| Katia Currò: “Pronta a dare il massimo in questi Europei”
Alla vigilia del debutto nella rassegna continentale di Ankara abbiamo realizzato una intervista doppia con la fighter messinese e il suo allenatore Toni Auditore. “Non ho tralasciato nulla durante il periodo di preparazione e sono certa che il lavoro paga sempre” afferma la Currò.
Una nuova avventura attende Katia Currò in Turchia. La 31enne fighter messinese allenata dal maestro Toni Auditore della Profighting-New Life Messina difenderà i colori della nazionale italiana ai prossimi campionati europei di K1 (W.a.k.o. World association kickboxing organization) di Ankara che si svolgeranno dal 29 ottobre al 3 novembre. A contrastarne le aspirazioni di podio troverà atlete provenienti da Azerbaijan, Bielorussia, Belgio, Bosnia Herzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Ungheria, Irlanda, Israele, Lituania, Macedonia, Moldavia, Norvegia, Polonia, Portogallo, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ucraina e naturalmente Turchia.
Alla vigilia di un impegno cosi importante, abbiamo raccolto le impressioni della titolata atleta messinese, 41 match al suo attivo, con oltre 30 vittorie ed un palmares che comprende diversi titoli italiani di Thai Boxe e K1 ma anche 2 ori mondiali W.t.k.a. della specialità ed è vice iridata di K1 W.a.k.o. in Austria, Muay Thai W.m.f. in Thailandia e Full Contact W.k.a. in Germania; con lei il suo allenatore e maestro Toni Auditore. Ad entrambi abbiamo rivolto delle domande incrociate. Come si è sviluppata la preparazione a questo importante appuntamento? Katia Currò: “Più o meno come le altre, sempre dura e scrupolosa, ma tutto sommato, venendo dai campionati italiani di pugilato del mese scorso, avevo già svolto una buona parte di lavoro. Colgo l’occasione per ringraziare il mio sparring partner Alfredo Procacciante che mi ha molto aiutata”. Toni Auditore: “Katia è un’atleta seria ed ha svolto una preparazione attenta, peraltro avendo partecipato ad un importante torneo, come i recenti campionati italiani di pugilato, abbiamo provveduto a puntellare e a perfezionare l’allenamento, concentrandoci maggiormente nello sparring”. Le vostre prospettive per questo campionato europeo? Katia Currò: “Sicuramente darò il massimo, difatti non ho tralasciato nulla durante il periodo di preparazione e sono certa che il lavoro paga sempre. Spero di avere anche un po’ di fortuna, che non deve mai mancare in tornei così importanti”. Toni Auditore: “Katia ha sempre fatto bene nelle competizioni internazionali, dimostrando di essere tra le più forti. L’handicap è sempre costituito dalla presenza degli atleti dell’est che hanno una marcia in più, compresi i turchi che giocano in casa, e da nazioni storiche come ad esempio la Francia. Le previsioni sono sempre la zona medaglia. Non mancano comunque le difficoltà legate al combattere ogni giorno e ai sorteggi. Le possibilità di fare medaglia ci sono, del resto si è già cimentata in analoghe manifestazioni ottenendo sempre successi di rilievo”. Come mai la scelta della categoria dei kg. 65? Katia Currò: “E’ una scelta federale, non mia. Nei kg. 60 c’è anche Paola Cappucci e mi è stato chiesto di combattere in questa categoria. Comunque non è proprio una primizia dato che ai campionati mondiali in Austria ho preso l’argento”. Toni Auditore: “Katia solitamente combatte nei kg. 60. Sono decisioni federali, tuttavia sono lo stesso fiducioso in un altro exploit. Lei, già nei campionati mondiali austriaci, è riuscita nell’impresa di conquistare l’argento”. Che tipo di atleta è Katia Currò? Katia Currò: “Determinata! Non saprei giudicarmi, certamente non mi tiro indietro e combatto”. Toni Auditore: “E’ una fighter completa e questa peculiarità le consente di spaziare in tutte le discipline da combattimento, pugilato compreso. E’ sicuramente aggressiva, potente e sempre determinata. Conosce bene il ring e non teme nessuno, anche se rispetta tutti”. Le prospettive generali per questa nuova stagione? Katia: “Per le donne, specie del Sud, non è mai facile. Le distanze e i costi influiscono parecchio. Benché abbia combattuto e vinto con le più forti rappresentanti nei 60 chilogrammi d’Italia, spesso si predilige chiamare in base alla vicinanza. Poi alcune grosse manifestazioni come Oktagon prevedono solo una categoria di peso, quella dei kg. 56, per cui sono tagliata fuori, dato che non rientro”. Toni Auditore: “Le prospettive sono quelle di far bene. Ovviamente non è facile perché per ragioni economiche si tende a far combattere atlete che arrivano da posti meno distanti, rispetto alla Sicilia. Sebbene Katia abbia un grosso nome, visto i titoli vinti, si fa fatica a trovare dei buoni ingaggi. Per non parlare che la kermesse più famosa ed importante come Oktagon ha previsto la presenza della sola categoria dei kg.56, dove Katia non ce la fa a rientrare”. Quali sono i match di cui avete un ricordo più forte? Katia: “Se devo sceglierne uno, allora indubbiamente quello contro Sonia Mirabelli, atleta formidabile, pugile professionista, imbattuta da diversi anni. Strappare un pari a casa sua è stata una vera impresa! Tuttavia non posso non ricordare il titolo mondiale di Full Contact disputato a Monaco, sulla distanza dei 10 round, contro un’altissima Cristine Theiss, una vera battaglia e la vittoria del titolo italiano pro contro Paola Cappucci, campionessa italiana ed europea in carica”. Toni Auditore: “Quelli scelti da Katia sono certamente stati i match più belli e duri. Combattimenti studiati a tavolino, con una preparazione certosina e una strategia tattica che ci hanno permesso di stravolgere i pronostici. Adesso abbiamo in atto un nuovo progetto che dopo la Turchia renderemo pubblico”.
di Massimiliano Andò
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