Calciolandia Sicilia

IPPICA

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PeppeVarsa
view post Posted on 26/8/2011, 21:09




Raduno di cavalli a Borgo Bonsignore
Pubblicato: 22 agosto 2011 da Redazione

Grande successo ieri per il raduno di cavalli, a Borgo Bonsignore , in occasione dei festeggiamenti in onore di San pietro apostolo, una giornata dedicata allo sport equestre e al contatto con la natura.

Il programma della cavalcata sportiva è iniziato di prima mattina con una sfilata di trenta cavalli partiti dalla piazzetta centrale e diretti, dalla Polizia locale, per le vie della borgata passando davanti agli occhi di tanti appassionati , curiosi e turisti . La manifestazione è stata organizzata dal comitato Borgo Bonsignore in collaborazione con lo CSEN (centro Sportivo Educativo nazionale).




Palma di Montechiaro, 1° evento equestre “Terra del Gattopardo”
Pubblicato: 25 agosto 2011 da Redazione

Si terrà il 27 agosto alle 20,30 a Marina di Palma, località balneare di Palma di Montechiaro, il primo evento equestre denominato “Terra del Gattopardo”, promosso dal Gruppo Giovanile Marina di Palma 2020 con il patrocinio del comitato provinciale Acsi di Agrigento presieduto da Giuseppe Balsano e del Comune di Palma di Montechiaro. All’evento parteciperanno varie scuderie e i maestri Giuseppe Schifano, Fofò Palermo e Loreto Scozzari.

FONTE: AGRIGENTOSPORT.IT
 
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Falchetti
view post Posted on 18/10/2012, 23:52




Il cavaliere Caccamo in finale ai campionati di Arezzo


Salvatore Caccamo in gara
L'associazione sportiva legata al maneggio «Il Tempio» di Ispica è una realtà; tantissimi i giovani che si sono avvicinati alla disciplina dell'equitazione, molti i risultati lusinghieri centrati, non sono a livello provinciale e regionale ma anche a livello nazionale. Un risultato positivo è arrivato anche con chi guida i giovani cavalieri, l'istruttore de «Il Tempio», Salvatore Caccamo, che ha rappresentato la società ispicese ai recenti campionati nazionali che si sono svolti ad Arezzo. Una settimana di impegni, per centinaia e centinaia di cavalieri, le prime due giornate dedicate alla qualificazione per la fase finale dei campionati italiani di Salto ad ostacoli.
Su diverse centinaia di partecipanti solo ottanta hanno centrato la finale, fra questi appunto Salvatore Caccamo, che assieme ad altri tre cavalieri difatto ha rappresentato non solo «Il Tempio» ma anche la Sicilia. Il cavaliere ispicese ha gareggiato con il cavallo «Catilia» nella categoria dei quattro anni, ha effettuato ben tre percorsi netti, poi la dea bendata gli ha voltato le spalle non riuscendo a salire sul podio. Comunque fra gli ottanta finalisti si è classificato al quindicesimo posto, sicuramente un buon risultato se si considera la valenza nazionale della manifestazione. Salvatore Caccamo ha gareggiato anche nella categoria dei sei anni con il cavallo «Alan» 16° posto nella finalissima.

Giuseppe Floriddia
 
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Falchetti
view post Posted on 16/11/2012, 00:11




Dettori rischia grosso ma adesso si difende «Non sono un drogato»

Non trova pace il fuoriclasse italiano: nascosto a Dubai, dove è volato con la famiglia non appena la notizia della sua positività è rimbalzata su tutti i giornali del mondo. Adesso rischia uno stop di sei mesi

Londra. Sconvolto mortificato e soprattutto pentito per quel momento di debolezza destinato a restare una macchia indelebile sulla sua carriera pluridecorata che lo ha reso milionario e popolare al di là del mondo dell'ippica.
Non trova pace Frankie Dettori: nascosto a Dubai, dove è volato con la famiglia non appena la notizia della sua positività è rimbalzata su tutti i giornali del mondo, il fantino italiano è descritto affranto e sconsolato ma si difende: «Non sono un drogato». Il morale è ai minimi: non tanto, non solo, per l'inevitabile squalifica che lo attende (rischia uno stop di sei mesi) quanto per il gigantesco danno alla sua immagine di fantino gentiluomo. A maggior ragione se le iniziali indiscrezioni sulla positività alla cocaina troveranno conferma.
Nei test condotti lo scorso 16 settembre in Francia, a Longchamp, non sarebbero state rivelate tracce di sostanze performanti ma di quella che formalmente viene definita una «droga ricreativa». Cocaina, appunto. La stessa che gli era stata trovata nelle tasche in pieno centro di Londra nel 1993.
Aveva trascorso tutta la giornata a bere e tifare la sua squadra del cuore, l'Arsenal, impegnata nella finale di Coppa di Lega contro lo Sheffield Wednesday. «La droga non ha mai fatto parte della mia vita ma come molti giovani l'ho voluta provare senza pensare alle conseguenze», aveva spiegato lo stesso Dettori qualche anno più tardi nella sua autobiografia.
La redenzione era passata attraverso il matrimonio con Catherine, madre dei suoi cinque figli (Leo, Ella, Mia, Tallulah e Rocco) e con l'ingresso nel team Godolphin dello sceicco Sheikh Mohammed. Un connubio di successo: 3.430 gare (con 943 vittorie) in 14 diverse nazioni negli ultimi 18 anni. Ad inizio mese il divorzio dallo sceicco, ora la ricaduta nella droga. Che l'interessato - tramite commenti trapelati dal suo entourage - si affretta a ridimensionare. «Si è trattato di un momento di follia, non sono un drogato», la confessione di Frankie ai suoi amici più cari. Tra una settimana lo attende la prima audizione di fronte alle autorità francesi: una lunga squalifica comprometterebbe anche la prossima stagione. In attesa di un commento ufficiale del fantino, è stato il suo avvocato a confermare l'apertura dell'inchiesta. «Frankie Dettori sarà presto oggetto di un'audizione da parte della Commissione medica di France Galop», le parole dell'avvocato Christopher Stewart-Moore.
Tra un mese esatto Dettori spegnerà le 42 candeline ma la sua stella non non sarebbe potuta essere più luminosa, almeno fino all'altro ieri. In più di due decenni di carriera, la sua popolarità ha sconfinato gli angusti confini dell'ippica, diventando non solo uno dei fantini di maggior successo al mondo (oltre 500 gare vinte nel palmares), ma anche una celebrity della tv britannica e un imprenditore di successo (ramo ristorazione).
Esuberante, brillante, travolgente. A cavallo come davanti alle telecamere. Con quel viso sempre sorridente, i capelli impomatati, gli abiti di alta sartoria. Tre volte Champions Jokey ma soprattutto detentore del record mondiale di sette corse vinte (tutte quelle da lui disputate) in un solo giorno ad Ascot. Era il 1996. Mai nessuno come lui. Ora però questa caduta, più dolorosa di qualsiasi disarcionamento a cavallo.
Lorenzo Amuso
 
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Falchetti
view post Posted on 7/12/2012, 00:27




Dettori giù da cavallo sino al 19 maggio 2013

Parigi. Giù da cavallo per i prossimi sei mesi. Lontano dalla gloria dei riflettori, come nella storia dello sport è capitato a tanti altri campioni, perché quanto più alta è la vetta raggiunta tanto più fragorosa la caduta.
Prima la sanzione e poi il «mea culpa» - per interposta persona - di Lanfranco «Frankie» Dettori, punito con sei mesi di stop dalle autorità francesi di France Galop per aver fatto ricorso al doping. E c'è chi, come il britannico Sun, è convinto si tratti di cocaina. Brutta caduta, quella del celebre fantino anglo-italiano, capace di tradire la sua immagine positiva, di eroe, coma altri miti dello sport da Tiger Woods a Lance Armstrong, da Diego Maradona a Alex Schwazer. Quella di Dettori è una vicenda che lascerà l'asso del galoppo lontano dalle corse fino al 19 maggio 2013. «Lui - ha assicurato il suo avvocato Christopher Stewart-Moore - accetta la squalifica e riconosce d'aver deluso lo sport che ama, le persone che lavorano con lui, così come il grande pubblico. Ma soprattutto, e questo è il suo più grande rammarico, ha deluso la moglie e i figli».
Un capitombolo dal quale Dettori vuole tirarsi il prima possibile. «Frankie sa che il mondo delle corse è stato benevolo con lui e che la sua posizione di privilegio porta con se delle responsabilità. Per questo motivo, è determinato a ricostruire la sua reputazione quando tornerà in sella tra sei mesi». Stop deciso per le gare in Francia e che sarà esteso anche alle gare fuori dai confini transalpini: le autorità di France Galop hanno deciso di applicare il Codice delle corse al galoppo vietando al fantino anglo-italiano di «montare a cavallo nelle corse pubbliche dal mercoledì 19 dicembre 2012 a domenica 19 maggio 2013 inclusa». E a loro volta i commissari francesi hanno chiesto alle autorità straniere di estendere il provvedimento.
Il 41enne fantino che vive in Inghilterra era risultato positivo a un controllo antidoping su una sostanza proibita non precisata il 16 settembre all'ippodromo di Longchamp, vicino a Parigi, al termine del Prix du Moulin. Riserbo sul tipo di dopante usato da Dettori che ha scatenato una serie di ipotesi: la positività del fantino anglo-italiano - come rivelato a metà novembre dal giornale inglese «Sun» - non sarebbe stata causata da sostanze performanti bensì da una droga ricreativa, cioé la cocaina. L'indiscrezione, mai confermata, era stata lanciata in prima pagina dal tabloid britannico che aveva raccolto la confidenza di una persona vicina all'entourage del fantino.
Che sia o non sia cocaina, Dettori dovrà presentarsi davanti al dottore designato dalla commissione medica nell'aprile del 2013 finchè France Galop dia il via libera. Così «Frankie», che non è nuovo a guai legati all'uso di droghe (nel 1993, fu arrestato dalla polizia londinese per possesso di una mini quantità di cocaina in macchina, potrà provare a rimontare a cavallo e nella considerazione della sua famiglia e dei suoi tifosi che lo hanno visto vincere praticamente tutto, dai Derby d'Epsom, Oaks, King George a ben tre Prix de l'Arc de Triomphe.
Missione che lo accomuna ad altri grandissimi come Diego Armando Maradona che più volte in balia della cocaina è riuscito a rialzarsi, fino alla caduta finale, a Usa ‘94.
fonte:la sicilia
 
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view post Posted on 14/7/2013, 21:24

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CRISI IPPICA IN SICILIA, L’IPPODROMO DI PALERMO A RISCHIO CHIUSURA

Stampa Email Per questo driver, proprietari di scuderie con i loro cavalli da corsa sono scesi in piazza ieri bloccando il traffico davanti allo stadio, in Viale Del Fante. Sono circa 300 i dipendenti più il vastissimo indotto che rischiano di perdere il posto di lavoro a Palermo: “La nostra situazione è tragica – dichiara a BlogSicilia Marco Spina guidatore -. Da 8 mesi non incassiamo premi. I cavalli devono essere mantenuti. Non abbiamo più finanziamenti. Siamo circa 300 i dipendenti qui a Palermo e circa mille i cavalli. Che fine faranno?”. “Sia subito chiaro un doppio concetto: l’ippodromo non è una bisca, il mondo dell’ippica dà da vivere a 2.500 famiglie in Sicilia” lo specifica Francesco Scoma, naturalmente riferendosi alla grave crisi che attanaglia il settore, in tutta la penisola e, in particolare, in Sicilia dove le due strutture, di Palermo e di Siracusa, rischiano la chiusura. “La politica deve attivarsi positivamente – dice il capogruppo del Pdl all’Ars – Per questo stiamo già preparando un atto ispettivo e uno di indirizzo che impegni il governo regionale a intervenire presso quello nazionale affinché sia riveduto al ribasso il sistema della trattenute nei riguardi delle scommesse sul trotto e sulle corse di galoppo, al momento di troppo superiore alle aliquote applicate sui pronostici sportivi, e perché siano finalmente pagati i premi che lo Stato non salda da sette mesi”. “Ho già contattato parte della deputazione siciliana al Parlamento nazionale – conclude Scoma, il quale non esclude un intervento legislativo autonomista – perché si attivi allo stesso modo a Roma”. “Il pagamento immediato dei premi che lo Stato non onora da sette mesi e l’abbassamento delle percentuali di trattenuta sulle scommesse, per evitare il tracollo immediato di un settore che dà da vivere a 2500 famiglie nell’Isola. Subito dopo, un intervento legislativo mirato per scorporare la Favorita e il Mediterraneo, ippodromi rispettivamente di Palermo e Siracusa, dalla drammatica situazione della quale soffre l’Ippica nazionale”. Dichiarazione e annuncio di un prossimo disegno di legge sono dei deputati regionali del gruppo Pdl, i Fratelli d’Italia Salvino Caputo e Vincenzo Vinciullo. “La situazione è gravosa – ha dichiarato Giancarlo Di Meo, guidatore professionista e allenatore – perchè non abbiamo nessun ente tecnico che ci gestisce l’ex Unire. I premi al traguardo non vengono pagati da circa 8 mesi quindi l’unica fonte di denaro in questo momento è il pagamento premio a tragurado. Non percepiamo nessuna percentuale da parte dei guidatori. Il lavoro va a rilento perchè molti proprietari di cavalli non riescono a pagare la pensione mensile. Il governo dimissionario non ci aiuta. Confidiamo nel presidente della Regione che si interessi alla nostra causa. Stiamo lavorando insieme all’Agit, l’associazione nazionale guidatori di trotto per trovare una soluzione anche nella privatizzazione. Un singolo cavallo costa circa 800 euro al mese tra la pensione mensile dei proprietari che comprende l’operaio, la paglia, finimenti, rotabili per l’allenamento. Quindi i costi sono molto elevati”. “Non prendiamo soldi dal mese di luglio dai premi al traguardo – dichiara Marco Di Meo, vice presidente nazionale guidatori trotto -. E’ un problema sia per le famiglie che per i cavalli che hanno bisogno di cure. Il problema riguarda anche il calo delle scommesse ippiche che dovrebbero essere in una situazione di competitività insieme alle altre scommesse nazionali con l’abbassamento del prelievo perché a subito la concorrenza degli altri giochi. Altro problema è stato il taglio del ministero dell’Agricoltura del 2011. Il ministro Romano infatti ha tagliato il 42% dei finanziamenti destinati all’ippica. Oggi, poi ci tolgono anche i premi al traguardo”. La crisi dell’ippodromo non riguarda solo gli operai diretti ma anche l’indotto: “Per mantenere in piedi lo spettacolo – continua Giancarlo Di Meo – sono coinvolte l’agricoltura, con il fieno, mangime, le industrie, con l’abbigliamento, i sulchi, i medicinali etc, vengono coinvolti tanti di quei settori che il numero delle famiglie che risentono della crisi cresce in modo esponenziale. Questa mattina abbiamo avuto un incontro alla Regione con l’onorevole Scoma e Caputo che hanno proposto un interpellanza parlamentare per capire lo stallo dei pagamenti.” “L’indotto collegato dell’Ippica, per altro, dà lavoro ad aziende non esclusivamente impegnate nel settore, quali quella dell’abbigliamento, soltanto per fare un esempio – sottolineano Caputo e Vinciullo – E tutte queste aziende, grazie al rapporto lavorativo con l’Ippica che ne incrementa il fatturato, aumentano il proprio gettito fiscale. Dunque, lo Stato non avrebbe che da guadagnare nel trattare il comparto in modo …razionale: non come un figlio della scommessa minore”. In media, la Sicilia produce il 9% delle scommesse. Lo Stato stabilisce premi pari al 4% dell’intero nazionale: “Al più presto sarà presentato un ddl regionale – concludono – che sull’asse dell’accordo già esistente fra i due ippodromi siciliani, possa renderli autonomi dalle sorti delle altre realtà nazionali, che sono comunque da salvaguardare ”.
 
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view post Posted on 20/1/2018, 20:19

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Equitazione siciliana a lutto per la scomparsa di Vincenzo Ciancico

E’ scomparso prematuramente questa notte all’età di 70 anni il notaio Vincenzo Ciancico. Papà di dei cavalieri siciliani Andrea e Giuseppe, Vincenzo Ciancico è stato per diversi anni Consigliere del Comitato Regionale FISE Sicilia.

Il Presidente Gaetano Di Bella, il Consiglio regionale, lo staff del Comitato Fise Sicilia e tutto il mondo dell’equitazione siciliana si stringono ad Andrea, Giuseppe e a tutta la famiglia Ciancico in questo momento di grande dolore.

I funerali del notaio Ciancico si svolgeranno domani, sabato 20 gennaio alle ore 11.30 presso il Santuario di Maria Santissima di Valverde (Piazza del Santuario, 95028 – Valverde, CT).
 
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22 replies since 13/8/2009, 15:27   594 views
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