in serie superiore. Dinanzi ad un pubblico eterogeneo e che onora l'evento con la presenza di famiglie, donne, giovani e meno giovani, i ventidue in campo ci mettono tutta la "birra" che hanno in corpo, dando vita ad una partita emozionante. Pronti-via e Spartacus (con a disposizione due risultati) pericolosissima: lancio dalla trequarti per Bellomo, che fa rimbalzare il pallone e, a tu per tu, col portiere svirgola clamorosamente col sinistro.
Al 7', invece, occasionissima Acquaviva: la difesa di casa male interpreta la tattica del fuorigioco e, dopo una serie di passaggi, la palla giunge a D'Anna il cui tiro a botta quasi sicura trova la super-parata del portiere Prizzi. Nei primi scoppiettanti dieci minuti, anche una traversa colpita di testa dal sancataldese Lo Monaco sugli sviluppi di un angolo. Al 28', invece, ottima azione di "sfondamento" dell'acquavivese Atia (il migliore dei suoi), conclusa con un assist per Lo Monaco, la cui conclusione trova ancora la pronta risposta di Prizzi.
Il destino dell'incontro si compie nella ripresa. Al 48' ospiti in vantaggio: sugli sviluppi di un'azione in area, D'Anna rovescia al centro per Atia, accorrente dalla sinistra, il quale "schiaccia" di testa per l'1 a 0 e per la gioia del pubblico di fede acquavivese giunto in massa a San Cataldo. Poi, sale la tensione: al 55', Acquaviva in dieci per l'espulsione di Giuliano, che non rispetta la distanza sugli sviluppi di una punizione. Passano pochi minuti e la Spartacus trova l'1 a 1: Corbo (da segnalare la sua prova), da fermo, batte quello che nel football americano chiamerebbero il perfetto "free-kick", superando imparabilmente Madonia. Anche i locali, però, rimangono in dieci: al 62' Ragolia atterra da dietro Atia e vede "rosso".
Ristabilita la parità numerica, le due squadre se la giocano e cercano di superarsi a vicenda: al 64', palo dell'Acquaviva in mischia a portiere battuto, poi al 71' bel tiro da fuori di Mistretta, con palla di poco sopra la traversa. Al 79', però, la Spartacus passa in vantaggio: sugli sviluppi di un'altra punizione, il neo entrato Sacco viene servito in area, ma viene stoppato al momento del tiro; il rimpallo favorisce Gomez, che con una botta di destro supera Madonia, per il 2 a 1 che significa Seconda categoria.
Nel finale, Acquaviva in avanti con le ultime energie e Spartacus distesa in contropiede: Sacco spreca due clamorose chance per il tris.
San Cataldo. Sono le 18.35 quando il signor Francesco Cusumano con il triplice fischio finale ha decretato la fine di Spartacus-Acquaviva finale play off di Terza Categoria, e subito è partita la festa dei ragazzi dello Spartacus. Abbracci e lacrime per legittimare una meritata vittoria. La grande gioia si è trasformata subito in canti, gavettoni e mister Calì lanciato in aria dai suoi calciatori. Mauro Gomez match winner della partita con il suo gol a 11 minuti dalla fine ha dedicato la promozione al suo tecnico, "un uomo eccezionale che ci è sempre stato vicino, sono molto contento e felice per la squadra per i tanti sacrifici che abbiamo fatto, personalmente per me era la terza finale e non potevo fallire".
Sfinito ma felice il bomber Riccardo Venticinque, capocannoniere della squadra con i suoi 15 gol stagionali, "una grande gioia, direi immensa che ci ripaga pure della delusione dello scorso campionato". Il tecnico Calì ha evidenziato subito la prova della sua squadra, "siamo stati fantastici, questo è un gruppo fatto da ragazzi perbene che per due anni ha lottato per questo obiettivo, è stata faticata, sudata e per questo è ancora più bella, dopo la disfatta di Vallelunga abbiamo capito che dovevamo arrivare secondi perché il fattore campo sarebbe stato determinante, grazie soprattutto alle nostre famiglie, a Treville che nonostante non fosse al massimo ha dato un grande contributo e ai tre nisseni Peregrino, Gomez e Corbo che si sono integrati alla grande. Il più composto di tutti alla fine era i presidente Naro ma gli occhi lucidi testimoniavano la sua immensa gioia.
Da parte dell'Acquaviva tanta rabbia per una sconfitta ritenuta ingiusta e determinata dall'arbitro, il presidente Alfonso Di Vita non le manda a dire: "Sono deluso e non per la prestazione dei ragazzi che sono stati fantastici, ma l'arbitro è stato scandaloso, è ingiusto che essendo un piccolo centro rispetto a San Cataldo dobbiamo subire questo".
Sulla stessa lunghezza d'onda il tecnico Mistretta: "L'espulsione immeritata di Giuliano ha cambiato la partita e in quel momento eravamo in vantaggio, sulla punizione dell'1 a 1 c'era un fallo sul mio giocatore, siamo arrabbiati, ci sentiamo defraudati, non si può perdere così".
Tante le partite all'interno di Spartacus-Acquaviva, almeno tre, quella negli spalti tra le due tifoserie, c'erano almeno 300 tifosi locali e 80 da Acquaviva. Dentro il Valentino Mazzola c'è stato tanto caldo. Bellissimo poi il confronto tra i due tecnici Luca Calì e Antonio Mistretta che hanno vissuto l'intera partita in piedi a dare indicazioni e sostegno ai propri calciatori. Calì in due sole circostanze si è rilassato, al 28' del primo tempo per salutare la famiglia posizionata dietro la sua panchina e a quattro minuti dalla fine, quando sentiva vicina la vittoria per mandare un bacio alla sua bimba.
FONTE La Sicilia