| SERIE A1 FEMMINILE: LA MESSANA ALL'ASSALTO DEI PLAY-OUT
Prendere o lasciare: la Messana da sabato al PalaSanFilippo si gioca la massima serie. A conclusione della stagione regolare, le ragazze di Salvo Cardaci hanno ottenuto l'ottavo posto lasciandosi alle spalle il Casalgrande, avversario nei playout, e il Bressanone.
Un'annata vissuta tra alti e bassi, con il rammarico di non aver raggiunto la salvezza diretta. In fase di programmazione estiva, i dirigenti della Messana avevano pensato a un campionato tranquillo, senza passare dall'appendice dei playout, ma strada facendo il percorso si è complicato.
«Non sono andate a buon fine due trattative importanti con atlete di esperienza in serie A1 – ha ricordato il presidente Filippo Spadaro – inoltre, le defezioni inattese delle sorelle Persico, quasi a ridosso dell'avvio della preparazione, ci ha creato parecchi problemi. Come se non bastasse, abbiamo subìto l'assurda vicenda extrasportiva che ha interessato Salvo Cardaci e la nostra atleta di punta Natasa Miladinovic, entrambi costretti a stare fuori dai campi fino al mese di febbraio. Nonostante questo, abbiamo comunque disputato un campionato positivo, conquistando con merito i due obiettivi stagionali della qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia e la possibilità di giocarci in casa la permanenza in massima serie. Altro dato lusinghiero quello riguarda la nostra difesa, che è risultata tra le meno battute dell'intero campionato».
Al momento, si può tracciare quindi un consuntivo con più luci che ombre, che deve anche tenere conto dell'arrivo di quattro nuove giocatrici e del cambio di assetto tattico rispetto alla precedente stagione. Hanno sicuramente ben figurato le giovani siracusane Marina Micciulla e Valentina Giallongo (quest'ultima convocata in maglia azzurra), entrambe con poca esperienza in massima serie ma che hanno dimostrato sul campo di poter giocare a buoni livelli; mentre su Katarina Styepanov e Ana Maria Grecu il giudizio non può che essere altamente positivo visto che nei momenti di difficoltà le due nuove straniere hanno messo in campo lo spirito giusto per dare alla squadra la marcia in più, decisiva per risollevarsi da una situazione di oggettiva difficoltà che ha rischiato di compromettere l'obiettivo di una posizione di vantaggio nei playout.
L'unica nota veramente stonata è stato invece il grave infortunio occorso al capitano Giusy Interdonato, che dopo un avvio di campionato esaltante ha dovuto alzare bandiera bianca nel momento degli scontri diretti per la salvezza diretta. «È stato un torneo molto equilibrato e tecnicamente valido – precisa proprio il capitano Interdonato – che in testa ha confermato la supremazia di Sassari, Bancole, Salerno e Ferrara che si contenderanno il tricolore, mentre al di sotto delle attese è stato il cammino di Vigasio (ex Dossobuono, ndr) e dello stesso Casalgrande che nessuno si aspettava di ritrovare in fondo alla classifica e in lotta per mantenere la categoria.In ogni caso, quella che va rivista è certamente la formula dei playoff e dei playout che, nella sostanza, annullano tutto quello che è emerso durante la stagione regolare: gli spareggi sono da sempre una "lotteria" e non sempre la spunta chi si è dimostrato più forte negli otto mesi di campionato».
Fonte: Gazzetta del Sud
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