Calciolandia Sicilia

MOTO GP

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Falchetti
view post Posted on 18/9/2012, 00:07




Lorenzo vince, Pedrosa fuori Ma sul podio riappare Rossi


Misano Adriatico. Lorenzo ha vinto il Gp di San Marino e della Riviera di Rimini, 13/a tappa del Mondiale 2012, davanti a Rossi e ad Alvaro Bautista (Honda), con Andrea Dovizioso (Yamaha) staccato di soli 6 millesimi di secondo.
Per Rossi è il secondo podio nel 2012 dopo l'altro secondo posto ottenuto a Le Mans. La gara della MotoGP è stata caratterizzata da una falsa partenza che ha obbligato la direzione di gara a far ripartire le procedure per l'avvio della corsa, dai problemi tecnici della Honda di Pedrosa che è poi partito dal fondo e dalla successiva caduta dello stesso spagnolo investito dal connazionale Hector Barbera (Ducati) nel primo giro.
Con Pedrosa fuori combattimento, Lorenzo ha avuto vita facilissima, prendendo il largo, mentre alle sue spalle Valentino Rossi scattava bene dalla seconda fila riuscendo anche a domare il giovane Stefan Bradl (Honda) nelle battute iniziali della gara. Il tedesco, poi, si è dovuto arrendere allo spagnolo Alvaro Bautista prima, all'italiano Andrea Dovizioso (Yamaha) e all'americano Ben Spies (Yamaha) poi. A terra sono finiti, oltre a Pedrosa e Barbera, anche Mattia Pasini (Art) e Cal Crutchlow (Yamaha).
La gara della MotoGp a Misano per il Gp di San Marino e della Riviera di Rimini ha messo in luce alcuni limiti sia dei piloti che dell'organizzazione. In modo del tutto inconsapevole, infatti, le segnalazioni dei semafori ai piloti hanno generato la falsa partenza che ha poi condizionato la gara.
«Eravamo pronti e anche io ero teso per la partenza - ha detto Jorge Lorenzo - e quando si sono accese le luci del semaforo erano gialle e non rosse. Lì per lì non capivo. Poi ho visto il mio compagno Spies che si muoveva e anche Pedrosa, non sapevo cosa fare. Dopo è comparso il cartello di partenza ritardata».
Nonostante questo primo inconveniente, per Lorenzo si è trattato di una gara decisamente positiva: ha vinto per distacco su Valentino Rossi e il suo principale avversario per il mondiale, Dani Pedrosa, è stato messo Ko da Hector Barberà che lo ha centrato alla terza curva. «Siamo stati fortunati - ha detto Lorenzo - ma forse abbiamo fatto pari con quanto successo ad Assen quando fui io buttato a terra alla prima curva».
«Questo per me è un podio speciale per molti fattori. Misano è vicino a casa mia, ci sono tanti miei fan, poi ora la pista porta il nome di Marco e questo la rende ancora più speciale. Dedico questo secondo posto a lui e alla sua famiglia, mi dispiace che non sia una vittoria, ma credo che per quella si dovrà aspettare ancora un bel pò». Valentino Rossi parla così dopo il suo secondo podio stagionale con la Ducati, nel Gran Premio di San Marino, dedicato alla memoria del suo amico Marco Simoncelli, morto tragicamente in gara nel 2011 in Malaysia.
Il nove volte campione del mondo sorride, un risultato così non se lo aspettava. «Uccio (lo storico amico di Rossi che lo segue in tutte le gare, ndr) prima di venire qui mi aveva detto che sarei partito dalla seconda fila e che avrei fatto il podio racconta Vale - Io gli avevo detto che sì, la seconda fila poteva andar bene ma per il podio sarebbe stata più dura. In effetti non sapevo cosa aspettarmi per la gara. Non aver Pedrosa davanti è stato un vantaggio e questa mattina siamo stati bravi perchè abbiamo azzeccato un buon setting». «In effetti ero preoccupato della tenuta della gomma posteriore nella seconda parte della gara. Invece è andata bene, sono riuscito a essere costante fino alla fine della gara, è stato un buon segnale per me e per la Ducati, e fa sperare per le prossime 5 gare. Per me è molto importante fare delle belle gare fino alla fine dell'anno. Questa è stata una gara buona ma abbiamo fatto tante gare deludenti. Ho preso la decisione perchè non riuscivo mai a ottenere un risultato».

FONTE:LA SICILIA
 
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Falchetti
view post Posted on 18/9/2012, 23:06




Rossi e la Ducati «vedono» la luce

Il nuovo telaio ha permesso alla Desmosedici di tenere il ritmo dei migliori, Lorenzo a parte

Misano Adriatico. Un risultato che vale una vittoria, il secondo posto di Valentino Rossi al Gp di San Marino e della Riviera di Rimini. Prima di arrivare alla gara, Rossi e la Ducati avevano provato proprio sulla pista romagnola un nuovo telaio. Dopo quel test, Valentino, come gli ha insegnato la sua esperienza in Ducati, si era mostrato prudente. «Bisognerà vedere come andrà con gli altri in pista - aveva detto - per ora va bene. Abbiamo più guidabilità, che era quello che ci mancava». Poi la gara, l'ultima in Italia prima di trasferirsi in Spagna, ad Aragon, e del giro asiatico che ci sarà in ottobre.
Sulla sua pista, a poco più di 10 km dalla sua Tavullia, Rossi non ha sbagliato nulla, prendendo quello che era possibile su un tracciato per lui amico. Jorge Lorenzo ha come al solito fatto la differenza, mettendo sull'asfalto del «Marco Simoncelli» la superiorità tecnica della su Yamaha. Contro di lui il solo Rossi, superstite tra i big della gran confusione vista nelle procedure di partenza del Gran Premio.
Con Dani Pedrosa fuori dai giochi e Stoner ancora convalescente dalla lesione alla caviglia patita a Indianapolis, Valentino rimaneva il solo attore antagonista a Misano.
Il ritmo tenuto da Lorenzo era come al solito molto veloce, anche se non quanto avrebbe potuto fare se alle calcagna avesse avuto il suo rivale per il Mondiale, Pedrosa. Il passo dello spagnolo della Yamaha, insomma, ha permesso a Rossi di limitare il distacco a circa 5 secondi: un'ottima notizia per il box Ducati, che ha finalmente fatto un passo avanti nella competitività della Desmosedici. «Certo, questa modifica al telaio - ha detto dopo la gara Valentino - credo che potesse arrivare prima».
A 33 anni, Rossi ha fatto le sue scelte per il 2013, il fatto di tornare alla Yamaha gli dà la sicurezza che serve per poter disputare le prossime due stagioni, forse le ultime della sua carriera, da protagonista.
Rossi in prima fila è una priorità non solo per il pilota di Tavullia, che viene da due anni disastrosi con la Ducati, ma anche per il Mondiale, come si è visto anche dal bagno di folla che ha accolto il podio con il suo secondo posto.
Il nuovo telaio è quello che serviva adesso per il morale degli uomini della casa di Borgo Panigale e per quello del pilota. «Arrivare in pista sapendo che ce la si può giocare - ha detto Rossi - cambia molte cose».
Rimane comunque il dubbio: se fosse arrivata prima una novità importante come quella portata a Misano, forse Rossi avrebbe considerato il fatto di rimanere in Ducati anche nella prossima stagione?
La certezza è che nelle ultime cinque gare Valentino farà di tutto per lasciare un bel ricordo di sè ai tifosi delusi della ‘Rossà.

fonte:La Sicilia
 
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Falchetti
view post Posted on 27/9/2012, 23:11




Rossi e Tony Cairoli in pole Motori.

In Spagna e in Belgio Valentino e il messinese puntano in alto



Domenica torna il mondiale MotoGp con Valentino Rossi e la sua Ducati, attesi alla riprova dopo l'ultimo 2° posto a Misano, pronti a ripetersi nel Gran Premio di Aragon in Spagna.
«Arriviamo ad Aragon - spiega il pilota pesarese - con uno spirito più positivo dopo il risultato di Misano, anche se sappiamo bene che ogni gara è una storia a sè. Sarà un'occasione per verificare se i progressi saranno confermati anche su questa pista, diversa da Misano, veloce, impegnativa e dove è molto importante la gestione delle gomme in piega. Su questo punto, nei test successivi all'ultima gara, abbiamo provato un forcellone che mi è piaciuto perchè dà più grip a moto piegata e quindi fa stressare di meno le gomme. Vedremo se siamo migliorati davvero».
CAIROLI IN BELGIO. Dalla MotoGp al motocross con riflettori puntati in Belgio dove domenica si assegna il Cross delle Nazioni. Al via con il sesto titolo iridato conquistato in carriera, il quarto nella MX1 dopo i due vinti nella MX2, il pilota messinese Tony Cairoli. Al Motocross delle Nazioni che si terrà a Lommel in Belgio, domenica per l'Italia ci saranno per la classe MX1, il pattese Tony Cairoli su Ktm del team Red Bull Ktm Factory Racing, per la MX2 Alessandro Lupino, su Husqvarna (Team Husqvarna Ricci Racing) e per la classe Open Davide Guarneri, su Ktm. Grande favorito ancora una volta è il team statunitense con Roger De Coster che schiera Ryan Dungey, Blake Baggett e Justin Barcia e Cairoli pronto ad inserirsi.
GUAI PER ECCLESTONE. Intanto per la Formula Uno arrivano notizie poco confortanti dalla Germania, che riguardano il numero uno Bernie Ecclestone che pare che sarà processato a Monaco di Baviera per la presunta corruzione di un ex banchiere tedesco. E' quanto ha scritto ieri il Sueddeutsche Zeitung. Gerhard Gribkowsky, ex membro della giunta direttiva della banca pubblica bavarese BayernLB, è stato già condannato ad otto anni e mezzo di prigione per corruzione, frode ed evasione fiscale. Nel corso del processo ha confessato di avere intascato 44 milioni di dollari da Ecclestone per ottenere i diritti tv della F1. Lo stesso Gribkowsky sarebbe pronto a testimoniare in tribunale.
L. Mag.
 
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view post Posted on 29/9/2012, 02:28

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MOTOGP: SPIES BEFFA I DUE LEADER
Ducati variabile: Hayden 4°, Rossi 8°

Ben Spies si aggiudica il secondo turno di prove libere del GP di Aragon, firmando il giro veloce sul bagnato in 2:00.219. L'americano di Yamaha precede Pedrosa (Honda, +0.066) e Lorenzo (Yamaha, +0.527). Quarto tempo per Hayden (Ducati, +0.777), mentre Rossi è solo 8° (Ducati, +2.193). Dovizioso è 5° (Yamaha, +1.160) e precede Bradl (Honda) e Crutchlow (Yamaha). Bene Abraham che chiude 9° (Ducati) tenendosi dietro le Honda di Bautista e Rea.

Il finale della seconda sessione si è trasformanto in una prova di qualifica. Con la pista che si è leggermente e progressivamente asciugata, regalando un piccolo margine di aderenza in più a tutti i piloti. Quanto basta per stuzzicare la sensibilità dei migliori, tanto che la coppia della Yamaha ufficiale e Pedrosa non hanno perso tempo, lanciandosi in giri veloci fino all'ultimo millesimo utile prima della bandiera a scacchi. Un gioco vinto da Spies per soli 66 millesimi su Pedrosa, mentre Lorenzo è rimasto terzo a mezzo secondo. Situazione non troppo preoccupante per Jorge, che ha mostrato un'ottima consistenza di passo nonostante le condizioni proibitive e precarie. Detto che il meteo per i prossimi giorni resta assolutamente variabile, con rischio pioggia a tratti.

Tocca quindi ad Hayden tenere alta la bandiera Ducati, fermandosi a 777 millesimi dai big davanti. Un risultato notevole per l'americano che, dopo aver dominato il turno del mattino dove però erano scesi in pista solo pochi piloti, si prende la soddisfazione di rifilare quasi 4 decini a Dovizioso che lo segue. Non solo. Nicky naviga tra i primi, mentre Rossi quasi annega nelle retrovie. Problemi al cambio e di "feeling" per Valentino che prende 7 decimi da Crutchlow e si trova a oltre 2 secondi dalla vetta. Con tanto di Abraham in scia a soli 2 decimi.

Più in difficoltà Bautista e Rea, con lo spagnolo che chiude la top ten con un ritardo di 3 secondi, mentre l'inglese fatica a fare meglio con la Honda di Stoner. Ma sotto il diluvio Jonathan (o "Cionni", come è stato ribattezzato su Twitter) si ricorda il saggio consiglio dei suoi tecnici: "Cerca di non cadere". Missione compiuta, ma in qualifica bisognerà osare qualcosa in più.
 
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Falchetti
view post Posted on 29/9/2012, 09:58




Grande Spies....
 
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Falchetti
view post Posted on 30/9/2012, 10:44




Aragon, Lorenzo re del warm up

Pedrosa è 3°, Rossi 9° a 1"3
ALCANIZ (Spagna), 30 settembre 2012
C'è il sole nel GP spagnolo: Jorge precede il compagno Spies e il rivale per il titolo con la Honda. Dovizioso 4° a 414/1000, Ducati in difficoltà

Jorge Lorenzo, 25 anni, 6 vittorie stagionali con la Yamaha. Ap È stato Jorge Lorenzo il più veloce nel warm up della MotoGP sul circuito di Aragon. Su una pista asciutta e soleggiata, dopo le libere umide e le qualifiche con cielo coperto, lo spagnolo della Yamaha, poleman della gara che parte alle 14, ha realizzato il tempo di 1'49"838. Alle sue spalle il compagno Ben Spies, staccato di soli 18/1000, poi il rivale in classifica iridata Dani Pedrosa (Honda), a 251/1000. Quarto Andrea Dovizioso (Yamaha Tech 3) a 414/1000, davanti al compagno, l'inglese Cal Crutchlow (Yamaha), 5° a 726/1000. Il primo dei piloti in sella a una Ducati è Nicky Hayden, 8° a 1"287, mentre Valentino Rossi è 9° a 1"388 da Lorenzo. Caduta nel finale per lo spagnolo Hector Barbera che non ha riportato conseguenze.
fonte:la gazzetta dello sport
 
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Falchetti
view post Posted on 1/10/2012, 00:34




Pedrosa re di Aragon, Dovi sul podio, Rossi 8°



Gara da dominatore di Pedrosa che vince davanti a Lorenzo e a Dovizioso che beffa il compagno di squadra Crutchlow. Gara in rimonta per Rossi che sbaglia al primo giro e si ritrova 21° ma con una buona rimonta riesce ad arrivare 8°

Difficile non mangiarsi le mani se ti chiami Daniel Pedrosa e non ripensare a quel sciagurato tamponamento di Barbera a Misano che ha costretto l'alfiere della Honda al ritiro. Sì perché senza quello sciuguarato episodio il pilota della Hrc si sarebbe potuto giocare fino in fondo il mondiale con il connazionale Jorge Lorenzo che invece tira un sospiro di sollievo e si gode i 35 punti di vantaggio sull'ispiratissimo Dani di quest'anno. Incredibile anche oggi la gara del pilota spagnolo che dopo sei giri ha rotto gli indugi sverniciando Lorenzo e rifilando un distacco abissale a tutti. Sorride anche Dovizioso che, dopo due quarti posti consecutivi, torna sul podio da dove mancava da Indianapolis. Chi invece mastica amaro è Valentino Rossi che, dopo il secondo posto miracoloso di Misano, ha commesso un errore inusuale che lo ha costretto ad un dritto che lo ha costretto a rientrare all'ultimo posto. Peccato perché senza quella leggerezza Vale avrebbe potuto fare molto meglio dell'ottavo posto.

VALE SBAGLIA, PAURA PER HAYDEN - Allo start partenza irresistibile di Lorenzo che sembra avere la chance di potersene andarsene ma Pedrosa è in giornata di grazie e con due giri veloci ritorna subito alle calcagna di Jorge. Nel frattempo nelle retrovie il pasticcio lo combina Valentino Rossi che, alla curva prima della conclusione del primo giro, prova sorpassare Rea dove non c'è spazio e dopo un contatto è costretto ad un lungo dritto che lo fa rientrare in ultima posizione. Che non sia uan domenica felice per la Ducati lo si capisce anche quando Hayden in una variante perde il controllo della sua Ducati e per non mollare la moto finisce contro le barriere facendo un brutto volo che per fortuna non gli ha provocato alcun problema fisico. Al sesto giro la svolta: Pedrosa rompe gli indugi e svernicia Lorenzo in staccata e si intuisce subito che ha la chance per poter scappare via. Lorenzo, infatti, si rende subito conto di non avere la forza per andare a prendere la Honda e dopo un sbacchettata da brividi alla esse preferisce accontentarsi del secondo posto. Nel frattempo Rossi si sbarazzza in pochi giri di tute le CRt e si piazza all'ottavo posto a otto secondi però dalla Honda di Jonnhy Rea.

DOVIZIOSO BEFFA CRUTCHLOW - Con le posizioni definite: l'unica posizione da definire resta il terzo posto fra Dovizioso, Crutchlow e Spies. Alla fine a spuntarla è il forlivese che sfrutta il calo di gomme dell'americano e poi è bravo a rintuzzare tutti gli attacchi del compagno di squadra. Sesto podio per l'italiano che si conferma su alti livelli.
 
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Falchetti
view post Posted on 4/10/2012, 23:16




Stoner rientrerà nel Gp del Giappone


Roma. Casey Stoner tornerà in pista a Motegi la prossima settimana nelGp del Giappone. Il pilota della Honda che si è infortunato ai tendini della caviglia destra a Indianapolis e che non corre dal Gran Premio della Repubblica Ceca, lo ha reso noto ieri direttamente dal suo blog.
«Mi sento di poter correre a Motegi - ha scritto il campione del mondo in carica - dove finalmente ci sarà il ricongiungimento mia squadra la prossima settimana, non vedo l'ora di tornare in pista».
Il pilota della Honda, sempre che la commissione medica della Dorna verificate le sue condizioni mediche, dia il via libera, correrà le sue ultime quattro gare della carriera. Stoner ha infatti annunciato quest'anno, dopo la gara sul circuito di Le Mans l'intenzione di volersi ritirare a fine anno. L'addio ai suoi fans, però sarà sicuramente sul circuito di Phillip Island, la pista nei dintorni di Melbourne dove il pilota australiano è imbattuto dal 2007 e punta così ad allungare la striscia positiva e chiudere la carriera alla grande.
R. M.
 
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Falchetti
view post Posted on 10/10/2012, 23:14




motomondiale


Motegi. La stagione 2012 del Motomondiale sta arrivando al suo culmine con l'inizio delle tre tappe consecutive tra Asia e Australia, la prima delle quali sarà in Giappone, prima del gran finale tra un mese a Valencia. Sulla pista di Motegi, che è di proprietà della Honda, la Ducati ha sempre fatto buoni risultati, almeno nell'era Stoner. L'australiano, quando guidava una Desmosedici, ovvero fino al 2010, non ha quasi mai mancato la vittoria sul «Twin Ring». Lo scorso anno, il primo dell'era Rossi, il nove volta campione del mondo non riuscì a completare un giro per una caduta.
Nonostante tutto, Rossi sembra positivo. «Motegi mi piace molto - ha detto Rossi - è una bella pista, c'è un buon «grip» e ne ho un ricordo positivo dall'anno scorso. Nel 2011 abbiamo migliorato il set-up della moto durante tutto il fine settimana e penso che avrei potuto fare una buona gara se non fossi caduto durante il primo giro. Al momento per poter pensare al podio ci manca ancora qualche decimo di passo ma nelle ultime due gare siamo comunque riusciti a girare su un ritmo costante fino alla fine».

fonte:la sicilia
 
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Falchetti
view post Posted on 11/10/2012, 23:09




Pedrosa e Stoner provano a fermare il leader Lorenzo


stoner e pedrosa in azione
Motegi. Casey Stoner torna a correre a Motegi, ma non farà sconti o favori al suo compagno di squadra Dani Pedrosa. L'australiano, che si era infortunato alla caviglia destra cadendo a Indianapolis, sarà di nuovo in sella a partire da venerdì per i primi turni di prove ufficiali della MotoGp.
Nel suo box, Pedrosa, è in piena lotta con Jorge Lorenzo per la conquista del titolo iridato 2012. L'australiano torna per vincere e anche dalla Honda stessa, non ci sono ordini di alcun genere.
«Pedrosa lo scorso anno ha vinto - ha dichiarato, il responsabile della Hrc, Shouei Nakamoto - e spero che ci riesca anche quest'anno. Ma Lorenzo ha 33 punti di vantaggio e mancano solo quattro prove alla fine. Sarà difficile da raggiungere. In gara non si sa mai cosa può succedere. Siamo in lotta per il titolo costruttori e per quello a squadre. Stoner tornerà in Giappone e voglio che la Honda nelle ultime quattro gare occupi le prime due posizioni: Dani primo o Casey primo, non ci saranno ordini di scuderia. Spero ovviamente che Pedrosa possa sconfiggere sia Casey che Jorge così da poter lottare fino alla fine per il titolo». La speranza di avere sempre le due Honda davanti darebbe il titolo a Pedrosa, poichè se Lorenzo arrivasse sempre terzo, perderebbe il vantaggio accumulato.
Ma questa eventualità, evocata da Nakamoto, è remota se si analizza la stagione dello spagnolo in sella alla Yamaha, il quale non ha mai chiuso una gara terzo in questa stagione.
Lorenzo ha fatto 7" posti e 6 vittorie, con l'unico zero in attivo che è quello della caduta di Assen dovuta al tamponamento si Alvaro Bautista.
«Di sicuro sarà difficile - ha detto Lorenzo - perchè i nostri concorrenti in questo momento della stagione sono molto forti, ma dobbiamo giocare le nostre carte nel modo migliore possibile. Motegi è una pista che mi piace, ho vinto qui nel 2009 e penso che possiamo lottare per la vittoria questo fine settimana».
Fuori dai giochi che contano, ma sotto osservazione è la Ducati, che in Giappone in passato ha raccolto alcune belle soddisfazioni. Rossi cercherà di capire se telaio e forcellone nuovi, usato con successo a Misano, ma poco efficaci ad Aragon, portino realmente dei vantaggi. A guardare la Ducati, ci sono i due attuali piloti Yamaha, Ben Spies e Andrea Dovizioso, che nel 2013 saranno in sella alle Desmosedici. L'italiano viene da una scia positiva di sei terzi posti ottenuti nelle ultime 10 gare, e capire quello che lo aspetta nei prossimi due anni è decisivo per iniziare a lavorare bene già dai prossimi test di Valencia, il 13 e 14 novembre prossimi

fonte:la sicilia
 
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Falchetti
view post Posted on 13/10/2012, 12:04




Motegi, guizzo di Lorenzo Pedrosa 2°, Rossi è 9°

MOTEGI (Giappone), 13 ottobre 2012
Lo spagnolo della Yamaha in pole con un ultimo giro fenomenale: 1'44"969. Alle sue spalle il rivale per il titolo e Crutchlow. 6° Dovizioso, 9° Valentino. Il rientrante Stoner è 7°. Moto2: pole a Espargaro; Moto3: Kent davanti a tutti

A Motegi, sede del GP del Giappone, quart'ultimo appuntamento del mondiale 2012, scatterà dalla pole Jorge Lorenzo - la sesta stagionale per lui -, che ha qualificato la sua Yamaha davanti a tutti, con il tempo di 1'44"969. Il leader del mondiale con 33 punti su Pedrosa ha preceduto proprio la Honda del rivale nella lotta per il titolo, secondo, e l'altra Yamaha, di Crutchlow, terzo; è la stessa prima fila dell'ultima gara, ad Aragona. Andrea Dovizioso è 6°, Valentino Rossi 9° a 1" di distacco. Stoner, al rientro dopo tre gare di asenza, è 7°, un po' in difficoltà con una forma fisica che non può essere al top dopo l'intervento alla caviglia. Yamaha in evidenza nella sessione: il primo a scendere sotto l'1'46" è Lorenzo (1'45"937), poi volano Spies (1'45"506) e Crutchlow (1'45"257), che sbanda anche pericolosamante ed esce nella sabbia. Pedrosa, a lungo ai box per problemi di chattering, con 1'45"215 pare in grado di battere tutti, ma con un gran guizzo finale Lorenzo imprime il marchio decisivo sulle qualifiche.

nelle libere sempre dani — Nelle ultime libere del mattino aveva brillato Pedrosa, che con il tempo di 1'45"792 aveva preceduto le Yamaha di Jorge Lorenzo, di 265/1000, e di Ben Spies. Quarto Andrea Dovizioso a 468/1000, mentre Valentino Rossi (Ducati) era 8° a 849/1000.

fonte:gazzetta dello sport
 
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Falchetti
view post Posted on 13/10/2012, 23:26




Pedrosa davanti a tutti
Lorenzo rimane in scia 3º Dovizioso e 5º Rossi

Sul circuito giapponese di Motegi danno spettacolo i due spagnoli. Bene gli italiani e progressi della Ducati di «Valentinik»


Buon quinto tempo per Valentino Rossi
Motegi. Il confronto finale è già iniziato. Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo hanno passato la prima giornata di prove libere a Motegi, in Giappone, a prendersi le misure. Il primo turno ha visto il pilota della Yamaha fare meglio del rivale della Honda, che gli ha comunque risposto nella sessione del pomeriggio abbassando i tempi. Il passo dei primi due, come già visto in altre occasioni, è inavvicinabile per gli altri.
Andrea Dovizioso, che è come sempre il migliore degli italiani in pista nella classe regina, ha chiuso in terza posizione, sempre alle spalle dei due contendenti al titolo, dimostrando di gradire molto la pista giapponese. A Motegi, Dovizioso vinse in 125 nel 2004. Il tracciato è poi rimasto nel suo dna di pilota Honda, casa proprietaria del circuito, con la quale il pilota italiano ha corso fino alla scorsa stagione. Dovizioso, sta cercando di fare del suo meglio, almeno fino a quando avrà la Yamaha, ovvero fino a Valencia, dopodichè diventerà pilota Ducati, raccogliendo il testimone di Rossi che a sua volta riprenderà la moto nipponica.
Proprio Valentino Rossi ha iniziato in modo incoraggiante la sua trasferta in Giappone. La prima sessione di libere, vedeva il nove volte campione del mondo in decima posizione con un distacco da Lorenzo di circa 1"3. Nella seconda sessione il miglioramento. Rossi ha chiuso la giornata col 5° tempo a poco meno di 6 decimi da Pedrosa.
«Oggi - ha detto Valentino - è andata piuttosto bene, soprattutto nel pomeriggio perchè abbiamo fatto una modifica di assetto che ci ha fatto guadagnare del grip in accelerazione. Quando apro il gas riesco ad uscire meglio dalle curve, senza sgommare eccessivamente ed è per questo che sono abbastanza veloce. Sono contento soprattutto perchè il distacco è contenuto. Domani (oggi ndr.) però dovremo riuscire a migliorare anche sul passo, perchè per ora riesco a girare bene per qualche giro, poi la gomma comincia a scivolare un pò troppo. Anche la scelta della gomma posteriore sarà importante perchè le prestazioni della morbida e della dura sono molto simili: la prima va un pò meglio ma bisogna capire se può reggere».
Nella prima sessione, Rossi non riusciva a frenare come avrebbe voluto e questo lo ha rallentato parecchio. La soluzione, stavolta rapida al problema, è stata trovata tra le due prove e rendono sia la squadra che il pilota ottimista per la gara. Il passo di Rossi potrebbe avvicinarlo al podio se il ritmo non dovesse scendere.
In Moto2, il migliore italiano è stato Simone Corsi (Ftr), che ha chiuso 12°, mentre in testa c'è Marc Marquez (Suter), leader della classifica. In Moto3 Sandro Cortese (Ktm) vorrebbe chiudere in anticipo i giochi per il mondiale, ma per farlo dovrebbe vincere e il suo rivale Vinales finire fuori dal podio.
Claudio Minardi
 
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Falchetti
view post Posted on 15/10/2012, 13:08




Spagna, le mani sul mondiale

Vale: "Ci stanno surclassando"

La supremazia iberica va oltre il podio monopolizzato in MotoGP e la lotta iridata Lorenzo-Pedrosa, e Rossi lo spiega: "Lì sono superiori per scuola e investimenti; da noi i giovani bravi ci sono, ma loro sono al top"

Il podio spagnolo di Motegi: Lorenzo, Pedrosa e Bautista. AfpL'armada spagnola prende sempre più possesso delle piste del motomondiale e a Valentino Rossi scappa un commento eloquente: "Ci stanno surclassando". Il palcoscencico è quello giapponese di Motegi, dove si è visto il primo podio interamente spagnolo della classe regina, con il trio Pedrosa-Lorenzo-Baustista ad annaffiarsi di champagne, raccogliendo il testimone lasciato da Marquez-Espargaro-Rabat, che avevano appena monopolizzato la cerimonia della premiazione della Moto2. Non c'era bisogno della gara di Motegi per rafforzare un primato che, prima ancora che nei valori cronometrici risiede nei numeri: due spagnoli ai primi due posti del mondiale MotoGP (Lorenzo, Pedrosa), altrettanti in vetta alla Moto2 (Marquez, Espargaro), con altri due iberici (Vinales e Salom) alle spalle del leader iridato della Moto3, il tedesco Sandro Cortese. La Spagna in questa stagione del motomondiale ha conquistato 29 vittorie complessive (11 in MotoGP e Moto2, 7 in Moto3) su 43 gare: quasi un monomarca.

Vale: "Spagna superiore" — Le ragioni di una supremazia simile le illustra Valentino Rossi, capostipite di una generazione tricolore che in passato aveva l'egemonia, e che ora si trova a rincorrere: "C'erano i tempi in cui io, Biaggi e Capirossi ci trovavamo spesso insieme sul podio - dice il pesarese -, ma adesso la Spagna ci sta surclassando. Il problema è soprattutto per i giovani che stanno crescendo, perché in Spagna hanno una scuola valida e c'è gente brava e pronta a fare grandi investimenti per supportare un movimento che lì riscuote grande successo". La scuola italiana non è però ferma, come dimostrano gli emergenti Fenati - vittoria alla sua seconda gara in Moto3 -, Tonucci - primo podio nelle piccole, proprio a Motegi - e Antonelli, e l'impegno che la Federazione sta mettendo per la crescita di un vivaio di grandi prospettive, ma la Spagna è oltre. E Valentino lo conferma. "In Italia i giovani bravi ci sono ed è una cosa molto importante per il futuro, ma il nostro movimento è al livello di altri, mentre la Spagna è oltre, più lontana".


Valentino Rossi, 33 anni, tre podi in 2 anni con la Ducati. Afpil duello iridato — Parlando di Spagna, è inevitable pensare al duello iridato della MotoGP che sta accendendo il finale di stagione: Lorenzo è leader con 28 punti sul connazionale Pedrosa, sta vivendo di rendita sui risultati che con grande costanza (6 vittorie e otto secondi posti) ha conseguito fin qui, ma è al limite. A Jorge bastano tre terzi posti nelle restanti tre gare per il secondo alloro iridato nella classe regina, ma sa di trovarsi in condizioni di inferiorità tecnica: "La Honda è troppo più forte in accelerazione, c’è molta più differenza rispetto all’inizio dell’anno e così non posso vincere. Mi piacerebbe farlo prima della fine dell’anno, ma il mondiale è più importante delle singole vittorie". Quindi, più testa che polso per il pilota della Yamaha, e soprattutto nervi saldi. Dall'altra parte c'è un Dani che sta rinvenendo con una progressione notevole, iniziata proprio in coincidenza dell'arrivo del nuovo telaio e dell'infortunio di Stoner che lo ha proiettato prima guida dell'Hrc. Quattro vittorie nelle ultime cinque gare - più il pasticcio di Misano - lo inducono a non mollare, forte di un mezzo impeccabile e di una cattiveria agonistica mai raggiunta prima: è un degno pretendente al trono ed è merito suo se il finale di stagione, al di là di troppe gare al cloroformio, resta vivo.

m.bri.
 
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Falchetti
view post Posted on 16/10/2012, 01:13




Motegi. Un solo sorpasso è troppo poco per lo spettacolo, ma basta per tenere aperto il mondiale del...


Motegi. Un solo sorpasso è troppo poco per lo spettacolo, ma basta per tenere aperto il mondiale della MotoGp. Dani Pedrosa con la sua manovra al 13° giro nel Gp del Giappone su Lorenzo ha vinto ancora, la sua 5ª volta nella stagione 2012, la sua seconda affermazione consecutiva. Il pilota della Honda vuole giocarsi le sue chance per il titolo, cosa che fino a oggi non era mai riuscito a fare fino in fondo da quando corre nella classe regina, meno che mai contro il suo acerrimo nemico Lorenzo al quale nelle ultime tre gare, basterà arrivare sempre secondo per vincere comunque il Mondiale e rompere le uova nel paniere di Pedrosa. Una impresa possibile, che potrebbe essere ostacolata solo da Casey Stoner in Australia. Il campione del mondo in carica, che è rientrato proprio ieri in Giappone dopo la lunga convalescenza per la lesione ai tendini della caviglia che lo ha tenuto lontano dalle piste per tre gare e ha chiuso al 5° posto, preceduto da Andrea Dovizioso e Alvaro Bautista.
Oltre alla conferma della competitività di Andrea Dovizioso, con la Yamaha privata del Team Tech3, c'è l'ennesima testimonianza del cattivo stato di forma della Ducati. Rossi ha detto a inizio week end che il posto giusto per la gara sarebbe stato il 6°/7° posto, confermando poi le sue parole ieri chiudfendo al 7° posto. A voler essere maligni sulla coppia Rossi/Ducati, si potrebbe insinuare qualcosa di differente, ma i fatti danno ragione a Valentino anche perchè davanti a lui non c'è nessun altro in sella alla moto italiana.
«Penso che abbiamo fatto il massimo che potevamo fare - ha confermato Rossi - durante tutto il fine settimana e oggi ho guidato al massimo per tutta la gara, ho cercato di riprendere Bradl (6° alla fine ndr.) e alla fine mi sono avvicinato».
fonte:la sicilia
 
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Falchetti
view post Posted on 17/10/2012, 09:24




Pedrosa va forte Lorenzo in difficoltà ora tutti a Sepang

Roma. Otto secondi posti, con quello del Gp del Giappone, per Jorge Lorenzo nel 2012. Sette vittorie, un solo zero. Ma non basta. Il titolo può arrivare a Valencia anche con tre terzi posti nelle prossime gare. Ma non va bene. La Yamaha da moto perfetta e ambita dalla maggior parte dei piloti del paddock, persa, sognata e ritrovata da Rossi, nelle ultime 5 gare è stata battuta 4 volte. Se non fosse stato per la caduta nel Gp di San Marino, forse sarebbe andata anche peggio. Dani Pedrosa a Motegi ha dimostrato ancora una volta che la nuova Honda, quella che sta usando lui dopo i test di Aragon e di Brno, con il telaio 2013, è molto più competitiva della Yamaha.
Il catalano della Honda sta tentando una impresa difficilissima, una rincorsa al titolo che se riuscirà, sarà anche perché Lorenzo avrà perso un Mondiale che sentiva già suo. Nessuno è andato meglio del maiorchino in questa stagione.
Pedrosa, però, sta mettendo davanti agli occhi del rivale e della Yamaha quanto si dovrà lavorare per raggiungere la competitività raggiunta dalla Honda e soprattutto quanto non bisognerà distrarsi. «A Motegi - ha detto Lorenzo - non ho fatto il ragioniere, ad attaccare Pedrosa ci ho provato dal sorpasso che mi ha fatto in poi. Il fatto è che la sua Honda andava molto meglio della mia Yamaha». Il fattore campo avrà giocato il suo ruolo. La pista di Motegi, dove si è corsa la terzultima gara della stagione, infatti, è della Honda, dunque il successo di Pedrosa poteva essere atteso. Lorenzo ora deve pensare alle ultime tre gare.
La prossima, che si correrà in Malesia è fondamentale. Una vittoria potrebbe rialzare il morale della Yamaha e di Lorenzo. Le Honda, però, a Sepang sono sempre andate forte.
Domenica prossima, invece, si correrà a Sepang. Si tornerà lì dove quasi un anno fa Marco Simoncelli perse la vita nel tragico incidente in gara che ha coinvolto anche Valentino Rossi e Colin Edwards. Il pilota di Coriano è ancora molto presente sia tra i professionisti de paddock sia tra gli appassionati che non vogliono rassegnarsi alla sua mancanza. Simoncelli quando arrivò a Sepang veniva da un secondo posto ottenuto in Australia, aveva il contratto da pilota ufficiale Honda in tasca e davanti a lui si apriva una carriera importante. Marco ha incontrato il suo destino il 23 ottobre 2011, lasciando un vuoto incredibile nel mondo delle moto.

fonte:la sicilia
 
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