| Cercasi attack: la colla dell’Up Scicli con il Per Scicli non tiene.
Doveva essere colla di cattiva qualità quella che teneva assieme le due idee tra Up Scicli e Per Scicli. Le due società in procinto di andare ciascuna per la sua strada. Qualcuno di andare via per i fatti suoi. Rimarrà allora sempre il pulviscolo societario ma, ricordiamo, tanto si fa per divertirsi e passare tempo.
SCICLI – Il progetto di fusione tra Up Scicli e Per Scicli, ha tenuto fede al suo nome. Nel senso che si è liquefatto, si è fuso e che è altamente probabile che non se ne faccia niente. Mentre scriviamo, le dirigenze delle due società sono in riunione per affrontare quello che è il secondo – e forse ultimo – incontro prima del “rompete le righe“.
Il perchè della frattura che si prospetta è, probabilmente, nelle due filosofie di base, se così vogliamo chiamarle in seno alle due società che, ricordiamo, militano una in Promozione dopo aver vinto il campionato (Up Scicli), e l’altra in Seconda categoria affermatasi comunque come una delle società emergenti.
Quali sono le due visioni? Da un lato lo Scicli major ha forte l’esigenza di confermare il proprio percorso da leader anche nella categoria superiore. E questo non può prescindere da due fattori fondamentali: i soldi da spendere e i giocatori da inserire in rosa. Sui soldi ci torniamo dopo. Per la rosa dei giocatori, i dirigenti dello Scicli non fanno mistero di voler avere quei due/tre elementi anche esterni capaci di fare la differenza con i 15 gol (minimi) per campionato. Allo stato attuale – dicono - realisticamente tali giocatori non si riescono a trovare nei giocatori sciclitani.
Il Per Scicli, lo Scicli minor, proprio sulla “sciclitanità” invece punta le sue carte. La ristrutturazione interna recente della società ha portato la dirigenza ad immaginare un percorso di medio/lungo periodo appoggiandosi solo a giocatori locali, da far crescere ed a cui affidarsi per future vittorie.
I due progetti sono, quindi, completamente divergenti tanto che, anche quando si appianassero le altre difficoltà, solo questa diversità di veduta porterebbe alla rottura.
LE ALTRE QUESTIONI – A rafforzare la confusione e la forza centrifuga, è poi la, udite-udite, questione economica: chi paga per tutto questo?
Quante volte lo abbiamo detto che ormai lo sport è un hobby costoso? Tante. Ed i fatti danno ragione. Il presidente Giavatto (Up Scicli) ha fatto i conti, alla sua tasca, ed ha indicato che non può mettere in campo più di 20.000€ per il prossimo anno. Una cifra ovviamente irragionevole per Venticinque e Massari, direttore generale e direttore sportivo che, molto giustamente dal loro punto di vista, vedono inutili gli sofrzi dello scorso anno per salire di categoria visto che adesso ci si ferma ancora prima di cominiciare.
Ma i 20.000€ di Giavatto (lo scorso anno si è speso circa 45/50.000€) sono invece sufficienti ai progetti del Per Scicli-dentro-lo-Scicli perchè l’idea è di non pagare nessuno dei giocatori locali riservando queste cifre solo alle spese vive.
Un progetto idealmente interessante ma, fa notare chi ha vissuto da dentro questo mondo, “difficilmente specie in Promozione, anche gli stessi giocatori sciclitani sarebbero pronti ad affrontare un campionato a completa bocca asciutta, rinunciando anche alle 100/150€ di “rimborso” che hanno preso lo scorso anno“.
Quindi la questione è che, di diritto o di rovescio, la mancanza di un’adeguata dotazione economica rischia di portare ai margini la squadra o, caso peggiore, di farla arrivare a rischio a fine campionato. E siamo sempre li, per cui se bisogna spendere, allora chi li mette i soldi? La faccenda parte sì da una prospettiva diversa, tutto sommato corretta dai diversi punti di vista ma atterra sempre sulla questione dei soldi.
COME VA A FINIRE? – Gli scenari sono un paio. Giavatto, più che passarsi la mano per “la coscienza” la passa per la tasca cercando di far valere la propria autorità e usare una quota di denaro al fine di rafforzare la squadra con esterni senza scontentare gli “interni” dando dei rimborsi spese. Ed allora qualche ipotesi di soluzione concordataria emerge.
Ma se Giavatto si ferma ai 20.ooo (ricordiamo che deve anche spendere per la squadra della Virtus Ispica), allora è probabile che Bartolo Venticinque lasci al dirigenza. E forse Angelo Massari pure. Venticinque è stato abbastanza chiaro – come quasi sempre – indicando che lo sforzo dello scorso anno deve trovare continuità quest’anno altrimenti è stato tutto inutile e lui si sfila dalla gestione.
Lasciando spazio – e questa è l’altra ipotesi – ad una fusione-per-incorporazione dell’Up Scicli nel Per Scicli la cui dirigenza – Manenti, Riela, Salemi, Scarpata – è ben dinamica in questa fase e pronta a raccogliere la sfida e gestire la Promozione con i “famosi” e soli 20.000€.
Con però, il rovescio della medaglia, che la squadra sarebbe certamente piuttosto debole, il campionato lungo e probabilmente arriverebbe sfilacciatissima alla fine. Con la prospettiva di portare poca gente allo stadio. Quella gente che si pensava, una squadra competitiva di Promozione, avrebbe potuto convogliare.
FONTE: SPORTIBLEO.COM
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